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Il futuro delle tv hi-tech? Non è il plasma

Il futuro dei televisori ad altissima definizione? Lcd oppure gli innovativi Oled, i led organici. Di sicuro non il plasma, tecnologia abbandonata da alcuni tra i principali produttori a livello mondiale. Ultimo dei quali il colosso coreano LG

 

 

Le tv al plasma sembrano prossime alla pensione. Dopo Panasonic e Samsung, anche LG ha annunciato che ne abbandonerà la produzione. La compagnia si concentrerà sui televisori Lcd e sugli Oled, puntando in particolare alla nuova tenenza degli schermi curvi, grandi, sottili e dalla altissima risoluzione.

Il colosso sudcoreano terminerà di produrre tv al plasma, di cui è diminuita la domanda, a fine novembre, proprio come la conterranea Samsung.

A far calare il sipario sulla tecnologia al plasma sono state le tecnologie rivali per le tv a schermo piatto a cristalli liquidi (Lcd), su cui negli ultimi anni si sono registrati ingenti investimenti in ricerca. Se per diverso tempo il plasma era stato considerato il miglior sistema per i televisori grandi, da oltre 40 pollici, adesso queste misure vengono raggiunte dagli schermi a cristalli liquidi, che hanno alte risoluzioni, peso inferiore e un minor consumo energetico. 

Accanto all’Lcd c’è poi la tecnologia Oled, acronimo inglese che sta per ‘diodo organico a emissione di luce’. A differenza dei cristalli liquidi, emettono luce propria e non hanno bisogno di una fonte di illuminazione esterna, consentendo di produrre display molto sottili, curvi e addirittura pieghevoli o arrotolabili.

A presentare il primo schermo curvo Oled per un televisore è stata proprio Lg nel corso del 2013. Sempre l’anno scorso, al CES di Las Vegas, Sony e Panasonic avevano svelato le prime tv Oled 4K, ovvero Ultra HD, lo standard delle tv digitali che prende il nome dai suoi circa 4mila pixel orizzontali di risoluzione.

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