Le narrative francescane molto mediatiche di Brunello Cucinelli – amplificate dalla stampa ossequiosa e pronta a genuflettersi in interviste azzerbinate – non convincono tutti.
Ecco che cosa è successo alla nota casa di moda.
COSA SUCCEDE ALLE AZIONI DI BRUNELLO CUCINELLI
Borsa Italiana ha comunicato che le azioni di Brunello Cucinelli – la casa di moda fondata dall’omonimo stilista – e i relativi strumenti derivati sono stati sospesi dalle negoziazioni. Al momento della sospensione, il titolo era il peggiore del listino con un calo del 4,95% a 97,76 euro, all’indomani dell’evento organizzato a Milano per la presentazione delle collezioni femminili per la prossima primavera-estate.
IL REPORT DI MORPHEUS
A incoraggiare le vendite è stata la diffusione del report di Morpheus Research, che accusa l’azienda di moda di “mentire relativamente al proprio business in Russia”. Nel documento, inoltre, vengono criticati anche gli sconti aggressivi che vengono fatti attraverso altri siti – con lo scopo di smaltire le scorte in eccesso -, che potrebbero danneggiare il posizionamento esclusivo del marchio.
Morpheus evidenzia che le conclusioni del rapporto sono il frutto di oltre tre mesi di indagini. In particolare, sono stati sentiti ex dipendenti e partner di Brunello Cucinelli, è stata fatta un’analisi approfondita dei dati commerciali ed è anche stata effettuata una visita nei negozi russi del brand, dalla quale è risultato che – contrariamente a quanto comunicato dall’azienda sulla sospensione pressoché totale delle attività – vengono venduti capi anche molto costosi. “Abbiamo scoperto che Cucinelli continua a gestire diversi negozi a Mosca con un’ampia offerta di articoli a prezzi che superano le migliaia di euro”, si legge.
ANCHE IL FINANCIAL TIMES STROPICCIA BRUNELLO CUCINELLI
Morpheus non è l’unico ad aver messo sotto la lente Cucinelli. Nei giorni scorsi il Financial Times aveva riferito delle accuse dell’hedge fund Pertento Partners, secondo cui Brunello Cucinelli continua a operare in Russia violando le sanzioni europee sui beni di lusso.
In risposta, l’azienda ha affermato che i suoi negozi russi sono chiusi, che le sue vendite in Russia sono diminuite dal 9% del fatturato totale nel 2021 ad appena il 2% oggi, e che queste vendite limitate sono conformi alle sanzioni europee.
I NUMERI DI MORPHEUS SUL BUSINESS RUSSO DI BRUNELLO CUCINELLI
Morpheus, tuttavia, contesta questi numeri. “I dati commerciali indicano che Cucinelli ha incrementato le sue esportazioni dopo l’imposizione delle sanzioni”, si legge nel rapporto. “Dal 2021 al 2023, le esportazioni di Cucinelli verso la sua controllata russa sono aumentate vertiginosamente di circa il 715% in termini di volumi. Sebbene parte di questo aumento possa essere dovuto a un volume maggiore di articoli a basso prezzo, un aumento così significativo risulta insolito nel contesto delle apparenti chiusure dei negozi Cucinelli in Russia”.
Inoltre, “oltre a vendere attraverso i propri negozi russi, Cucinelli vende anche attraverso negozi di fascia alta come Tsum, controllato dal conglomerato russo del lusso Mercury Group, che sembra sostenere la crescita del brand nella regione nonostante le sanzioni dell’Ue”. Stando alla ricostruzione di Morpheus, nel flagship store di Tsum è presente un’area dedicata a Brunello Cucinelli con numerosi prodotti in vendita, inclusi articoli fabbricati nel 2025 e venduti per l’equivalente di 5000 euro.