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Jack Ma Ant Group

L’economia cinese rallenta. E Alibaba è alla ricerca di nuovi mercati

La strategia di Alibaba, di espandere il proprio business negli Stati Uniti, promettendo a Trump 1 milione di nuovi posti di lavoro, riflette le difficolta dell’economia cinese Solo pochi giorni fa si è tenuto il tanto atteso faccia a faccia tra il presidente americano eletto, Donal Trump, e Jack Ma, il miliardario cinese più famoso…

La strategia di Alibaba, di espandere il proprio business negli Stati Uniti, promettendo a Trump 1 milione di nuovi posti di lavoro, riflette le difficolta dell’economia cinese

Solo pochi giorni fa si è tenuto il tanto atteso faccia a faccia tra il presidente americano eletto, Donal Trump, e Jack Ma, il miliardario cinese più famoso del mondo, fondatore di Alibaba, colosso dell’e-commerce. Una collaborazione Usa-Cina è possibile e doverosa, per la crescita delle due economie. L’unione delle forza, infatti, dovrebbe portare alla creazione di 1 milione di posti di lavoro negli Usa. Almeno secondo i piani dell’imprenditore orientale.

I prossimi mesi saranno cruciali e le prossime mosse di Alibaba Group Holding Ltd. potrebbero cambiare i rapporti futuri Usa-Cina. Spetterà a Michael Evans, presidente del gruppo e-commerce, portare a compimento i piani e gli annunci fatti da Jack Ma, ritenuti da alcuni analisti irrealistici e di difficile attuazione.

L’idea dell’imprenditore cinese è quella di collegare le piccole imprese americane con gli acquirenti on-line cinesi. Ma davvero l’idea di Ma rappresenta solo un ponte con l’America? No, ovviamente. Jack Ma è un imprenditore e il suo piano ha uno sopo ben preciso: raccogliere più denaro possibile, gonfiare le casse dell’azienda e risollevare le sorti di Alibaba.

Il gruppo di e-commerce ha la necessità, ora che l’economia cinese sta rallentando (il Pil 2016 dovrebbe essere +6,4%, secondo le stime Bloomberg, la crescita più bassa dal 1990), di trovare nuove fonti di reddito, nuovi mercati. L’espansione verso gli Stati Uniti e i nuovi posti di lavoro promessi rappresentano uno dei passi fondamentali verso l’obiettivo fissato dall’amministratore di Alibaba, che prevede di avere almeno la metà delle vendite provenire da Paesi che non siano la Cina, entro il 2025.

“Sappiamo bene cosa significhi collegare le piccole imprese ai consumatori – in questo caso, nuovi consumatori”, ha detto Evans. “Per i prossimi cinque anni, per noi è una priorità fare business negli Stati Uniti”.

Alibaba, abituato ad una crescita record, deve fare i conti in questi ultimi semestri con un’economia casalinga rallentata. Puntare al mercato Americano è solo una delle strategia di Jack Ma per riempire le casse del colosso di e-commerce. Nelle scorse settimane Alibaba ha acquistato un terzo della catena di supermercati Sanjiang Shopping Club Co e nei giorni scorsi ha preso il controllo  di Intime, gruppo cinese della grande distribuzione quotato alla Borsa di Hong Kong, con un’operazione del valore di 2,6 miliardi di dollari.

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