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Google si allea con Wal-Mart. E sfida Amazon

Wal-Mart e Google si alleano per provare a contrastare il dominio di Amazon nello shopping online

 

Wal-Mart si allea con Google. Il colosso Usa del commercio, in pericolo per l’innovazione portata da Amazon, sceglie di allearsi con il gigante tecnologico e promette che entro la fine di settembre i propri clienti potranno fare ordini semplicemente a voce, attraverso la piattaforma del motore di ricerca.

L’alleanza Google Wal-Mart

Obiettivo, non perdere clienti. E nemmeno farsi troppi nemici nell’era digitale, era in cui il business si allarga alla velocità della luce e una società nata per fare motori di ricerca potrebbe inaugurare un supermarket tutto tecnologico, facendo concorrenza ai vecchi colossi del settore. E magari superandoli.

wal-martE così Wal-Mart, storica catena dei centri commerciali d’America, ha scelto di allearsi con il campione per eccellenza del mondo virtuale, Google. I due uniscono le forze per per combattere il nemico comune: Amazon, gigante dell’e-commerce che negli ultimi mesi sta mettendo in ginocchio la concorrenza, inaugurando negozi fisici e acquistando catene di supermercati.

“A partire dalla fine di settembre centinaia di migliaia di prodotti del nostro catalogo potranno essere comprati con un semplice ordine vocale grazie a Google Home”, ha annunciato Marc Lore, il manager a cui Wal-Mart ha affidato la missione di fermare Amazon.

Inizialmente, gli utenti potranno comprare, via Assistant, solo i prodotti memorizzati in occasione di un primo acquisto. Poi, comprare sarà davvero semplice e veloce: basterà chiedere al cilindro magico di comprare un detersivo perché l’assistente scelga la marca desiderata nel formato desiderato. Ma non mancheranno anche consigli d’acquisto, in base al prezzo e al gusto personale.

Una sfida difficile

Non sarà facile per Wal-Mart recuperare terreno. La sfida posta a Marc Lore è davvero difficile e per capirlo basta guardare i numeri. In base ai dati di luglio,
Amazon controlla il 45% delle vendite Usa via e-commerce. Wal-Mart, invece, solo il 2%.

Se è vero che è difficile, è anche vero che non è impossibile. Wal-Mart, infatti, può scommettere sulle ambizioni e gli obiettivi di Google Express, un servizio che consente di acquistare, attraverso un semplice comando vocale, i prodotti dei magazzini all’ingrosso Costco wholesale o quelli delle farmacie Walgreen, ma anche della famosa catena di cibo bio Whole Foods,  acquistata da Amazon.

I piani di Amazon

Mentre Wal-Mart passa dal fisico all’on-line, Amazon compra catene fisiche e inaugura supermercati.

E’ in questo contesto che si inserisce, tra le altre cose, l’acquisto da parte di Amazon della catena di supermercati Whole Food, per 42 dollari in azione. L’accordo, in contanti, è valutato 13,7 miliardi di dollari.  Whole Food, però,continuerà a operare come marchio separato da Amazon.

26Amazon-superJumboNon solo. Qualche mese fa, Amazon ha inaugurato un primo store alimentare a Seattle. Si tratta di un negozio da mille metri quadri, dove gli acquirenti possono trovare tutti i tipi prodotti che sono soliti acquistare all’interno di supermercati tradizionali. Dagli snack, al latte e ai prodotti preconfezionati.

In Amazon Go, questo il nome del punto vendita, i clienti possono entrare, passare il proprio smartphone su un lettore, prendere tutto quello che desiderano ed uscire. Tutti gli acquisti vengono addebitati direttamente all’interno del proprio account su Amazon. Niente casse, niente fila. Un sogno, che tale (forse) resterà.

Lo store, infatti, dopo un primo periodo di prova con i soli dipendenti Amazon, sarebbe dovuto aprire al pubblico nei primi mesi del 2017. L‘apertura, però, non c’è stata. È stata rimandata a data da destinarsi, perchè il sistema, secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, presenta dei problemi tecnici nel monitoraggio di più di 20 persone nel negozio e di prodotti che non si trovano nel loro preciso scaffale, magari perché inizialmente presi e poi poggiati dove capita se il cliente ha deciso di non metterli più nel carrello della spesa. Per ora il sistema funziona bene solo con poche persone all’interno che si muovono lentamente.

I problemi tecnici, però, non fermano le ambizioni di Amazon ed è per questo che il colosso dell’e-commerce ha inaugurato, sempre a Seattle, due negozi di alimentari, dove però non è previsto che i clienti entrino. Ci spieghiamo: la spesa la si fa online, e in seguito si ritira nel parcheggio del negozio, dove un commesso la porta fino all’auto del cliente.

C’è un però. Al momento la possibilità di acquisto da questi supermercati è riservata agli abbonati al servizio Prime di Amazon, che possono comprare i prodotti alimentari online e indicare un orario approssimativo (una finestra di due ore) in cui verrà effettuato il ritiro. Una volta entrati nel parcheggio, un sensore leggerà la targa dell’auto e un commesso provvederà a recapitare le buste.

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