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Vivendi

Mediaset e Vivendi verso la pace. In nome del business

Vivendi alla ricerca di un accordo con Mediaset, che passa attraverso Tim La pace tra Mediaset e Vivendi, accordi di acquisizioni a parte, sembra essere cosa fatta. E a darne dimostrazione è quello che emerso dal Cda di Telecom Italia, controllata de facto, con una quota del 23,9%, da Vivendi (anche se in corso c’è…

Vivendi alla ricerca di un accordo con Mediaset, che passa attraverso Tim

La pace tra Mediaset e Vivendi, accordi di acquisizioni a parte, sembra essere cosa fatta. E a darne dimostrazione è quello che emerso dal Cda di Telecom Italia, controllata de facto, con una quota del 23,9%, da Vivendi (anche se in corso c’è un golden power voluto dal Governo, che ha ritenuto la Tlc un’azienda strategica per il Paese).

Il consiglio di amministrazione di Telecom, nelle scorse ore, avrebbe dato il via libera a un nuovo (potenziale) accordo con Mediaset per l’acquisto di contenuti da proporre ai propri clienti delle rete fissa e mobile. Si pensa, ovviamente, a Timvision e al neonato TimShow, una selezione di contenuti multimediali che TIM fornisce ai propri clienti in modo del tutto gratuito.

Cosa Telecom vorrebbe da Mediaset? Serie TV, film e news, da trasmettere, appunto, su TimVision. Un accordo da 400 milioni i euro da investire in contenuti nell’arco di 5 o 6 anni.

mediasetE c’è di più. Il Consiglio di Amministrazione avrebbe dato anche il suo via libera a negoziare l’acquisto dei diritti di Premium sulle partite del girone di ritorno della Serie A, sulla partite rimanenti della Champions League, prima che – dal 2018/19 in poi – passino sotto il controllo di Sky, e su “altri eventi calcistici internazionali offerti da Premium”. Gli altri potrebbero essere gli eventi della Ligue 1 francese.

Tutte queste grandi novità, in realtà, ci dicono molto di più. Come già detto, a controllare Tim ci sarebbero i francesi di Vivendi, che sarebbero in causa con Mediaset (di cui possiedono il 28,8% del capitale, ma sono stati costretti a cedere buona parte dei diritti di voto) per il saltato accordo sull’acquisizione Premium. Due, dunque, sono le possibilità: o l’azienda d’Oltralpe cerca di ammorbidire la posizione del Biscione mettendo sul piatto 400 milioni di euro per i contenuti, o, in realtà, la pace tra Vivendi e Mediaset sarebbe già cosa fatta.

In effetti, già ad ottobre, si rincorrevano le voci di un nuovo possibile accordo tra le due.  Il capo del legale della media-company transalpina Frédéric Crépin (affiancato dall’avvocato Giuseppe Scassellati, partner dello studio Cleary Gottlieb), si raccontava, aveva incontrato per ben due volte il collega del Biscione Sergio Erede hanno avviato nuovi colloqui, ma tutto è ancora in fase iniziale. Difficile prevedere quello che sarà, soprattutto ora che il Governo ha puntato gli occhi su Vivendi e le sue mosse in Telecom, con il Golden Power.

Quel che certo è che a Vivendi, accordi con Mediaset a parte, la pace farebbe bene. I nuovi accordi Telecom – Mediaset (che non si sa ancora se accetterà la proposta di Tim) potrebbero ravvivare il mercato e portare qualche soldo di più in cassa.

La francese, infatti, secondo i conti dei primi nove mesi del gruppo francese presieduto da Vincent Bollorè, al 30 settembre registrava una minusvalenza teorica di 1,3 miliardi di euro sulla quota in Telecom Italia  e di 263 milioni sulla partecipazione in Mediaset.

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