Riaffiora la minaccia di guerre stellari tra Stati Uniti e Russia.
Washington accusa Mosca di aver lanciato un veicolo spaziale in grado di attaccare i satelliti in orbita,mentre le tensioni sugli armamenti spaziali aumentano.
Il 21 maggio il portavoce del Dipartimento della Difesa Usa, il maggior generale Patrick Ryder, ha dichiarato che la Russia ha lanciato la scorsa settimana un satellite che trasporta un’arma contro-spaziale che sarebbe in grado di attaccare altri satelliti in orbita terrestre bassa.
Il lancio arriva in un periodo in cui gli Usa e i loro alleati sono sempre più preoccupati per i tentativi della Russia di sviluppare un’arma nucleare spaziale. A inizio anno i funzionari statunitensi hanno informato che la Russia stava sviluppando un’arma spaziale. Si tratterebbe di un’arma nucleare antisatellite nello spazio. Alcuni funzionari anonimi hanno riferito che le nuove informazioni acquisite dagli Usa sono “serie”, precisando però che le “capacità” in questione sono ancora in via di sviluppo e non sono ancora state dispiegate. Se utilizzata, un’arma simile potrebbe danneggiare gran parte dei satelliti dai quali il mondo dipende per le comunicazioni.
Nel frattempo, il 22 maggio, il viceministro degli Esteri russo ha respinto le accuse Usa su lancio in orbita di arma anti-satelliti.
Tutti i dettagli.
PER GLI USA LA RUSSIA HA LANCIATO UN’ARMA SPAZIALE IN ORBITA
Martedì, in un briefing, il portavoce del Pentagono, il Magg. Gen. Pat Ryder, ha detto che gli Stati Uniti hanno valutato che Mosca ha schierato il satellite il 16 maggio. “La Russia ha lanciato un satellite nell’orbita terrestre bassa che riteniamo sia probabilmente un’arma antispaziale, presumibilmente in grado di attaccare altri satelliti in orbita terrestre bassa”, ha detto Ryder.
È stato lanciato nella stessa orbita di un satellite del governo americano, ha detto Ryder, senza specificare se il satellite americano fosse in pericolo immediato.
Gli Stati Uniti monitoreranno la situazione, ha aggiunto, ma sono pronti a proteggere il “dominio spaziale”. Separatamente, un portavoce del Comando spaziale americano ha detto all’agenzia di stampa Reuters che il satellite era “probabilmente un’arma antispaziale presumibilmente in grado di attaccare altri satelliti in orbita terrestre bassa”.
IL LANCIO DEL 16 MAGGIO
Non è la prima volta che la Russia lancia un’arma spaziale, in grado di disattivare o distruggere satelliti, ma l’ultimo episodio simile risaliva al 2022, ha detto Robert Wood, l’ambasciatore americano all’Onu.
“Il 16 maggio, la Russia ha lanciato un satellite nell’orbita terrestre, ad una quota bassa. Gli Stati Uniti ritengono che si tratti di un’arma presumibilmente in grado di attaccare altri satelliti. La Russia ha schierato questa nuova arma antispaziale nella stessa orbita di un satellite del governo statunitense”, ha detto Wood.
La mossa appena compiuta da Mosca non è un evento isolato, ma va inserito – secondo Wood – in un piano preceduto dal lancio di altri sistemi nel 2019 e nel 2022. L’ambasciatore ha definito l’ultimo lancio “preoccupante”, in controtendenza rispetto alle posizioni pubbliche assunte da Mosca, formalmente impegnata a garantire la sicurezza nello spazio.
Nella sua dichiarazione, l’agenzia spaziale statale russa Roskosmos ha affermato che il lancio del 17 maggio era “nell’interesse del ministero della Difesa della Federazione Russa”. Per il lancio, la Russia ha utilizzato il suo veicolo di lancio Soyuz-2.1b.
LA REPLICA DEL CREMLINO
La Russia non intende rispondere alla “disinformazione” diffusa dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, secondo cui Mosca ha lanciato un satellite che trasporta un’arma anti-satelliti. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il viceministro degli Esteri russo, Sergej Rjabkov, che ha replicato alle dichiarazioni del portavoce del Dipartimento della Difesa Usa, il maggior generale Patrick Ryder.
LO SCONTRO IN SEDE ONU
Le nuove accuse arrivano all’indomani dello scontro alle Nazioni Unite sulla questione delle armi spaziali nelle ultime settimane.
Lunedì è fallita una risoluzione del Consiglio di Sicurezza redatta dalla Russia che invitava tutti i paesi a impedire “per sempre” il posizionamento, la minaccia o l’uso di qualsiasi arma nello spazio. La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha definito l’esito del voto “deludente”, affermando che gli Stati Uniti e i loro partner hanno dimostrato ancora una volta le loro “vere priorità” nel campo spaziale, inclusa la trasformazione dello stesso in “un’arena di confronto militare”, riporta Cnbc. Ma il mese scorso la Russia ha posto il veto a una risoluzione redatta dagli Stati Uniti che invitava i paesi a prevenire una corsa agli armamenti nello spazio.