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Bitcoin

Perchè il Bitcoin continua a perdere ancora valore

Crolla il Bitcoin, nuovamente. A pesare sono le decisioni della Corea del Sud   Il bitcoin continua ad essere sulle montagne russe. Sembrava essersi ripreso dal tonfo della settimana scorsa che lo aveva portato a 11.000 dollari, nella giornata di mercolesì viaggiava intorno ai 16.000 dollari, per poi cadere nuovamente sotto i 14.000, a 13.885.…

Crolla il Bitcoin, nuovamente. A pesare sono le decisioni della Corea del Sud

 

Il bitcoin continua ad essere sulle montagne russe. Sembrava essersi ripreso dal tonfo della settimana scorsa che lo aveva portato a 11.000 dollari, nella giornata di mercolesì viaggiava intorno ai 16.000 dollari, per poi cadere nuovamente sotto i 14.000, a 13.885. Nemmeno i futures hanno messo un freno alla volatilità della criptomoneta, che ricordiamo non è regolata da alcuna autorità centrale.

A far scendere il valore è  quanto accade in Sud Corea, dove il Governo intende fermare la speculazione provando a chiudere gli  exchange nel Paese. “La speculazione sulla criptovaluta è irrazionalmente surriscaldata. Il governo non può più consentire il perpetuarsi di questa situazione di abnorme speculazione” si legge nella nota dell’esecutivo cblockchainoreano. Ne risentono negativamente i titoli di gruppi legati a Bitcoin o alla sua tecnologia sottostante, blockchain. Pareteum lascia sul terreno il 23%, Digital Power Corp perde il 6%, LongFin segna un -7%, Overstock.com cede il 4%, On Track Innovation scivola dell’8% e Riot Blockchain di oltre l’8%.

Il governo di Seul avrebbe proposto delle norme che impedirebbero, tra le altre cose, la creazione di account anonimi a cominciare dal mese prossimo, imponendo anche la sospensione del trading (le piattaforme di trading in Corea rappresentano oramai un quinto delle transazioni mondiale nella criptovaluta). Il governo imporrà alle banche il divieto di offrire conti virtuali alle piattaforme dove si scambiano i bitcoin. 

Nonostante questi crolli, le quotazioni nel 2017 hanno registrato un aumento davvero importante, se si considera che a gennaio un bitcoin valeva intorno ai 1.000 dollari. Con l’entrata nel mondo della finanza tradizionale (il lancio dei futures) si avvicina la verità per il Bitcoin: o questa forte correzione dei prezzi fungerà da catalizzatore per espandere quello che, fino ad ora, è stato un coinvolgimento istituzionale piuttosto limitato in questo mercato o tutto si dissolverà in una bolla storica, di grandissime dimensioni.

 

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