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Softbank Nvidia Arm

Tutti i progetti di SoftBank tra Uber, Ipo, Nomura e Swiss Re

Un’Ipo in cantiere con Nomura, la conquista del settore car sharing con Uber e le spalle assicurate con Swiss Re sono solo alcuni tra gli obiettivi di Masayoshi Son, fondatore e numero uno dell’azienda tlc giapponese SoftBank. L’articolo di Chiara Rossi per Start Magazine Lo sbarco nella borsa di Tokyo pare sempre più prossimo per…

Lo sbarco nella borsa di Tokyo pare sempre più prossimo per SoftBank, il colosso delle telecomunicazioni giapponese. Fino a un mese fa giravano mere voci di corridoio riguardo la possibilità di quotare la divisione di telefonia mobile Softbank Corp tanto che la società non si è sbilanciata precisando in una nota che “la quotazione di SoftBank Corp è una delle diverse opzioni strategiche sulla struttura del capitale, ma nessuna decisione è stata ufficialmente presa per andare avanti su questa strada”.

L’IPO PIÙ CONSISTENTE DEL SOL LEVANTE

Oggi questa strada sembra sia stata imboccata: Bloomberg riporta infatti che SoftBank Group sta collaborando con Nomura Holdings, gruppo finanziario conterraneo, per preparare un’offerta pubblica iniziale dal valore di più di 2 trilioni di yen (19 miliardi di dollari) guadagnandosi il titolo di maggiore Ipo giapponese degli ultimi vent’anni contendendosi il posto a quella registrata dall’operatore di tlc Ntt DoCoMo nel 1998. SoftBank starebbe considerando di commercializzare la maggior parte dell’offerta in Giappone e, sebbene non sia stato assegnato al momento nessun mandato ufficiale, Nomura sta consigliando la società su questioni come la strategia per la distribuzione delle azioni, la governance societaria e la documentazione necessaria per la quotazione.
Se il 2018 è iniziato da pochissimo, Masayoshi Son, ceo dell’azienda giapponese, ha già intavolato molte partite.

CAR SHARING TARGATO UBER E NON SOLO

Se a gennaio SoftBank è diventata l’azionista principale di Uber, la start up di car sharing della Silicon Valley, acquistando una partecipazione del 15%, a febbraio l’imprevedibile Masayoshi ha aggiunto un po’ di pepe alla relazione firmando un accordo con Didi Chuxing, competitor cinese della prima, per l’introduzione di servizi di noleggio taxi per concorrere direttamente con Uber in Giappone.

MR SON SI VUOLE ASSICURARE

Secondo il Financial Times nelle prossime settimane Masayoshi Son incontrerà Walter Kielholz, presidente di Swiss Re, per raggiungere un accordo che vedrebbe SoftBank diventare un azionista di ancoraggio nella compagnia svizzera di riassicurazione con una quota del 20-30% e ottenere più posti nel consiglio di amministrazione della società. Mister Son l’ha pensata bene: in questo modo rafforzerebbe la presenza della sua azienda nei servizi finanziari e influenzerebbe la gestione di Swiss Re del portafoglio da $ 161 miliardi.
Non è finita qui: un investimento di SoftBank in Swiss Re potrebbe alleggerire la pressione sul riassicuratore, conferendogli più clienti nel mondo dell’assicurazione primaria. SoftBank infatti ha una vasta gamma di società nel suo portafoglio, dalla società Arma con sede nel Regno Unito a partecipazioni in Uber e WeWork e tutte con esigenze assicurative. Due piccioni con una fava come converrebbe dire.

LA VISION DI MASA

Il Sole 24 Ore l’ha definito “un improbabile Warren Buffet giapponese”, eppure Masayoshi Son ha una “visione” chiara d’insieme: puntare tutto e il più possibile nell’innovazione tecnologica. Appena tre anni fa ha costituito uno dei maggiori fondi di investimento tecnologico mondiale, il Vision Fund, dal valore di quasi 100 miliardi di dollari. Grazie a Vision in pochi mesi ha investito la bellezza di 27,5 miliardi di dollari in 26 società. L’ultima è Wag Labs Inc., la startup che ha finalizzato un’app per smartphone che collega i dog walker ai proprietari dei cani che beneficerà di 300 milioni di dollari di investimento.

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