Gaza

Senza ascoltare le richieste di fermarsi fatte dai governi e dai Paesi occidentali amici e alleati di Israele, Netanyahu non lascia ma raddoppia il conflitto. Il taccuino di Guiglia.

Netanyahu si affida agli influencer per smentire la narrativa che demonizza Israele. Ma intanto colpisce ospedali e uccide giornalisti. Così non se ne esce. L’opinione di Battista Falconi

Gli ucraini non chiedono burro, ma cannoni. E per fortuna al mondo esistono ancora popoli capaci di compiere la scelta giusta

Per la sezione Stjv di Arkane Studios, software house francese nota per i videogame Dishonored, Prey, Deathoop e RedFall, la propria controllante, Microsoft, deve smettere di supportare Israele nella guerra di Gaza che avrebbe ormai assunto “le caratteristiche del genocidio”. Redmond aveva smentito ogni collegamento ma nuove accuse della stampa israeliana e britannica riportano l’utilizzo sistematico dei suoi software da parte dell’intelligence per controllare i palestinesi e facilitare le operazioni militari

Che cosa si dice e che cosa non si dice su Gaza, Hamas e i palestinesi. Il commento di Cazzola

Netanyahu vorrebbe l’occupazione totale della Striscia di Gaza, con i palestinesi confinati in aree isolate. Ma persino l’esercito ha espresso timori. Il corsivo di Battista Falconi.

Un’inchiesta giornalistica rivela che Israele ha sviluppato un sistema di sorveglianza che registra e archivia milioni di telefonate provenienti da palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, tutte archiviate su server cloud Microsoft Azure in Europa. Ma il gruppo americano spiega che…

Dopo Hitler, Netanyahu? L’incubo di palestinesi e israeliani. L’intervento di Salvatore Sechi, ordinario di Storia Contemporanea all’università di Bologna

Che cosa ha detto Sergio Mattarella durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale con la stampa parlamentare non solo su Gaza e Ucraina. La nota di Sacchi.

Ripartire da acqua e cibo e fine del conflitto a Gaza: lo richiede una parte significativa del mondo libero, a cui Israele appartiene. Il taccuino di Guiglia.

Qual è il senso della “tabula rasa” delle operazioni militari israeliane a Gaza? Il taccuino di Guiglia.

Quando finirà la guerra, che ne sarà di Gaza? Spunti e numeri per una riflessione. L’intervento di Giuliano Cazzola.

Referendum? La sinistra non ha solo perso. Ha perso e si è aggrappata all’unico collante disponibile: l’odio ideologico verso lo Stato ebraico e verso gli ebrei. Ma la promozione dell’odio non paga. Il corsivo di Carmen Dal Monte

L’affare politico di Conte in piazza e per le strade in nome di Gaza. I Graffi di Damato

L’intervento di Giordana Terracina.

Tra sangue e polemiche, tra rigurgiti antisemiti e violenze inconcepibili a Gaza la tregua necessaria appare complicata. Il taccuino di Guiglia.

Come si manipola Mattarella nelle priorità avvertite per le guerre in corso. I Graffi di Damato

Reazioni e commenti al discorso di Mattarella sul Medioriente. La nota di Sacchi

Che cosa si evince sul Pd dalle due piazze di Milano e Roma del 6 e 7 giugno. I Graffi di Damato

Indignati doppiopesisti di casa nostra: Gaza sì, Sudan no. Il Canto libero di Sacconi.

Dopo Genova, le opposizioni tornano subito a dividersi, con il piccolo centro di Renzi e Calenda che non ci sta a correre il rischio di mescolarsi in piazza con le bandiere di Hamas. La nota di Sacchi.

Piccole speranze di pace a Gaza e in Ucraina. Il taccuino di Guiglia.

Ucraina e Gaza erano in cima alle preoccupazioni di Papa Francesco. Il taccuino di Federico Guiglia

Armi, aborto, gay, Chiesa povera, pedofilia e non solo. Ecco i temi affrontati da Papa Francesco con frasi divenute celebri

A Gaza si tengono da giorni manifestazioni di massa anti Hamas ma i giornali italiani non ne danno tanto conto e se lo fanno… I Graffi di Damato

Non solo la sortita di Trump su Gaza… Il corsivo di Battista Falconi

Com’è nato l’accordo per la tregua fra Israele e Hamas, il ruolo degli Stati Uniti e degli Stati arabi, le prossime sfide. L’intervento di Giordana Terracina

Obiettivi, incognite e scenari dopo la tregua firmata tra Hamas e Israele su Gaza. Estratto da Appunti a cura di Stefano Feltri.

