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Aixtron

Perchè la Germania blocca la vendita di Aixtron ai cinesi

Il Governo tedesco ha bloccato l’acquisizione di Aixtron da parte del fondo cinese Grand Chip Investment. Proviamo a capire il perchè Non ci sta la Germania a vedere un’altra azienda nazionale passare in mano cinese. Il Governo tedesco ha deciso di bloccare, almeno per il momento, l’acquisizione di Aixtron, da parte del fondo cinese Grand…

Il Governo tedesco ha bloccato l’acquisizione di Aixtron da parte del fondo cinese Grand Chip Investment. Proviamo a capire il perchè

Non ci sta la Germania a vedere un’altra azienda nazionale passare in mano cinese. Il Governo tedesco ha deciso di bloccare, almeno per il momento, l’acquisizione di Aixtron, da parte del fondo cinese Grand Chip Investment. Proviamo a capire meglio la situazione.

Chi è Aixtron

Aixtron è una società di origine tedesca che opera nel ramo dei semiconduttori organici. Nata nel 1983 e con sede a Herzogenrath, La società è specializzata nel sistema MOCVD (fusione nella fase di vapore di metalli organici), sia con prodotti a base di carbonio, che con materiali in silicio e nano fibre.

Le azioni della società sono quotate alla Borsa di Francoforte con ADR sul NASDAQ , ed è un costituente della TecDAX indice.

L’acquisizione da parte del fondo cinese Grand Chip Investment

AixtronL’acquisizione sembrava cosa fatta. I termini e i prezzi erano stati già concordati a maggio scorso e attribuivano alla società tedesca un valore di 670 milioni di euro. Anche il Governo aveva già dato un suo primo parere favorevole, ma ora sembrerebbe aver ritirato il “certificato di non obiezione”, riaprendo il caso e bloccando momentaneamente la procedura di acquisto.

La comunicazione ufficiale del Governo, diffusa da Aixtron solo nelle scorse ore, ha fatto crollare il titolo in borsa: la società ha perso a Francoforte oltre il 7%. Un duro colpo per l’azienda, il cui titolo era salito del 32% nei mesi scorsi, a seguito della notizia sulla cessione.

Perchè la Germania ha bloccato l’acquisizione?

L’operazione di acquisizione è stata bloccata perchè potrebbe “disturbare l’ordine pubblico”. Si tratta, in realtà, di una reazione alla crescente ondata di acquisizioni cinesi nel Paese. Non ultima è stata l’acquisizione, per 4,5 miliardi di euro, di Kuka, azienda tedesca produttrice di robot avanzati, da parte della cinese Midea. Anche in quel caso c’era stato un tentativo di fermare l’acquisizione, con il Governo che preferiva un acquirente tedesco o, almeno, europeo.

In base a quanto rivelato da Bloomberg il valore delle acquisizioni cinesi in Germania hanno superato gli 11 miliardi di euro nel solo 2016. Una cifra che testimonia l grande interesse da parte della Cina al Know How occidentale.
Sempre due aziende cinesi, la Sanan Optoelectronics e il fondo di private equity Go Scale, si contendono in questi giorni l’acquisizione di Osram, il produttore di lampadine, materiale elettrico e semiconduttori.

Germania alla ricerca di un aiuto da parte dell’Ue

Sos acquisizioni cinesi. Il problema, in Germania, è talmente sentito che il Governo, nella figura del ministro dell’Economia, Sigmar Gabriel, chiede aiuto anche all’Ue. “L’Unione Europea deve prendere una posizione chiara sulla Cina”, ha dichiarato Sigmar Gabriel, che vorrebbe che l’Ue si dotasse dei poteri di veto sull’acquisizione di quote superiori al 25% di imprese europee da parte di compratori di Paesi non-Ue.

Guenther Ottinger, commissario europeo all’economia digitale, sembrerebbe anche esser d’accordo.

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