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Amazon spedisce i suoi robotaxi Zoox per le strade di Las Vegas. Via libera dalla Nhtsa

È la prima volta che un veicolo autonomo statunitense progettato senza comandi manuali ottiene un’autorizzazione federale per la sperimentazione su strada: finora le Big Tech statunitensi avevano ottenuto permessi di circolazione dalle singole municipalità. Zoox di Amazon sorpassa Waymo di Google e i robotaxi di Musk?

Il ritiro lo scorso maggio di 270 robotaxi della startup Zoox, acquisita da Amazon per 1,2 miliardi di dollari secondo quanto riportato all’epoca dal Financial Times, aveva spinto a credere che il colosso fondato da Jeff Bezos potesse mutare i propri piani sui robotaxi che dovrebbero iniziare le corse con clienti a bordo entro la fine di quest’anno.

LO SPAURACCHIO DI CRUISE

Nessuno, del resto, vuole rischiare di fare la fine di Cruise, realtà concorrente finanziata da General Motors finita definitivamente fuori strada proprio perché aveva sottostimato (e parzialmente nascosto) un incidente stradale. Zoox da parte sua sul far dell’estate aveva voluto controllare il software di bordo a seguito di un sinistro avvenuto l’8 aprile a Las Vegas. Non c’erano stati né vittime né feriti ma, secondo quanto raccolto da Reuters,

Eppure gli ingegneri avevano voluto indagare sul rischio che i propri robotaxi “potessero effettuare previsioni imprecise quando un altro veicolo si avvicina lentamente perpendicolarmente e si ferma. In questi scenari”, era stato spiegato, i robotaxi “potrebbero non essere in grado di evitare l’incidente”. Una vicenda che sembrava destinata ad allungare il periodo di stretta sorveglianza su circuiti lontani dal pubblico. Ora però è arrivato l’ok alla circolazione da parte della National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa).

UNA LICENZA STORICA

L’agenzia federale statunitense responsabile della sicurezza stradale che fa parte del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti ha concesso una deroga ufficiale a Zoox per testare i suoi robotaxi senza volante, pedali né conducente umano che permetterà alla controllata di Amazon di proseguire i test anche al di fuori dei municipi che le avevano accordato analoghe concessioni. Finora erano due le città campione che avevano deciso di ospitare i test: Las Vegas in Nevada, appunto, e Foster City, in California.

Ed è ovvio che questa decisione, oltre a permettere alla società di robotaxi di Amazon di condurre i propri esami su di una moltitudine differente di strade e condizioni, raccogliendo così molti più dati, le accordi una fiducia che farà bene soprattutto ai suoi conti, visto che potrebbe attrarre nuovi investitori.

È infatti la prima volta che un veicolo autonomo statunitense progettato senza comandi manuali ottiene un’autorizzazione federale per la sperimentazione su strada. Ed è forse ciò che gli analisti s’aspettavano dalla nuova era inaugurata da Donald Trump, che in merito aveva lasciato intendere di voler allargare le maglie normative – come in tanti altri ambiti, a iniziare da quello sullo studio per le AI – per non ostacolare la ricerca. Del resto, le sperimentazioni non proseguono solo negli Usa ma anche in Cina e là finora sono state agevolate da una deregulation che ha favorito le aziende (Pechino, comunque, a seguito di numerosi incidenti sta pensando di aumentare le norme in tal senso).

I PRECEDENTI TRA ZOOX E LA NHTSA

La decisione oltre a sorprendere per la valenza storica destabilizza anche per i diversi precedenti tra l’ente federale e Zoox. Lo scorso aprile la National Highway Traffic Safety Administration aveva chiuso un’indagine su 258 veicoli Zoox per un problema ai freni, dopo che la controllata di Amazon aveva emesso un richiamo per aggiornare il proprio software.

Un’altra indagine nel maggio 2024 era stata avviata in seguito a due tamponamenti in cui erano rimasti feriti alcuni motociclisti dopo che i veicoli automatizzati avevano frenato inaspettatamente.
Nel marzo 2023, infine, il medesimo ente federale aveva aperto un’indagine, che secondo Reuters lo scorso 6 maggio risultava ancora aperta, sull’autocertificazione da parte di Zoox nel 2022 di un robotaxi privo di comandi di guida tradizionali.

ZOOX SORPASSA I ROBOTAXI DI ELON MUSK

Ma al netto di questioni tanto tecniche, è chiaro che la fiducia accordata a Zoox dalla Nhtsa rappresenta un sorpasso ai danni delle rivali: Waymo di Google, Uber e Tesla di Elon Musk. Sebbene infatti l’azienda nel portafogli di Amazon non abbia ancora ottenuto la licenza di poter caricare clienti come le avversarie, ora ha ben altro pezzo di carta in mano.

Proprio Tesla nelle passate settimane aveva enfatizzato il lancio del servizio via app (finora le corse erano su invito e riservate per lo più agli influencer selezionati a scopo marketing) e soprattutto di avere ampliato per la terza volta il raggio d’azione della sperimentazione in Austin, città texana dove ha sede la stessa Casa di auto elettriche, passando da circa 165 a 270 km quadrati. In questo modo sono state incluse nei test diverse arterie autostradali. La cautela ha però spinto Tesla a mettere al posto di guida un controllore, proprio come già accade dalla fine di luglio nell’area della Baia di San Francisco dato che la Casa di Musk non è autorizzata a offrire servizi di robotaxi in California e dunque deve esserci sempre un conducente al posto di guida. Un particolare che è stato immediatamente evidenziato sia sui social sia sui media.

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