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Martin Jetpack

Ecco Martin Jetpack, l’alternativa agli elicotteri tradizionali

La storia del Martin Jetpack parte da lontano. Affonda le radici nei sogni di uno studente universitario neozelandese, Glenn Martin. Uno sviluppo lungo 35 anni quello del jetpack, divenuto realtà nel 2011 data della realizzazione del primo prototipo. Dal 2011 il progetto di Gleen Martin è stato migliorato e potenziato, permettendo al jetpack di far…

Dal 2011 il progetto di Gleen Martin è stato migliorato e potenziato, permettendo al jetpack di far volare un uomo fino a raggiungere l’altezza di 1000 metri. La versione migliorata dell’apparecchio, il P12, era presente la scorsa settimana al Paris AirShowinsieme a un simulatore basato su Oculus che permette al pubblico di sperimentare il Jetpack per se stessi.

Cosa farsene di un Martin Jetpack? L’amministratore delegato Martin, Peter Coker afferma che, anche se il Jetpack potrebbe assassionare ricchi amanti del brivido, è pensato per chi interviene in missioni di ricerca di soccorso. Interpellato da Reuters, il Ceo sostiene che il Jetpack può migliorare le capacità dei vigili del fuoco, rendendo più semplici le attività di ricerca a soccorso, ad esempio su una spiaggia, prevedendo nel futuro la possibilità di essere utilizzato come ambulanza raggiungendo rapidamente luoghi di difficile accesso.

Il Martin Jetpack si basa su un motore V4 a benzina da 200 cavalli che spinge due ventole intubate. Il velivolo ha un’autonomia di 30 minuti, può raggiungere una velocità massima di 74 chilometri all’ora, un’altitudine di 1000 metri ed è progettato per trasportare un carico commerciale fino a 120 chilogrammi. Nel design il Martin Jetpack prende spunto dalle linee della formula 1. Il velivolo comprende anche un paracadute balistico che è in grado di entrare in funzione a quote molto basse e secondo il produttore è in grado di preservare il conducente del jetpack in caso di incidente. Il jetpack si basa su decollo e atterraggio verticale e può – a detta dei costruttori – atterrare su tetti ricoperti di antenne e cavi, e volare in aree estremamente limitate, il che renderebbe il velivolo un’alternativa agli elicotteri tradizionali.

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La società che lo produce, la Martin Aircraft, è stata grazie ai suoi prototipi valutata all’inizio del 2015 dall’Australian Securities Exchange più di 100 milioni di dollari, attirando un investimento di 50 milioni di dollari dal gruppo aerospaziale Kuang-Chi Science.

Chi avesse da parte 150mila dollari potrebbe farci un pensierino, le prime consegne del Martin Jetpack sono previste per la seconda metà del 2016.

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