skip to Main Content

Leonardo Oto Melara

Leonardo-Finmeccanica, che cosa prevede il piano su prepensionamenti e assunzioni

Novità in arrivo per i dipendenti di Leonardo, Lgs, Fata, Sema e Telespazio. E’ quello che si delinea per il gruppo ex Finmeccanica ora presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’ad, Alessandro Profumo, dopo l’accordo firmato tra la capogruppo e le organizzazioni dei lavoratori su prepensionamenti e assunzioni ricorrendo a quanto previsto dalla legge…

Novità in arrivo per i dipendenti di Leonardo, Lgs, Fata, Sema e Telespazio. E’ quello che si delinea per il gruppo ex Finmeccanica ora presieduto da Gianni De Gennaro e guidato dall’ad, Alessandro Profumo, dopo l’accordo firmato tra la capogruppo e le organizzazioni dei lavoratori su prepensionamenti e assunzioni ricorrendo a quanto previsto dalla legge Fornero. Così Leonardo segue quanto già realizzato in altre aziende con le confederazioni dei dipendenti. Ecco numeri, dettagli e approfondimenti partendo proprio da quanto deciso all’interno del colosso attivo nella difesa e nell’aerospazio.

I DETTAGLI

Coinvolgerà 1.100 persone l’accordo sui prepensionamenti raggiunto ieri tra i vertici di Leonardo e le segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm. Gli esodi su base volontaria (così come disposti dall’art. 4 della Legge Fornero con la cosiddetta «isopensione») sono programmati per il biennio 2018-19 e riguardano i soggetti che matureranno i requisiti nel’arco massimo dei 4 anni successivi al biennio di uscita.

I FONDI

Le risorse, secondo l’intesa, saranno successivamente integrate con nuove assunzioni. Analogo tavolo, fa sapere Leonardo, sarà aperto per estendere la misura ai dirigenti. Per la società di piazza Monte Grappa (29.100 addetti in Italia e 45.631 nel mondo) si tratta di «un importante passaggio – si legge in una nota del gruppo capeggiato da Profumo – nell’operazione di rafforzamento delle competenze aziendali finalizzata all’aumento della competitività e della redditività”.

LE TRE FINESTRE

Sono previste tre finestre di uscita: a novembre 2018, luglio e novembre 2019, con risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e sottoscrizione di un verbale di conciliazione. Previsto anche un incentivo sull’isopensione fino al raggiungimento dell’80% della retribuzione lorda mensile per il periodo di durata certificato dall’Inps, con minimo due mensilità per periodi di fruizione brevi. L’accordo, come detto, indica un piano di assunzioni e stabilizzazioni con un tasso di sostituzione 1:1 in relazione alle uscite. La sottoscrizione di accordi a livello di divisione (secondo indiscrezioni sindacali il piano riguarderà soprattutto gli addetti di Leonardo, Lgs, Fata, Sema e Telespazio, scrive il Sole 24 Ore) avverrà entro aprile, salvaguardando livelli occupazionali e sostenibilità industriale dei siti.

IL COMMENTO DI PROFUMO

L’accordo – ha spiegato l’amministratore delegato – è strategico per sostenere il processo di trasformazione tecnologica e di sviluppo sostenibile dell’azienda, un’importante tappa per la piena esecuzione del piano industriale 2018-22 attraverso il mantenimento delle competenze e l’inserimento di nuovi profili per andare incontro all’evoluzione del mercato». Leonardo prevede «di avviare, compatibilmente con le risorse economiche disponibili e in linea con le esigenze del business, un ciclo di assunzioni». 

I GIUDIZI DEI SINDACATI

Positivo il giudizio del sindacato, secondo cui «il risultato è stato raggiunto grazie a relazioni industriali avanzate. Il protocollo – spiegano Rosario Rappa e Alessandra Tibaldi per la Fiom – è lo strumento con cui si affronta il tema del ricambio professionale e generazionale dentro i processi connessi con Industria 4.0, utilizzando risorse aziendali e attenuando i guasti della Legge Fornero», precisando che «si prevede un processo di assunzioni delle professionalità mancanti, almeno equivalente alle uscite, al fine di salvaguardare le competenze necessarie all’azienda». Fiom, aggiunge che «pur condividendo gli obiettivi» del nuovo piano industriale «si riserva di dare un giudizio dopo l’illustrazione», attesa entro breve. Fim giudica «importante il percorso di cambio mix che sarà intrapreso», ma segnala alcune preoccupazioni, chiedendo di «chiarire la concretezza delle prospettive». Uilm in generale promuove lo strumento, che «va nella giusta direzione».
Nelle prossime settimane il protocollo sarà tradotto in pratica: previsti tavoli di confronto per definire i dettagli operativi, «in relazione alle esigenze aziendali e alla maturazione dei requisiti di accesso».

Back To Top