Skip to content

spray abbronzanti nasali

State pensando di usare degli spray abbronzanti nasali? Meglio ripensarci

Nel 2022 su TikTok impazzava la moda degli spray abbronzanti nasali. Da allora l'interesse probabilmente è calato, ma il Regno Unito ha comunque emesso un avviso riguardo ai potenziali problemi di salute che potrebbero causare. Fatti e commenti

 

Nella primavera del 2022, su TikTok, è esplosa la moda degli spray nasali abbronzanti portati alla ribalta da influencer seguite da migliaia di utenti. I medici, già allora, anche in Italia, avevano messo in guardia dal rischio di cancro alla pelle a essi collegato.

Ora, con l’estate ormai alla porte, i dipartimenti responsabili dell’applicazione delle leggi a tutela dei consumatori del Regno Unito (Trading Standards) hanno emesso un avviso che ribadisce i pericoli che possono derivare dall’utilizzo di spray “pericolosi e non regolamentati”.

L’INCHIESTA DELLA BBC

L’avvertimento del Trading Standards arriva dopo un’inchiesta della BBC North West in cui viene intervistata una donna che ha raccontato di essere rimasta “senza fiato” in seguito a una grave reazione a uno spray abbronzante nasale, non autorizzato, acquistato online.

Come spiega l’inchiesta, tali spray, progettati per essere spruzzati nelle narici, affermano di funzionare somministrando una sostanza nota come Melanotan II, un composto chimico che scurisce la pigmentazione della pelle.

Nel Regno Unito è illegale vendere prodotti medicinali contenenti Melanotan II ma essendo commercializzati come cosmetici, non rientrano in questo ambito normativo. Inoltre, non rientrano nemmeno nelle normative sui cosmetici del Paese, il che significa che non sono sottoposti neanche ai controlli di quei prodotti.

Acquistarli, tra l’altro è molto facile. La BBC afferma infatti che con 20-25 sterline è stato semplicissimo procurarseli online ma anche presso saloni di bellezza, centri abbronzanti e pure in una palestra.

L’AVVISO DEL REGNO UNITO

Il Chartered Trading Standards Institute (Ctsi) ha quindi emesso un avviso in cui esorta il pubblico a evitare qualsiasi prodotto abbronzante che venga inalato o ingerito, a utilizzare creme e spray abbronzanti acquistati da rivenditori affidabili e a segnalare eventuali prodotti non sicuri al Trading Standards.

L’agenzia di controllo ha inoltre dichiarato che questi prodotti non regolamentati e pubblicizzati sulle piattaforme social possono “provocare nausea, vomito, ipertensione e persino cambiamenti nella forma e nelle dimensioni dei nei”. In più, “gli effetti sulla salute a lungo termine non sono ancora noti, ma alcuni studi hanno evidenziato un possibile legame con il melanoma, una forma di cancro della pelle”.

Le varianti aromatizzate, avverte il Ctsi, rischiano poi di diventare un serio problema tra i giovani, al pari delle puff, le sigarette elettroniche al gusto di zucchero filato, bubblegum, energy drink e molto altro, apparse nel 2021. Inoltre, l’agenzia vengono pubblicizzate anche gocce e caramelle abbronzanti.

UN MERCATO IN FORTE ESPANSIONE

Se un tempo l’abbronzatura è stata considerata volgare e sinonimo di povertà, la sua percezione è decisamente cambiata, tanto che, secondo il Sunless Tanning Trend Report di THG Labs, il mercato dell’autoabbronzatura è stato valutato 582,2 milioni di sterline e il British Beauty Council prevede che raggiungerà i 746,3 milioni di sterline entro il 2027.  La forte promozione di questi spray abbronzanti nasali potrebbe accelerare il fenomeno.

COSA DICONO GLI ESPERTI

“Siamo sempre più preoccupati per l’uso sia degli spray abbronzanti nasali che delle iniezioni abbronzanti e per i loro potenziali legami con il melanoma. Questi prodotti, non regolamentati e illegali, non solo comportano gravi rischi per la salute, ma incoraggiano anche comportamenti dannosi, in particolare tra i giovani consumatori”, ha detto Susanna Daniels, Ceo di Melanoma Focus, invitando il pubblico a riflettere sugli effetti a lungo termine sulla salute e a evitare del tutto l’uso di queste sostanze.

“Non sono stati regolamenti, né autorizzati, non vi è alcun test al riguardo. È assurdo. Ed è preoccupante che siano ovunque, specialmente su TikTok. Nessuna delle aziende che vende questi prodotti deve pagare la pubblicità perché chi lo mostra lo fa gratuitamente”, denunciava nel 2022 la dottoressa Emma Wedgeworth della British Skin Foundation.

“Un altro aspetto da considerare – aggiungeva la dottoressa Marcella Ribuffo, dermatologa all’istituto IDI di Roma, nonché presidente Lilt Roma e provincia – è che con questi spray nasali si incoraggiano le persone ad aumentare l’esposizione al sole, rischiando scottature ed eritemi” e, sebbene il sole faccia bene, “bisogna essere educati a prenderlo nel modo giusto”.

Torna su