Il ritiro di Ryanair sembra spianare la strada a Lufthansa ed EasyJet, che però vogliono solo alcuni asset di Alitalia
Sette le offerte d’acquisto per Alitalia arrivate presso lo studio notarile associato Atlante Cerasi di Roma. Le numerose manifestazioni di interesse arrivate non appena la compagnia aerea è stata commissariata e messa sul mercato sono decisamente diminuite: a ritirarsi dai giochi anche Ryanair, in queste settimane impegnata a far fronte ad una crisi importante, con voli cancellati e piloti che abbandonano il posto di lavoro per offerte migliori.
Spetterà ora ai commissari straordinari i Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari di Alitalia analizzare a fobndo le offerte e verificare che le proposte siano conformi al bando.
Lufthansa ed EasyJet tra le favorite
L’uscita di scena d
EasyJet vorrebbe, come ha spiegato la compagnia, “alcuni asset di una Alitalia ristrutturata, in linea con la strategia esistente. Data la natura del processo, il contenuto dell’espressione di interesse è soggetta a clausola di confidenzialità”. Dunque, l’offerta prevede uno spezzatino, anche se i commissari preferirebbero la vendita di un lotto Unico.
A voler comprare Alitalia ci sarebbe anche il fondo di private equity americano Cerberus. Attenzione, però, il fondo è extracomunitario (fuori dai confini europei) e non può aggiudicarsi la maggioranza della compagnia. In corsa, ci sarebbero anche alcune società di gestione aeroportuale: Airport Handling e Alisud, secondo indiscrezioni.
Al via ai negoziati
La scelta dell’acquirente non sarà immediata. I commissari avvieranno, infatti, un periodo di negoziati per migliorare le offerte, ma difficilmente riusciranno a contrattare la vendita unitaria. E ancora: nella trattativa che sembrerà la più conveniente, i commissari avranno anche il compito di contrattare (e possibilmente confermare) il mantenimento degli attuali livelli occupazionali e delle attività aziendali (11.5000 dipendenti).
La decisione finale, comunque, spetterà al ministro dello sviluppo economico.
Altri 300 milioni dal Governo

Alitalia in ripresa?
Se è vero che i problemi ci sono e sono tanti, è anche vero che il potenziale c’è. E che, negli ultimi mesi, ad Alitalia non sembra andare proprio così male.
“Da quando la nuova crisi di Alitalia è scoppiata, la compagnia ha avuto una performance piuttosto modesta, come confermato dal fatto che i suoi aeroporti principali di Roma Fiumicino e Milano Linate hanno riportato una crescita negativa del traffico nei primi 8 mesi del 2017 (rispettivamente -0,3% e -0,9%), rispetto ad un trend nazionale di +6,7%”, hanno affermato gli analisti di Mediobanca Securities, in un report.





