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Nozze tra Ses e Intelsat per dar vita a un gigante satellitare

Ses chiude l'accordo di acquisizione di Intelsat: nasce così un colosso della connettività satellitare che competerà con i progetti Starlink di Elon Musk, Amazon Kuiper di Jeff Bezos e non solo

Nozze multimiliardarie per dar vita a un campione nel settore della connettività satellitare.

Il 17 luglio l’operatore satellitare commerciale lussemburghese Ses ha annunciato il completamento dell’acquisizione del 100% della connazionale Intelsat, operatore di una delle più grandi reti di comunicazione satellitare e terrestre integrate al mondo, per 2,8 miliardi di euro (3 miliardi di dollari).

L’operazione “creerà un operatore satellitare globale più forte con una flotta multiorbitale, “con una rete di 120 satelliti GEO+MEO e l’accesso a costellazioni LEO”.

Nasce così un grande operatore europeo in grado di competere sia con Starlink, il servizio di Internet satellitare di proprietà di SpaceX, di Elon Musk, sia con Inmarsat Group Holdings, la francese Eutelsat (che possiede la rete OneWeb) e Amazon Kuiper.

Ma i due operatori satellitari non sono gli unici che perseguono il sogno di dar vita a un “Airbus dei satelliti”: anche Airbus, Thales e l’italiana Leonardo hanno presentato alla Commissione europea un piano preliminare di consolidamento per riunire le loro risorse spaziali in un’unica società.

Tutti i dettagli.

NASCE UN COLOSSO SATELLITARE DALLA FUSIONE TRA INTELSAT E SES

Sia Ses che Intelsat sono operatori di reti satellitari globali che possiedono e gestiscono satelliti in orbita terrestre geostazionaria. Sebbene entrambe le società abbiano sede in Lussemburgo e siano attive nel spazio economico europeo, le attività principali e la sede amministrativa di Intelsat si trovano negli Stati Uniti.

I due operatori forniscono capacità satellitare “unidirezionale” ai clienti, in particolare alle emittenti televisive, nel settore dei media, nonché capacità satellitare “bidirezionale” a, tra gli altri, fornitori di servizi satellitari terzi in una vasta gamma di altri settori industriali (ad esempio, aviazione, settore marittimo e governo). Inoltre, le società utilizzano la capacità dei loro satelliti ‘geo’ per fornire servizi satellitari propri.

La nuova società, frutto della fusione, sfrutterà i suoi team qualificati con una profonda esperienza verticale per fornire soluzioni integrate di connettività e satellitari multiorbitali e multibanda ad aziende e governi di tutto il mondo, creando un operatore multiorbitale più forte con circa il 60% del fatturato in segmenti ad alta crescita, indica la nota di Ses.

LA SEDE

Inoltre, la società risultante dalla fusione manterrà la sede in Lussemburgo, dove ha sede Ses, pur mantenendo una presenza significativa negli Stati Uniti con la sua sede principale nordamericana a McLean, in Virginia.

CRESCE LA FLOTTA DI SATELLITI

Con una rete di livello mondiale che include circa 90 satelliti geostazionari (GEO), quasi 30 satelliti in orbita terrestre media (MEO), un accesso strategico ai satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) e un’ampia rete terrestre, Ses sarà ora in grado di fornire soluzioni di connettività utilizzando bande di spettro complementari, tra cui C, Ku, Ka, Ka militare, X e Ultra High Frequency.

LA STRATEGIA

Con l’integrazione delle due aziende, Ses prevede di generare sinergie per un valore attuale netto totale di 2,4 miliardi di euro, pari a un tasso di esecuzione annuo di circa 370 milioni di euro, con il 70% di queste efficienze che si prevede di realizzare entro tre anni dalla chiusura, indica la nota.

Questi risparmi deriveranno principalmente dalla semplificazione delle operazioni, dall’ottimizzazione dei costi di capacità e dall’efficienza degli approvvigionamenti, oltre all’integrazione strategica delle flotte satellitari e delle infrastrutture terrestri.

IL MERCATO DELLA CONNETTIVITÀ SATELLITARE

Dunque l’accordo riunisce gli operatori di due dei maggiori operatori di satelliti per comunicazioni commerciali Geo, un settore che un tempo rappresentava la parte più redditizia dell’industria spaziale ma che è stato sottoposto a crescenti pressioni a causa della riduzione della domanda da parte dei servizi televisivi convenzionali e dell’aumento delle costellazioni Leo, come Starlink di SpaceX, che offre servizi di connettività.

Nuovi rivali come SpaceX di Musk hanno scosso il vecchio ordine del settore, scommettendo in grande su satelliti più economici e più piccoli che operano dall’orbita terrestre bassa (Leo). Gli attori più anziani del settore sono diventati sempre più consapevoli della necessità di raggiungere la scala – e una strategia multi-orbita che si estende a diverse altitudini – per competere.

Con Starlink, SpaceX ha superato i rivali fornendo Internet a banda larga attraverso la sua rete di oltre 7.000 satelliti, rappresentando quasi i due terzi di tutti i veicoli spaziali operativi. Proprio Starlink sta conquistando sempre più quote nel redditizio mercato della connettività in volo con le compagnie aeree, inclusa la vittoria su Eutelsat per aggiudicarsi un contratto con la compagnia aerea francese Air France.

SFIDARE STARLINK, PROJECT KUIPER E NON SOLO

Ma la società di Elon Musk non è l’unico attore privato con cui competere.

Dopo Starlink, come seconda rete operativa Leo più grande al mondo c’è OneWeb che ha costruito una rete di 648 satelliti ora della società satellitare francese Eutelsat, che offre il suo servizio Internet principalmente a governi e imprese.

La canadese Telesat sta sviluppando Lightspeed, che avrà circa 200 satelliti, anch’essi focalizzati sui mercati governativi e aziendali con margini più elevati. Poi troviamo due sistemi cinesi in fase di sviluppo – Guowang e SpaceSail – che propongono di lanciare circa 26.000 satelliti in totale.

Infine, il progetto Kuiper di Jeff Bezos prevede la messa in orbita di oltre 3.000 satelliti, formando una rete globale capace di fornire connessioni Internet ad alta velocità in tutto il mondo. Amazon punta a iniziare a offrire il servizio ai clienti entro la fine dell’anno.

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