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Diritto All'oblio

Diritto all’Oblio: Google respinge le richieste francesi

Diritto all’Oblio, Google non cancellerà i link da tutte le versioni del motore di ricerca. Il colosso americano rifiuta la richiesta del garante della privacy francese di ritirare la lettera di diffida per la cancellazione dei link da tutti i domini. Si chiude con un netto rifiuto il braccio di ferro tra Google e il…

Si chiude con un netto rifiuto il braccio di ferro tra Google e il Garante per la Privacy Francese sul diritto all’oblio. Il colosso della ricerca ha risposto con un “Je ne peux pas” alla richiesta del Cnil di cancellare i link da tutte le versioni del motore di ricerca, non solo quelle europee.

Sul Diritto all’Oblio Google si esprime in maniera chiara: la possibilità di vedere cancellati dai motori di ricerca i link a notizie ritenuti “inadeguati o non più pertinenti” è una legge destinata ai confini europei e non può applicata a tutto il mondo. In una nota della società l’ordine dell’autority francese viene giudicato “sproporzionato e non necessario”, in un Paese può essere illegale un contenuto considerato legale in altri Stati.

Peter Fleischer, Senior Privacy Counsel di Google, spiega il motivo della mancato rispetto dell’avvertimento del Cnil: «se l’approccio del Cnil fosse accolto come standard per la regolamentazione di internet, ci troveremmo in un meccanismo di corsa al ribasso: il paese più restrittivo detterebbe la misura della libertà di internet per tutti». Se le richieste del Cnil fossero state esaudite, il motore di ricerca avrebbe dovuto provvedere alla rimozione del link lesivo del Diritto all’Oblio non solo da google.fr e dagli altri domini europei, ma tutte le versioni esistenti al mondo.Per Big G è una “questione di principio” e nessun singolo paese “dovrebbe avere l’autorità di controllare a quali contenuti è possibile accedere in un altro Paese”.

Google

Reputazione online, agli italiani non interessa poi così tanto

Dall’Italia le domande inoltrate a Montain View si fermano sotto la soglia di 20 mila, relativi a 66.227 URL. Un dato che -non stupisce- dimostra che gli italiani non sono poi tanto preoccupati della propria reputazione online. Quando si tratta di Diritto all’Oblio al centro dei pensieri degli italiani resta Facebook . Delle richieste inoltrate dall’Italia Google ne ha respinte il 72,5%. Per un confronto i francesi hanno avanzato oltre 50mila richieste e 174mila link coinvolti, di cui il 48% è stato cancellato. I tedeschi hanno inoltrato 43 mila richieste su 164 mila link e sono stati accontentati nel 48,9% dei casi; gli inglesi 32mila richieste su 126mila link, ottenendo risposta positiva nel 37,6% dei casi. Dal momento del riconoscimento di un anno da da parte Corte di Giustizia Europea del Diritto all’Oblio , il colosso della ricerca ha esaminato oltre 250 mila richieste.

 

 

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