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Rosatellum

Rosatellum, come funziona la nuova legge elettorale

Sergio Mattarella ha firmato la legge elettorale Rosatellum: ecco come funziona il nuovo sistema di voto   L’Italia ha una nuova legge elettorale. Nelle scorse ore, Sergio Mattarella ha firmato la legge elettorale, approvata con l’appoggio di Pd, Forza Italia, Lega e Alternativa Popolare e fortemente osteggiato da M5s e dalle sinistre, senza alcuna ulteriore osservazione. Questo significa…

Sergio Mattarella ha firmato la legge elettorale Rosatellum: ecco come funziona il nuovo sistema di voto

 

L’Italia ha una nuova legge elettorale. Nelle scorse ore, Sergio Mattarella ha firmato la legge elettorale, approvata con l’appoggio di Pd, Forza Italia, Lega e Alternativa Popolare e fortemente osteggiato da M5s e dalle sinistre, senza alcuna ulteriore osservazione.

Questo significa che già da marzo, alle prossime Politiche, andremo a votare con questo nuovo meccanismo, che possiamo definire come un sistema misto proporzionale e maggioritario, in cui un terzo di deputati e senatori è eletto in collegi uninominali (un solo candidato per coalizione, il più votato è eletto) e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.

Proviamo a capire, a livello pratico, cosa cambia con il Rosatellum.

I seggi

Alla Camera i 630 seggi si divideranno in 232 in collegi uninominali (tra questi, 6 per il Trentino Alto Adige, 2 per il Molise e 1 per la Val d’Aosta); 386 in piccoli collegi plurinominali (circa 65 collegi, da definire con legge delega) e 12 nella circoscrizione estero.

Al Senato i 315 seggi saranno suddivisi tra 109 in collegi uninominali; 200 in piccoli collegi plurinominali e 6 nella circoscrizione estero.

Come nel Mattarellum, i 232 candidati più votati in ogni collegio uninominale alla Camera e i 102 del Senato otterranno direttamente il proprio seggio.

La soglia di sbarramento

La soglia di sbarramento del Rosatellum nella quota proporzionale è fissata al 3% su base nazionale, sia al Senato che alla Camera. Per le liste relative alle minoranze linguistiche, invece, la soglia è al 20% nella regione di riferimento.

Le coalizioni, invece, devono superare la soglia minima del 10% (almeno una lista, però, deve aver superato il 3%).

Il candidato di un partito che non ha raggiunto il 3%, ma che è stato eletto nel maggioritario, manterrà il suo seggio.

Il proporzionale

Secondo il nuovo sistema elettorale, la ripartizione dei seggi tra le liste alla Camera sia effettuata su base nazionale, mentre il riparto del Senato sarebbe solo regionale (meno dipendente dal totale nazionale dei voti del Senato). Le soglie del 3% e del 10% si calcoleranno su base nazionale.

Liste bloccate

Elezioni amministrativeUn nuovo decreto del Governo definirà, nei prossimi mesi, la suddivisione del territorio nazionale in collegi plurinominali, che a loro volta saranno formato dall’accorpamento di più collegi uninominali. Ogni collegio plurinominale non elegge in nessun caso più di 8 deputati, ma potrà eleggerne molti di meno a seconda della Regione.

Nei singoli collegi plurinominali le liste sono bloccate.

Le alleanze

Più partiti possono unirsi per sostenere un singolo candidato nell’uninominale, come previsto dal vecchio Mattarellum, ma correre per singolarmente nel proporzionale. Ricordiamo che i partiti coalizzati possono ‘sciogliere’ l’alleanza in qualsiasi momento.

 Come si vota?

Le conseguenze dell’introduzione del Rosatellum sono anche pratiche: il voto sarà espresso su una sola scheda e sarà vietato il voto disgiunto. Significa che i cittadini non avranno la possibilità di votare un candidato nel collegio uninominale e una lista a lui non collegata nella parte proporzionale(cosa concessa dal Mattarellum, che prevedeva due schede diverse). L’elettore è costretto a scegliere un abbinamento candidato-partito

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