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Brexit, nel Regno Unito aumentano i prezzi delle app

Dagli Stati Uniti le prime mosse per stabilire una parità tra dollaro e sterlina, deprezzata dopo la Brexit. Apple aumenta il costo delle applicazioni Mentre si discute di possibili accordi di libero scambio tra Ue e Londra, c’è chi passa ai fatti e fa pesare al Regno Unito le conseguenze della Brexit. Parliamo di Apple, che…

Dagli Stati Uniti le prime mosse per stabilire una parità tra dollaro e sterlina, deprezzata dopo la Brexit. Apple aumenta il costo delle applicazioni

Mentre si discute di possibili accordi di libero scambio tra Ue e Londra, c’è chi passa ai fatti e fa pesare al Regno Unito le conseguenze della Brexit. Parliamo di Apple, che si appresta ad aumentare di quasi il 25% i prezzi delle applicazioni per iPhone, iPad e computer Mac, dal momento che l’uscita dall’Ue ha causato il deprezzamento della sterlina. I nuovi listini, annunciati in una email inviata agli sviluppatori di applicazioni, stabiliscono una parità tra dollaro e sterlina, proprio come avviene tra dollaro ed euro.

Dunque, una app che in Usa costa 99 centesimi sarà venduta a 99 penny nel Regno Unito, rispetto ai 79 penny attuali. E così, app che costano 7,99 sterline, come ad esempio il videogame Super Mario Run di Nintendo, saranno in vendita a 9,99 sterline, cifra equivalente ai 9,99 dollari praticati in Usa e ai 9,99 euro dell’eurozona.

Aumenteranno, come è facile immaginare, anche i prezzi dell’iTunes Store, il negozio Apple di musica e contenuti audiovisivi, e per l’iBook Store, il negozio di libri.

Brexit senza mezze misure

BrexitNon ci sono mezze misure per la “hard Brexit” scelta da Theresa May, che intende togliere la Gran Bretagna non solo dalle faccende politiche Ue, ma anche dal mercato interno del Vecchio Continente. Lo ha annunciato lo stesso Primo Ministro dal palco di Lancaster House: i colloqui Ue-Londra non si risolveranno con un compromesso, ma con una chiusura netta verso quello che rappresenta il passato.

Quello che vuole Londra è “un accordo di libero scambio basato sulla piena reciprocità con i partner Ue. Accordo per l’accesso al mercato Ue che non potrà essere adesione al mercato interno”, spiega Theresa May. Restare ancorati al mercato Ue e alle sue leggi “significherebbe non lasciare l’Unione europea”.

Dunque, la soluzione proposta dalla Premier May prevede l’uscita di Londra da tutte le istituzioni, con il ritorno della sovranità britannica sulle corti europee.

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