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Startup Del Cibo

Startup del cibo, a Roma nasce acceleratore dedicato

A Roma nasce un acceleratore per le startup del cibo. Tra i patner anche LVenture Group e Cisco Far crescere le startup del cibo, aiutandole a trovare la loro strada nel mercato. È questo l’obiettivo di Startupbootcamp FoodTech, il nuovo acceleratore globale e indipendente, con sede Roma e una rete su cui contare di cui…

A Roma nasce un acceleratore per le startup del cibo. Tra i patner anche LVenture Group e Cisco

Far crescere le startup del cibo, aiutandole a trovare la loro strada nel mercato. È questo l’obiettivo di Startupbootcamp FoodTech, il nuovo acceleratore globale e indipendente, con sede Roma e una rete su cui contare di cui fanno parte (anche) Gambero Rosso, Monini, LVenture Group, M3 investimenti e Cisco.

Quanto vale il comparto del cibo…

L’acceleratore punta su un comparto importante per l’Italia. Basti pensare che il cibo rappresenta il 13% del PIL con un valore di 208 miliardi di euro: il settore arruola ben 3,3 milioni di persone e fa conoscere l’Italia nel mondo (abbiamo 269 prodotti Dop, Igp e Stg).

…e quanto quello del foodtech?

Le startup del cibo hanno attirato, nel 2015, investimenti per 5,7 miliardi di dollari, con una crescita del 152% rispetto al 2014. In questo 2016, però, a causa anche di una contrazione generale del mercato del venture capital, le imprese innovative del settore hanno subito una battuta d’arresto.

L’acceleratore Startupbootcamp FoodTech potrebbe sbloccare la situazione.

startup del cibo

Le startup del cibo

Deliveroo è la startup nata a Londra nel 2013, da un’idea di William Shu e fa Greg Orlowsky. e oggi presente anche in Italia che garantisce il servizio di food delivery di qualità.

Cortilia è il primo mercato agricolo online. Basterà un semplice click per avere in casa direttamente prodotti freschi, frutta e verdura di stagione. Tutti i prodotti sono acquistati direttamente dall’agricoltore e coltivati in modo sostenibile, dalle aziende agricole più vicine agli utenti.

Appetitoso è l’app che permette all’utente di scegliere il cibo che preferisce e dopo il ristorante da cui acquistarlo. Si parte dal piatto, insomma.

ScambiaCibo è  un piattaforma che propone agli utenti, appartenenti a qualche community, un baratto dei prodotti presenti nelle loro cucine e che non vengono utilizzato o stanno per scadere.

My foody, invece, collega negozianti e grossisti con ristoratori e consumatori, informando loro degli sconti per i prodotti in prossimità della scadenza o con difetti estetici nel packaging.

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