Tante le novità. Cosa dobbiamo aspettarci? Sicuramente un sistema operativo nuovo di zecca e sempre più efficiente. Lollipop va in pensione, lo sostituisce Android M. Il nome è uno pseudonimo, gli sviluppatori non hanno ancora scelto il nome definitivo, trai tanti ‘Milkshake’ è il più quotato. Per conoscere il vero nome del sistema operativo bisognerà aspetta la fine dell’estate e fine anno per avere il nuovo sistema operativo. Ecco tutto quello che c’è da sapere su Android M
Android M tutte le novità
Pur rassomigliando molto al suo predecessore Lollipop Android M ha ottimizzato la potenza, dispone di nuovi servizi ed è cambiato il modo in cui le applicazioni interagiscono. Prima novità i permessi delle App, come la fotocamera o l’accesso GPS, verranno richiesti sono al loro primo utilizzo.
Google annuncia una versione personalizzabile di Chrome che dovrebbe rendere il caricamento delle pagine più veloce. Vengono introdotte misure per rendere possibile il collegamento diretto ad altre applicazioni come ad esempio caricare automaticamente l’applicazione Twitter quando si fa clic su un link a un tweet..
Novità anche dal versante del risparmio della batteria: Google introduce la nuova funzionalità Doze. Android M è capace di rilevare il movimento e abbandonarsi in un sonno profondo se si è inattivi per lunghi periodi di tempo, riuscendo ad aumentare di due volte la durata in standby del dispositivo.
Google Now è sempre più intelligente grazie all’introduzione di Google Now on Tap. Con l’applicazione è possibile avere informazioni immediate in base al contesto. Ad esempio se arriverà una mail che all’interno cita un film, basterà tenere premuto il tasto Home per aprire un riquadro che visualizza la trama dello stesso.
Migliorato anche il riconoscimento vocale. Si riducono le possibilità di errore dal 23% all’8%.
Novità anche sul versante foto. Conclamato il fallimento di Google +, viene offerta una piattaforma separata chiamata Google Foto con storage di immagini e video illimitato e gratuita. E’ disponibile già da oggi su Android, iOS di Apple e per il web, anche in Italia.
Google inoltre ha introdotto degli aggiornamenti studiati per migliorare il funzionamento in aree con scarsa connettività. Ad esempio Google Maps potrà funzionare offline. Dopo aver salvato la una mappa della zona interessata, sarete in grado di cercare le imprese all’interno di tale area, leggere le recensioni senza una connessione internet.
Per ultimo ecco il tanto atteso superamento del poco fortunato Google Wallet, Android Pay, la risposta Made in Mountain View ad Apple Pay. Android Pay permetterà di effettuare acquisti in app o attraverso un sensore NFC e nel farlo avrà necessità di dispositivi che supportano KitKat o superiori. Google promette che verrà accettato (almeno negli Usa) da 700.000 negozi… e se il telefono dispone di un sensore di impronte digitali, si può utilizzare per l’autenticazione del pagamento.