E’ la Giornata internazionale contro le fake news, ovvero le bufale. Scopriamo come riconoscerle
Oggi, 2 Aprile, è l’International Fact-Checking Day, una giornata contro le notizie false e le bufole: obiettivo dichiarato dell’iniziativa è combattere la disinformazione in tutte le sue forme. “Non farti ingannare, i fatti contano”, recita lo slogan del sito factcheckingday.com dedicato alla giornata, su cui sono segnalate tutte le iniziative mondiali: dalle lezioni alle discussioni fino alle maratone di verifica.
Negli ultimi mesi Facebook (in particolare), Google e Twitter sono state accusati di agevolare la diffusione online delle bufale.Il social di Mark Zuckemberg ha messo a punto un filtro contro le bufale online, ma ora è in fase di test negli Stati Uniti e in Germania. Approfondiamo insieme e partiamo dall’inizio.
Cosa sono le fake news?

C’è da dire, però, che questa espressione negli ultimi mesi è stata svuotata del suo significato originale. Donald Trump, per esempio, l’ha utilizzata per diffamare il New York Times e il Washington Post, che non sono proprio due quotidiani conosciuti per i contenuti poco veritieri.
Le Fake news più famose
Una delle bufale più famose (e più credute) è quella riguardante la finta intervista rilasciata all’Huffington Post da Trump, dove si sosteneva come “la Statua della Libertà fosse un invito all’immigrazione sregolata”. Nonostante l’intervista sia stata scritta in modo del tutto satirico alcune testate l’hanno presa per un fatto di cronaca. Rimanendo nell’ambito delle elezioni Americane, molto condivisa su Facebook è stata la notizia (falsa) secondo cui Papa Francesco aveva deciso di appoggiare Donald Trump.

Nemmeno la Brexit è stata immune alle fake news. Chi era per lasciare l’Eurooa ha diffuso la notizia secondo cui il Regno Unito avrebbe potuto risparmiare 350 milioni di sterline a settimana una volta uscita dalla Ue.
Come i social combattono le fake news
Facebook e Twitter hanno deciso di scendere in campo contro le fake news aggiornando algoritmi e addestrandoli affinchè ri-conoscano le bufale.
Facebook, per esempio, utilizzerà un ampio campione di pagine note per diffondere notizie sensazionalistiche o false per addestrare l’algoritmo a riconoscere le caratteristiche peculiari delle fake news. E non solo. Un algoritmo predittivo che analizzerà in tempo reale il numero di like, commenti e condivisioni che i post stanno generando, allo scopo di mostrare in cima al newsfeed degli utenti quelli di maggior successo, aumentandone tempestivamente la visibilità.
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Filtro anti fake news in Italia?
Il filtro sulle ‘fake news’ istituita da Facebook è in fase di test negli Stati Uniti e in Germania.
“E’ un test e in quanto tale è un momento di approfondimento della soluzione implementata con organi terzi. Ci permetterà di capire se funziona e come arrivare ad una soluzione finale per un uso di valore per gli utenti. E’ prematuro dire quando arriverà nel resto del mondo e anche in Italia“, ha affermato Luca Colombo, country manager di Facebook Italia, a margine del Forum sulla digitalizzazione delle imprese.
Sir Tim Berners Lee lancia campagna contro Fake news
Sir Tim Berners Lee , l’inventore del web, ha lanciato il suo piano per contrastare la proliferazione delle notizie false, ma ammette che si tratta di una sfida “di lungo termine”, dall’esito incerto. Si tratta di una missione trasparenza: ricercatori e operatori della rete sono tenuti a contribuire ad affrontare il problema con soluzioni pratiche che aiutino a tutelare ad un tempo l’affidabilità di ciò viene pubblicato e la ‘democrazia’ di un web dove vi siano “poteri uguali e opportunità per tutti”. Dunque, Berners Lee si opppone a ogni tentativo di lasciare a governi, authority e piattaforme aziendali il potere di “stabilire quali notizie siano vere e quali no”.
Come riconoscere le fake news

– Controllare l’URL del sito. Spesso crediamo che una notizia sia diffusa da un quotidiano importante e non è così. Pensate a “Il Giornale” e “Il Giomale”.
– Leggi la pagina “Chi Siamo”. Spesso è in questa sezione che viene specificato se si tratta di un sito di di satira.
– Verificate le dichiarazioni. Se siete in dubbio su quanto detto da una persona famosa, basta verificare selezionando la frase tra virgolette e lanciando una ricerca su Google, controllandose le stesse parole sono state riprese anche da altre fonti.
– Segui i link per verificare le fonti.
– Fai una ricerca delle immagini pubblicate. Basta andare su Google Immagini e caricare un’immagine sospetta per scoprire se è stata già pubblicata altrove.
– Cautela: approcciarsi a tutte le notizie con senso critico.





