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De Gennaro

Leonardo, Fincantieri, Salini e non solo. Ecco con chi Erdogan ha cenato a Roma

Fatti, nomi e numeri sulla cena tra il presidente turco e alcuni rappresentanti di gruppi italiani che operano in Turchia   Non solo l’incontro con Papa Francesco, Sergio Mattarella e Paolo Gentiloni per Erdogan a Roma. Ieri sera si è svolta una cena tra il presidente turco e alcuni rappresentanti di gruppi italiani che operano in…

 

Non solo l’incontro con Papa Francesco, Sergio Mattarella e Paolo Gentiloni per Erdogan a Roma. Ieri sera si è svolta una cena tra il presidente turco e alcuni rappresentanti di gruppi italiani che operano in Turchia (in totale sono circa 1.400 le imprese che operano nel Paese turco). D’altronde l’Italia è il terzo partner commerciale della nazione islamica con scambi saliti del 2% nei primi 11 mesi del 2017 a 17,9 miliardi e un surplus per il bilancio italiano di 2,4 miliardi.

LA CENA ORGANIZZATA DA ISPI

La parte conclusiva della visita del presidente Erdogan a Roma è stata riservata a un dinner d’affari nei saloni dell’Hote Excelsior in Via Veneto, con i rappresentati dell’impresa italiana, scrive il Corriere della Sera. La cena, rimarca il Sole 24 Ore, è stata organizzata dall’Agenzia per la promozione degli investimenti in Turchia, Ispi e Pirelli. A incontrare Erdogan in Via Veneto c’erano per due ore, oltre al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, Gianni De Gennaro presidente di Leonardo e Giuseppe Bono capo azienda di Fincantieri.

Non erano presenze casuali. Leonardo è in campo per una fornitura ad Ankara di nove aerei tattici da trasporto Cj 27- Spartan, valore 500 milioni. Partita delicata anche dal punto di vista geopolitico, visto che – notano gli addetti ai lavori – il concorrente principale in questo affare è il C295 dell’Airbus, ha scritto Repubblica. In ballo ci sono anche lavori nel campo dei sistemi di difesa aerei e la missilistica di lungo raggio, dove il consorzio italo-francese Eurosam ha firmato un accordo di esclusiva valido 18 mesi in vista di intese più ampie. “Voglio sviluppare ancora la cooperazione sul modello dell’accordo del 2007 con Agusta-Westland per gli elicotteri”, ha anticipato Erdogan.

OPERE TURCHE

Presenti alla cena con Erdogan anche Pietro Salini di Salini Impregilo e Paolo Astaldi dell’omonimo gruppo. Astaldi ha consegnato l’anno scorso il terzo ponte sul Bosforo: ora, tra i progetti, ha detto il presidente Paolo Astaldi, 400 chilometri di autostrada tra Gebze e Izmir e un grande polo ospedaliero ad Ankara. Opere realizzate, continua, con aziende turche: «Una collaborazione proficua che ci ha portato ad andare insieme anche su altri mercati». Astaldi è presente da 35 anni, Impregilo-Salini dagli anni 60 (ha realizzato il secondo ponte sul Bosforo): in Turchia – rileva il Sole 24 Ore – ha appena presentato offerte per il metrò leggero di Izmir e una rete ferroviaria tra Istanbul e Bulgaria, valore complessivo 850 milioni di euro. In corso di esecuzione c’è l’ospedale di Gaziantep, 600 milioni di euro, e l’impianto di trattamento delle acque di Atakoy, a Istanbul.

GRANDI OPERE

Diverse aziende italiane hanno ottenuto in passato robuste commesse nell’ambito del piano “Vision 2023”, il progetto di nuove infrastrutture da 400 miliardi lanciato da Ankara per festeggiare i cent’anni della Repubblica. Astaldi si è aggiudicata appalti per il terzo ponte sul Bosforo, per l’autostrada Istanbul- Smirne e per l’ospedale di Etlik: “L’Italia esporta in Turchia meccanica di precisione per 1,75 miliardi l’anno, cifra destinata a salire visto che il mercato cresce del 20% ogni 12 mesi – aggiunge Repubblica – Unicredit ha una quota importante nella Yapi Kredi, la sesta banca nazionale e farà la sua parte in un aumento di capitale da un miliardo appena lanciato”. Non a caso alla cena era presente Fabrizio Saccomanni, da poco entrato nel consiglio di amministrazione di Unicredit.

DOSSIER ENERGIA

Sul fronte energetico i rapporti sono più complessi. Il Tap unirà l’Italia alla Turchia portando gli idrocarburi del Mar Caspio fino al nostro paese. L’Eni tratta ogni anno 6,55 miliardi di gas che passa da Blue Stream. “Ma la relazione tra Ankara e il cane a sei zampe ha iniziato a scricchiolare negli ultimi tempi dopo le perforazioni nelle acque di Cipro dall’azienda italiana, in zone reclamate dalla Turchia”, ha sottolineato Repubblica. L’energia, comunque, è uno dei traini di sviluppo, sia per le rinnovabili, sia perché passeranno di fatto tra Turchia e Grecia le tratte del gas, ha aggiunto il Sole 24 Ore. “La Turchia per noi è importante per i flussi del Corridoio Sud, abbiamo previsto una missione entro marzo 2018”, dice il presidente Snam, Carlo Malacarne.

MICA NOCCIOLINE

Il comparto agroalimentare è rappresentato da Paolo Barilla e dall’ex ambasciatore Francesco Paolo Fulci, in veste di presidente di Ferrero, e da Paolo Barilla. La Turchia (in particolare la zona vicina al Mar Nero) produce il 70% delle nocciole mondiali e Alba – dopo il tentato golpe del 2016 – “ha cercato di ridurre la dipendenza da Ankara cercando nuove fornitori. Ha provato in Georgia e Abkhazia senza troppa fortuna”, scrive Repubblica.

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