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Startup Lady Gaga

Startup Lady Gaga fallisce, sperpera 19 milioni di dollari

Per la sua startup Lady Gaga ha raccolto ben 18,9 milioni di dollari, ma ha sperperato tutto e venduto le sue azioni Backplane, il social music di Lady Gaga, nato come piattaforma dedicata ai brand, in crisi: ha sperperato ben 18,9 milioni di dollari,  ha cessato la sua attività e la famosa cantante ha venduto…

Per la sua startup Lady Gaga ha raccolto ben 18,9 milioni di dollari, ma ha sperperato tutto e venduto le sue azioni
Backplane, il social music di Lady Gaga, nato come piattaforma dedicata ai brand, in crisi: ha sperperato ben 18,9 milioni di dollari,  ha cessato la sua attività e la famosa cantante ha venduto le sue azioni ad altri investitori, che cercheranno di farlo ripartire.

Per la sua startup Lady Gaga ha ottenuto investimenti importanti, inserendosi tra le top venture della Silicon Valley. Si trattava di un sito per i fan di Lady Gaga, dove si sperava di pubblicizzare i marchi legati alla cantante. Ma come racconta TechChrunch, le spese folli hanno portato la startup al fallimento (o quasi): “Uffici a San Diego e Palo Alto, i fondatori che giravano il mondo per tenere conferenze. Ma chi costruiva il prodotto?”, si domanda TechChrunch.

L’azienda non fa progressi e i soldi finiscono presto. E non solo. A peggiorare il tutto si mette l’incapacità di tenere insieme il team del primo Ceo, Troy Carter, lo stesso che ha reso Lady Gaga una delle celebrity più seguite dei social.

Steve Jobs

Startup Lady Gaga: il cambiamento

Troy Carter viene sostituito con Scott Harrison, che taglia le spese, chiude gli uffici di San Diego e Palo Alto e manda a casa una parte del personale. E ancora: Backplane ora è Place.xyz, una specie di Facebook, dove ognuno può creare un gruppo sulla propria passione e guadagnare, grazie a software per analizzare dati degli utenti e fare offerte ad hoc.

Come è nata Backplane

E’ stato Steve Jobs, il padre padrone di Apple, a contattare, per la nuova startup Lady Gaga. Anzi, contatta, con precisione, Troy Carter, il manager della cantante, proponendo di lanciare il suo primo social network. I due ci stanno e inizia il round per cercare finanziamenti. Era il 2011. A credere nel social dei brand è, niente poco di meno che, Zynga, Sequoia, Google Ventures, Founder Fund, SV Angel, Greylock e tanti altri. Ma a nulla (almeno per ora) sono valsi i grandi finanziamenti.

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