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Jp Morgan Fintech

Fintech, JP Morgan acquisisce WePay

JP Morgan si lancia nel Fintech e compra WePay. Insieme avranno un valore di mercato di quasi 29 miliardi di dollari, gestendone almeno 1.500 miliardi   Il gigante bancario statunitense J.P. Morgan ha siglato un accordo per l’acquisizione della compagnia di gestione dei pagamenti WePay, con l’obiettivo di riportarne la tecnologia ai 4 milioni di…

JP Morgan si lancia nel Fintech e compra WePay. Insieme avranno un valore di mercato di quasi 29 miliardi di dollari, gestendone almeno 1.500 miliardi

 

Il gigante bancario statunitense J.P. Morgan ha siglato un accordo per l’acquisizione della compagnia di gestione dei pagamenti WePay, con l’obiettivo di riportarne la tecnologia ai 4 milioni di piccole aziende sue clienti. WePay, ricordiamolo, comprende circa 200 impiegati e aiuta diversi marketplace online e siti di crowdfunding nella gestione dei pagamenti. Ad oggi, non è noto il valore dell’operazione ma secondo indiscrezioni pare essere  superiore ai 220 milioni di dollari di valore di mercato raggiunti da WePay con il fundraising del 2015.

 Il mercato della gestione dei pagamenti non monetari sta diventando sempre più affollato, regolato e competitivo (166 deal nel corso del 2017). E J.P. Morgan è a lavoro per un rapido e inevitabile processo di consolidamento nel settore, ocn l’obiettivo di allargare la sua utenza e iffrire ai suoi clienti soluzioni sempre più innovative.

wepayLe due compagnie, insieme, avranno un valore di mercato pari a quasi 29 miliardi di dollari e ne gestiranno almeno 1.500 miliardi, processando 40 miliardi di transazioni con oltre 300 metodi di pagamento in 146 paesi diversi e 126 valute. Un grande affare dunque per il colosso americano. 

Il settore del Fintech è in fermento. E l’operazione di JP Morgan ne è una conferma. Secondo le più recenti stime di Goldman Sachs, la tecnofinanza ha avviato una vera rivoluzione: le start-up di settore (tra cui quelle della gestione di pagamenti) potrebbero sottrarre alle tradizionali società finanziarie 4,7 miliardi di dollari di ricavi ogni anno. Anche le Banche iniziano a rendersi conto di tutto questo: già il 15% degli istituti ha preso sotto la propria ala protettrice una o più start-up fintech tramite programmi di incubazione, mentre un terzo ha in corso una partnership e il 22% punta al mercato di borsa per comprarne una. Grandi sono anche le alleanze.

Cvc e Blackstone si sono alleate a fine luglio per presentare un’offerta di acquisizione da 3,8 miliardi di dollari a Paysafe, assicurandosi anche una fetta di guadagno del gioco d’azzardo, che lo scorso anno ha contributo ai ricavi di Paysafe per 311 milioni di dollari. Sempre di recente, Nordic Capital ha venduto Bambora, società svedese che si occupa di servizi per pagamenti, alla società francese Igenico per il valore di 1,5 miliardi di euro.

Secondo l’ultima ricerca di McKinsey&company, entro il 2020 l’industria del settore genererà 2.200 miliardi di dollari di ricavi dai 1.800 miliardi del 2015, con una crescita del 5%, in calo rispetto alla precedente stima della società di consulenza strategica a +6%.

Giovanni Malaspina

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