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Spot, il cane robot di Google per le missioni militari

Ecco il cane robot di Google, Spot. Boston Dynamics, società controllata di Google, che ha mostrato in un video un nuovo robot militare. Realizzato su richiesta del dipartimento della difesa statunitense Spot è più piccolo rispetto a Big Dog, mulo robotico visto qualche anno fa.   Come si può vedere in un video apparso su YouTube, Spot…

Realizzato su richiesta del dipartimento della difesa statunitense Spot è più piccolo rispetto a Big Dog, mulo robotico visto qualche anno fa.

 

Come si può vedere in un video apparso su YouTube, Spot ha quattro zampe è capace di risalire rampe di scale, destreggiarsi tra le colline, reggersi in piedi nell’asfalto. Tutto questo è possibile grazie a dei sensori montati sulla testa che gli permettono di gestire ambienti accidentati, muoversi indistintamente in ambienti esterni e interni, riuscendo a restare i piedi e a recuperare rapidamente l’equilibrio nonostante venga preso a calci.

Un passo avanti rispetto a quanto visto al Big Dog, mulo-robot finanziato dalla DARPA Defense Advanced Research Projects Agency, agenzia governativa legata dipartimento della difesa statunitense– il nome ufficiale di B.D è Legged Squad Support System, ha la possibilità di trasportare fino a 181 kg di carico. Il progetto iniziale di Big Dog risale a 2009 e il primo utilizzo con le truppe risale al 2012.

Un'immagine di Big Dog durante un'esercitazione
Un’immagine di Big Dog durante un’esercitazione

 

 

 

Spot si presenta più snello e più agile, pesa 74 kg e ha una siluette meno minacciosa. Sicuramente non è un capolavoro di design, ma i cuori più teneri, come i nostri, possono trovare qualcosa di bello anche tra circuiti, metallo e sistemi idraulici. In realtà il nome tradisce, infatti più che a un cane rassomiglia per le movenze a un cavallo robotico. Impressionanti sono le capacita di restare in equilibrio, arrampicarsi e nel riconoscere gli spazi, oltre a questo riesce a ricercare la presenza di esseri umani in modo “autonomo” e “intelligente”.

Il futuro sembra essere arrivato, speriamo ne venga fatto un buon uso.

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