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Roaming

Fine del roaming e Net Neutrality, cosa dobbiamo sapere

Il Parlamento UE ratifica l’abolizione delle tariffe di Roaming e sancisce il principio della Net Neutrality. Quello che cambierà.  Arriva la tanto attesa ratifica del Parlamento Europeo per l’abolizione delle tariffe di roaming. A partire da giugno del 2017 si potrà liberamente chiamare e ricevere chiamate senza costi aggiuntivi in ciascuno dei 28 paesi appartenenti…

Arriva la tanto attesa ratifica del Parlamento Europeo per l’abolizione delle tariffe di roaming. A partire da giugno del 2017 si potrà liberamente chiamare e ricevere chiamate senza costi aggiuntivi in ciascuno dei 28 paesi appartenenti all’Unione Europea. La totale soppressione dei costi aggiuntivi sarà anticipata da un primo taglio dei costi che sarà attivo a partire dall’aprile del 2016.

Cosa comporta la fine del Roaming?

Ricevendo l’approvazione in seconda lettura da parte due terzi del Parlamento Europeo, l’abolizione del roaming segna un passo storico nel settore delle telecomunicazioni. L’abolizione del roaming dal 2017 permetterà di effettuare chiamate da ogni parte dell’Unione mantenendo le invariate le tariffe siglate con gli operatori nei paesi di appartenenza.

Da dove potrò chiamare?

Da giugno 2017 sarà possibile chiamare e ricevere chiamate senza costi aggiuntivi in tutti i paesi membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. La fine del roaming verrà anche estesa a paesi non appartenenti alla UE come Islanda, Norvegia e Svizzera.

Prima riduzione delle tariffe nel 2016

La totale abolizione delle tariffe sarà anticipata da una riduzione dei costi che sarà attiva a partire dall’aprile del 2016. L’Unione Europea ha fissato delle soglie massime entro le quali le compagnie dovranno mantenersi: le soglie per le chiamate in uscita passeranno dagli attuali 0,20 euro a 0,05 euro; le soglie massime per gli SMS passeranno dagli attuali 0,06 a 0,02 euro; la soglia massima per traffico dati sarà invece di 0,05 euro a megabyte. Per quanto riguarda il tetto delle chiamate ricevute sarà deciso entro l’anno, si prevedono soglie più basse rispetto a quelle stabilite per le chiamate in entrata.

Net Neutrality riconosciuta come principio 

Il provvedimento approvato dal Parlamento Europeo ha coinvolto anche il tema della ‘Net Neutrality’. Rispettati restano i termini dell’accordo raggiunto a giugno. Gli operatori sono chiamati a trattare in modo equo tutto il traffico sul web, consentendo il rallentamento di alcuni servizi solo in casi limitati come cyber-attacco o congestione della rete. Saranno però consentiti accordi per i servizi specializzati che necessitano un livello determinato di qualità di connessione come servizi che riguardano auto connesse o sistemi e-healt, a patto che gli operatori garantiscano la qualità generale dei servizi di accesso a internet. Fanno parte degli accordi anche una revisione delle regole tlc nel 2016, che includerà una maggiore cooperazione nella gestione dello spettro.

Parlamento europeo

Critiche al provvedimento, la risposta del commissario Oettinger 

Il provvedimento è criticato da alcuni per la possibilità che offre ad alcuni di offrire servizi specializzati. Alle critiche è arrivata la puntuale risposta del Commissario Europeo per l’Economia e la Società Digitale Günther Oettinger:

«Introdurre troppe norme specialmente in un settore che si muove alla velocità della luce come Internet è ugualmente una limitazione della libertà. Senza innovazione e investimenti non raggiungeremo l’obiettivo di avere ciascun cittadino UE collegato a Internet ad alta velocità dovunque sia. Dobbiamo tenere presenti gli sviluppi nei settori medico, finanziario e dei trasporti che garantiranno prodotti più sicuri e migliori attraverso Internet. Credo fermamente che abbiamo raggiunto un approccio innovativo ed equilibrato, regole precise che assicurano un’Internet libera con la possibilità di sviluppare nuovi servizi».

 

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