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Startup

Startup italiane alla ricerca di fortuna…a Tokyo

Nove startup italiane hanno presentato le loro creazioni al primo Italian Innovation Day, a ToKyo. Le idee sembrano essere piaciute agli investori e ai potenziali partner industriali nipponici Dall’Italia al Giappone: le startup innovative italiane puntano al mercato nipponico. Ben 9 imprese innovative sono state selezionate con la collaborazione di Innoventualy e Justa per presentare…

Nove startup italiane hanno presentato le loro creazioni al primo Italian Innovation Day, a ToKyo. Le idee sembrano essere piaciute agli investori e ai potenziali partner industriali nipponici

Dall’Italia al Giappone: le startup innovative italiane puntano al mercato nipponico. Ben 9 imprese innovative sono state selezionate con la collaborazione di Innoventualy e Justa per presentare il loro core business al primo Italian Innovation Day. L’appuntamento, organizzato dall’Ambasciata italiana a Tokyo nell’ambito delle celebrazioni dei 150 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, ha l’obiettivo di far incontrare imprenditori italiani con investitori (tra cui VCs e CVCs) e potenziali partner industriali nipponici.

L’evento è stato moderato da due esperti dello startup ecosystem dei due paesi: Emil Abirascid, direttore di Innov’azione e fondatore di Startupbusiness. e Annti Sonninen, CEO di “Slush Asia”. I feedback sembrerebbero incoraggianti: l’ambiasciata italiana è pronta a seguire le start up, e a sostenere il loro percorso di crescita in Giappone, mentre si pensa già ad un secondo Innovation Day.

Le idee e le startup che hanno partecipato all’Innovation Day

Dalla biotecnologia alle startup che intendono migliorare la vita nei centri urbani: tante le idee presentate ai potenziali finanziatori a Tokyo. Un’impresa innovativa proponeva di sfruttare anche il traffico delle città per creare energia, una ha presentato l’etilometro per smartphone e ancora un’altra ha mostrato come creare le proprie scarpe personalizzate con una sola app.

“E’ stato un incontro di altissimo livello, che ci ha permesso di farci conoscere su un mercato, quello Giapponese, particolarmente attento all’innovazione e alle giovani startup come le nostre”, spiega Andrea Pirisi, ingegnere di 34 anni che con il suo team ha dato vita a Lybra, dispositivo da interrare nell’asfalto per rallentare le auto e convertire l’energia sprigionata dal movimento in elettricità. “Sembra che l’idea piaccia – rivela Pirisi -, dopo la nostra presentazione all’Innovation Day siamo stati contattati dal Porto di Tokyo e, forse, questa volta ci siamo…”.

Al mercato nipponico sembra piacere anche l’idea della toscana Liquidweb, che ha realizzato Braincontrol, il primo dispositivo di comunicazione aumentativa e alternativa (AAC) controllato dalle onde cerebrali, che permette di comunicare a persone affette da patologie come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e la sclerosi multipla, inclusi i pazienti in stato di Locked-in, e di controllare mediante il “pensiero” (tecnicamente BCI, Brain-Computer Interface) tecnologie di assistenza come dispositivi domotici e carrozzine elettriche.  “Essere stati selezionati dall’Ambasciata italiana per l’Innovation Day – aggiunge – ci ha permesso di entrare in contatto con un mercato per noi potenzialmente molto interessante“, spiega Pasquale Fedele, ceo e fondatore di Liquidweb. “Il Giappone è il paese con il più alto tasso al mondo di pazienti con tracheostomia, quasi sempre presente nei casi di Locked-in, sindrome a cui il nostro Braincontrol AAC si rivolge oggi. Inoltre è notoriamente il paese della robotica, ambito sul quale abbiamo focalizzato i nostri progetti più ambiziosi, come BrainHuRo, il robot avatar controllato mediante BCI.”

All’evento ha partecipato anche Paolo Nespoli, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, ora in Giappone per un periodo di addestramento al centro tecnologico-scientifico di Tsukuba, dal momento che sarà responsabile del modulo giapponese presso la Stazione spaziale internazionale. “Mi e’ venuto spontaneo un paragone con il fatto di essere astronauta: anch’io come loro ho idee un po’ ‘fuori dal mondo’”, ha affermato Nespoli, ma “E’ bello avere sogni impossibili e poi darsi da fare perché’ questi sogni si realizzino. E ogni tanto avvengono. Mi e’ piaciuto constatare l’entusiasmo e l’interesse di questi ragazzi a portare avanti li loro progetti: arriveranno sicuramente lontano” .

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