L’accesso all’acqua è da sempre terreno di scontro con Israele. La guerra in corso ha peggiorato la situazione, vengono colpite le infrastrutture e questa risorsa è diventata un’arma utilizzata contro i civili. La versione estesa dell’intervista all’Ambasciatrice della Palestina in Italia, Abeer Odeh, pubblicata sull’ultimo numero del quadrimestrale di StartMagazine 

La decisione della Turchia di chiudere completamente il proprio sistema doganale al commercio con Israele fino al raggiungimento di un cessate il fuoco permanente e alla garanzia di un flusso costante di aiuti umanitari verso Gaza indica un allineamento di Ankara con gli interessi palestinesi

Hamas stava “servendo il popolo”, come aveva sostenuto per decenni, oppure stava iniziando a “servire se stesso”? Questa è l’accusa che serpeggiava nei vicoli di Gaza. Riflessioni dopo la lettura di “Hamas. Dalla resistenza al regime” scritto da Paola Caridi. Il Bloc Notes di Michele Magno

Da quando è iniziata la guerra a Gaza, i Paesi a maggioranza musulmana preferiscono bere bibite locali rinnegando colossi a stelle e strisce come Coca-Cola e Pepsi in quanto simboli dell’America e, per estensione, di Israele. Ma quanto incidono i boicottaggi sull’economia aziendale? Fatti, numeri e commenti

Regna l’impossibilità d’intendersi tra Hamas, che nega il diritto all’esistenza stessa di Israele, e il governo israeliano, che ignora tutti gli appelli per fermare la reazione armata a Gaza. Il taccuino di Guiglia.

Il coraggioso lavoro di Stefania Battistini, Simone Traini e Ilario Piagnerelli, inviati della Rai. E i meriti e i demeriti del giornalismo su Russia, Ucraina, Israele e Hamas. L’approfondimento di Gregory Alegi

“Radio anch’io” di Giorgio Zanchini alle prese con i commenti ostili sulle guerre in Medio Oriente e Ucraina. La cosiddetta polarizzazione è serio un problema epistemologico e gnoseologico. L’opinione di Battista Falconi

Il Tribunale del Commercio di Parigi ha ordinato il reintegro delle aziende israeliane all’Eurosatory. Le 74 imprese provenienti da Israele che avevano prenotato spazi erano state bandite dall’expo di armamenti, per decisione del governo francese 

Chi c’era e cosa si è detto al seminario “Il presente e il futuro dell’artiglieria nei conflitti ad alta intensità” organizzato dallo Iai

La richiesta di mandato di arresto contro i leader di Israele è una forma di guerra ibrida. L’intervento di Francesco D’Arrigo, direttore dell’istituto di studi strategici Niccolò Machiavelli

La smilitarizzazione del territorio di Gaza è la condizione irrinunciabile per fermare il conflitto israelo-palestinese. L’intervento di Marco Mayer.

Gli Stati Uniti rappresentano da tempo il maggiore fornitore di armi di Israele, seguiti dalla Germania e dall’Italia. Tutti i dettagli

La Turchia sospenderà completamente il commercio da e verso Israele come ritorsione per la “tragedia umanitaria” in Palestina. Numeri e dichiarazioni.

Arte, guerra e pace nella 60esima Biennale di Venezia, che si terrà dal 20 aprile al 24 novembre. Il taccuino di Guiglia.

La mossa di Israele a Damasco. L’attacco dell’Iran. E gli scenari sul conflitto. Conversazione con Andrea Molle, professore associato di Scienze politiche e Relazioni internazionali presso la Chapman University di Orange (California)

La Turchia limiterà l’esportazione verso Israele di 54 prodotti finché il governo Netanyahu non proclamerà il cessate-il-fuoco a Gaza. I numeri del commercio bilaterale e la risposta di Tel Aviv.

In teoria la votazione sul cessate il fuoco a Gaza è vincolante, ma il mondo è pieno di “risoluzioni dell’Onu” disattese. Il taccuino di Guiglia

Come e perché la politica italiana ribolle.

Israele taglierà la spesa per il welfare, storicamente generosa, per quasi raddoppiare il sostegno economico alle forze armate impegnate nella guerra a Gaza. L’approfondimento dell’Economist.

Israele consentirà a un ospedale da campo degli Emirati Arabi Uniti nella Striscia di Gaza di utilizzare il servizio Internet satellitare Starlink di Elon Musk, ha annunciato ieri il ministro israeliano delle comunicazioni Shlomo Karhi.

Lunedì il tribunale d’appello dei Paesi Bassi ha ordinato al governo di bloccare tutte le esportazioni di componenti degli aerei da caccia F-35 verso Israele. Secondo gli analisti la sentenza ha un valore simbolico: difficilmente avrà un effetto immediato sulla campagna militare in corso a Gaza