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Leonardo, ecco i piani di Mbda sull’intercettore ipersonico europeo

Al Paris Air Show, Mbda ha presentato il progetto Aquila per per sviluppare un prototipo di intercettore ipersonico per l'Europa nei prossimi tre anni

 

Mbda rilancia con Aquila sul futuro intercettore ipersonico europeo.

In occasione del Paris Air Show, il gruppo missilistico europeo composto da Airbus (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%), ha rivelato un nuovo concetto di intercettore missilistico ipersonico, soprannominato Aquila, come parte dei piani per mettere in campo una capacità di intercettore endo-atmosferico nel 2030.

A fine luglio 2022 la Commissione europea aveva annunciato i risultati dei bandi del Fondo europeo per la difesa (Edf).  Mbda aveva presentato un’offerta per ricevere fondi Edf per costruire un intercettore nel 2022 con il soprannome di HYDIS.

E a sorpresa, Bruxelles aveva selezionato per il programma HYDEF (Hypersonic Defence Interceptor), del valore di 100 milioni di euro, il consorzio guidato dal gruppo spagnolo Sener (presente la tedesca Diehl). Questo progetto deve sviluppare un intercettore europeo (maggiore di Mach 5) con la capacità di rispondere alle minacce ipersoniche.

Secondo La Tribune, a fine settembre il gruppo guidato da Eric Beranger aveva proposto ricorso di annullamento presso la Commissione europea dopo aver valutato per diverse settimane se per avviare questa azione.

Dopodiché lo scorso marzo la Commissione europea ha deciso di lanciare nell’ambito dell’Edf un secondo programma per lo studio di un futuro intercettore endo-atmosferico per il contrasto delle moderne minacce missilistiche. “Sebbene la proposta non sia stata selezionata all’epoca, i funzionari sono ottimisti sul fatto che un secondo tentativo, con lo stesso team del settore, potrebbe rivelarsi più efficace” sottolinea Defense News.

Tutti i dettagli.

IL PROGETTO AQUILA DI MBDA

Aquila, il risultato di cinque anni di ricerca interna, rientra attualmente in una fase concettuale triennale da 80 milioni di euro finanziata dal Fondo europeo per la difesa. A livello industriale è sostenuto  dallo studio di intercettazione della difesa ipersonica condotto da Mbda (HYDIS ²), che coinvolge 19 partner industriali e 30 subappaltatori di 14 paesi europei.

I dirigenti dell’azienda Mbda hanno dichiarato ai media che il concetto Aquila ha il supporto delle nazioni partner Francia, Italia, Germania e Paesi Bassi, che saranno responsabili di concordare un progetto finale al termine di una fase concettuale di tre anni, riporta Breaking Defense.

“Questo progetto — ha commentato Eric Béranger, ceo di Mbda — offre un significativo vantaggio europeo, contribuendo ad incrementare la resilienza e la sovranità tecnologica europea, attraverso il rafforzamento della cooperazione e l’interoperabilità tra i Paesi dell’Ue. Il progetto contribuirà anche ad incrementare la sovranità dell’industria europea dei sistemi missilistici, sostenendo e sviluppando competenze, materiali e tecnologie definite “critiche” e rafforzando la competitività industriale europea. Le tecnologie relative al settore ipersonico sono in continua evoluzione e rimanere all’avanguardia è una priorità di Mbda per guidare l’Europa verso la soluzione più efficace per contrastare le minacce ipersoniche”.

L’OBIETTIVO

Infine, l’obiettivo di HYDIS² è quello di progettare diversi concetti di intercettori e di maturare le relative tecnologie critiche per identificare la migliore soluzione che soddisfi le esigenze dei quattro Stati – Francia, Italia, Germania e Paesi Bassi – e che sia coerente con i lavori del programma europeo Twister. HYDIS2 rappresenta un contributo centrale degli Stati europei alla missione di difesa delle proprie popolazioni e forze armate dalle minacce ipersoniche, che segnano un cambiamento radicale dei concetti di difesa rispetto a quelle balistiche.

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