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Perché xAi di Musk ha bisogno di tanti soldi

xAi, la startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, sta cercando di raccogliere nuovi finanziamenti per 4,3 miliardi di dollari, in aggiunta a un'operazione sul debito da 5 miliardi. L'azienda spende 1 miliardo al mese, ma le entrate sono ancora piccole. Numeri e dettagli.

xAi, la startup di intelligenza artificiale di Elon Musk che ha sviluppato il chatbot Grok, è in trattative per raccogliere 4,3 miliardi di dollari attraverso un nuovo giro di finanziamenti in equity. A questa operazione – rivelata da Bloomberg – se ne affianca un’altra da 5 miliardi in debito, portata avanti con il supporto della banca Morgan Stanley.

xAI HA BISOGNO DI SOLDI

xAi ha bisogno di fondi perché ha speso la maggior parte di quanto raccolto nei precedenti giri di finanziamento. Dei 14 miliardi di dollari ottenuti in due anni – è stata fondata nel marzo del 2023 -, infatti, ne sono rimasti solo 4, stando al bilancio aggiornato al 31 marzo scorso.

Per attirare gli investitori e proteggere le garanzie dei creditori, pare poi che xAi abbia modificato alcune clausole dell’emissione di debito, ponendo ad esempio dei limiti alla possibilità di spostare degli asset e fissando un tetto all’importo del debito garantito che può raccogliere.

Ai round di finanziamento precedenti avevano partecipato una serie di fondi come gli statunitensi Sequoia Capital e Andreessen Horowitz, e l’emiratino Vy Capital.

A QUANTO AMMONTA LA CAPITALIZZAZIONE

Nel primo trimestre del 2025 la capitalizzazione di xAi ha raggiunto gli 80 miliardi di dollari; alla fine del 2024 era di 51 miliardi.

A fine marzo xAi ha acquisito X, il social network precedentemente noto come Twitter e comprato da Musk nel 2022, ad una valutazione di 33 miliardi di dollari: “la combinazione valuta xAI a 80 miliardi di dollari e X a 33 miliardi di dollari”, aveva scritto Musk sulla sua piattaforma. La transazione, interamente in azioni, assegna alla nuova entità – chiamata XAI Holdings – un valore di oltre 100 miliardi di dollari, debito escluso.

Nonostante la fusione con X, i 4,3 miliardi che xAi sta cercando di raccogliere verranno destinati alle attività di intelligenza artificiale.

QUANTO SPENDE xAI

Dopo i 4,3 miliardi in equity, l’anno prossimo xAi conta di raccogliere capitali per 6,4 miliardi. Come ha scritto Bloomberg, “i grandi giri di raccolta fondi sono diventati una caratteristica dell’industria dell’intelligenza artificiale, estremamente competitiva, in cui i principali operatori sono in lotta per assicurarsi i costosi chip per computer e le infrastrutture necessarie per addestrare modelli di intelligenza artificiale avanzati come Grok e ChatGpt” di OpenAi.

xAi spende 1 miliardo di dollari al mese per lo sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale, mentre le entrate non sono ancora soddisfacenti. Le previsioni di spesa per il 2025 ammontano a 13 miliardi, che saranno destinati principalmente alla costruzione di infrastrutture e all’acquisto di microchip.

In mancanza di dati ufficiali, si stima che nel 2025 le entrate di OpenAi (l’azienda che ha creato ChatGpt e rivale principale di xAi) ammonteranno a 12,7 miliardi di dollari; di contro, le entrate della startup di Musk dovrebbero fermarsi a 500 milioni quest’anno, mentre il prossimo saliranno a 2 miliardi.

xAi pensa di avere dei vantaggi sulla concorrenza che infine le permetteranno di recuperare terreno: innanzitutto, non prende in affitto né lo spazio su server esterni né la potenza di calcolo dei microchip, ma investe in infrastrutture e in hardware propri; inoltre, può contare un social network molto frequentato come X sia come fonte di grandi quantità di dati (utili all’addestramento e al miglioramento di Grok), sia come veicolo di promozione del suo chatbot.

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