Il fenomeno della finanza tecnologica sta diventano sempre più pervasivo a livello globale, con ben 29 paesi rappresentati nel ranking ‘2017 Fintech100 – Leading Global Fintech Innovators’, frutto della collaborazione tra KPMG e H2 Ventures
La Cina continua a dominare la classifica Fintech100, con cinque aziende nella Top ten del 2017. Ma il fenomeno Fintech sta diventando sempre più pervasivo a livello globale, con ben 29 paesi rappresentati nel ranking, in crescita rispetto ai 22 del 2016. Per la prima volta nella classifica è presente anche una azienda italiana, Satispay, Fintech specializzata nel business dei pagamenti. È quanto emerge dalla ricerca ‘2017 Fintech100 – Leading Global Fintech Innovators’, frutto della collaborazione tra KPMG e H2 Ventures, che ha stilato la classifica delle 50 principali aziende Fintech attive in tutto il mondo e delle 50 ‘emergenti’, cioè aziende con idee di business dirompenti e potenzialmente rivoluzionarie. Nel complesso le 100 aziende presenti nell’elenco hanno raccolto in totale 5,5 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi e 28 miliardi complessivi di venture capital.
Accelera la disruption nei servizi finanziari
Quello che emerge con chiarezza dalla ricerca, è l’accelerazione della disruption nei servizi finanziari che sta di fatto delineando un nuovo scenario competitivo per il settore. Le aziende Fintech, osserva la ricerca, stanno guadagnando sempre maggiore spazio, conquistando quote di mercato e un interesse crescente da parte degli investitori. In questo scenario, il settore dei servizi finanziari sta diventando un ecosistema interconnesso, dove i principali istituti finanziari globali collaborano attivamente con le aziende innovatrici. I ‘disruptor’, cioè le Fintech che stanno cambiando radicalmente i paradigmi del settore, ponendosi in competizione diretta con gli istituti finanziari, continuano a dominare la classifica. D’altra parte le ‘enabler’, aziende che sviluppano soluzioni B2B e collaborano con gli istituti finanziari, rappresentano un elemento fondamentale per lo sviluppo del settore. L’attività delle Fintech si focalizza soprattutto nell’ambito del credito e dei pagamenti, mentre Data & Analytics e Artificial Intelligence costituiranno un elemento fondamentale per il successo delle Fintech, sottolinea il rapporto.
I cinesi guidano la classifica
Sono nove le società cinesi che fanno parte dei primi 100 leader mondiali Fintech Innovator, nell’elenco annuale compilato da KPMG e H2 Ventures, in aumento rispetto all’anno scorso quando erano otto. “La Cina continua a dominare il panorama Fintech – ha dichiarato il partner di H2 Ventures Ben Heap -. Queste aziende stanno continuando una tendenza che dura da diversi anni e che evidenzia la straordinaria crescita dell’industria Fintech in Cina”. Secondo il rapporto, la consociata Alibaba Ant Financial rimane l’azienda globale Fintech di maggior successo: si occuopa di gestire i pagamento di terze parti, tra cui la piattaforma di pagamento mobile Alipay. La compagnia cinese di assicurazione online ZhongAn – una joint venture tra Alibaba, Tencent e Ping An Insurance – è salita in seconda posizione. Terza è la società di prestiti Qufenqi: offre smartphone, laptop e altri dispositivi di elettronica di consumo a studenti e professionisti con piani mensili di pagamento. Ant Financial è tra i principali investitori della società. Tra le altre aziende spiccano otto società del Regno Unito, rispetto alle nove dello scorso anno e addirittura le 13 del 2015 con una delle aziende britanniche, la piattaforma di digital banking Atom Bank, che si piazza nella top 10. Per gli Usa 19 imprese figurano nell’elenco, contro le 22 del 2016. “È degno di nota il fatto che 19 paesi siano rappresentati tra i primi 50 – afferma il rapporto -. È chiaro che nessuna nazione o regione è proprietaria di innovazione Fintech, la tecnologia Fintech è un fenomeno globale”.
Le emergenti: c’è anche l’italiana Satispay
L’italiana Satispay si classifica tra le ‘Emerging 50’: è la prima volta che un’azienda italiana entra nella classifica delle principali Fintech a livello globale. Nell’area Emea continua comunque a dominare il Regno Unito: 26 aziende anglosassoni figurano nell’elenco delle 50 fintech ‘emergenti’, rispetto alle 10 aziende americane e alle 14 asiatiche.
I ‘disruptor’
Altra novità è rappresentata dal fatto che i ‘disruptor’ dominano la classifica mentre al centro dell’innovazione, secondo il rapporto, ci saranno le aziende del settore credito e pagamenti.