Dal Big Beautiful Bill, la legge fiscale voluta dal presidente degli Stati Uniti Trump, previsto 1 miliardo di dollari per il programma spaziale militare X-37B della U.S. Space Force.
Ma che cos’è l’X-37B? Nello specifico è Top secret. “Da dieci anni è una specie di rockstar dei sistemi militari spaziali. Tutti lo hanno visto decollare e planare al ritorno su pista come un aereo, ma nessuno sa con certezza cosa faccia” spiegava Repubblica in occasione della sesta missione nel 2020. E sempre nel 2020 il generale della Space Force Chance Saltzman, capo delle operazioni spaziali, aveva suggerito che l’X-37B potrebbe essere vicino alla sua missione finale, secondo quanto riportato dalla rivista aerospaziale Air & Space Forces.
Da allora sono passati 5 anni e lo scorso 7 marzo l’X-37B, noto anche come programma Orbital Test Vehicle (OTV), ha completato la sua settima missione, atterrando alla base aerea di Vandenberg in California, dopo 434 giorni in orbita.
Per quanto riguarda come verrà speso quel miliardo di dollari e quando partirà il prossimo X-37B, la testata Space.com ha contattato prima il costruttore, Boeing che ha invitato a contattare la Us Air Force per un commento sul programma e sul budget dell’X-37.
“Il programma X-37B della USSF supporta la riduzione del rischio tecnologico, la sperimentazione e lo sviluppo di concetti operativi per futuri veicoli spaziali riutilizzabili”, ha risposto a Space.com il colonnello dell’USAF Lori Astroth, vicedirettore per gli Affari Pubblici per lo Spazio presso l’Ufficio Affari Pubblici del Segretario dell’Aeronautica Militare al Pentagono.
Il programma X-37B “serve come piattaforma di test spaziale flessibile per condurre vari esperimenti che possono essere trasportati nello spazio e riportati sulla Terra”, ha aggiunto il colonnello Astroth. “Ulteriori informazioni sui costi e sul budget dell’X-37B non sono disponibili.”
Tutti i dettagli.
COSA SI SA DELL’X-37B, LO SPAZIOPLANO DELLA SPACE FORCE COSTRUITO DA BOEING
Lo spazioplano X-37B costruito dalla Boeing, grande all’incirca quanto un piccolo autobus e somigliante a una navetta spaziale in miniatura, è costruito per distribuire vari carichi utili e condurre esperimenti tecnologici in voli orbitali di lunga durata.
Lanciato per la prima volta nell’aprile 2010, lo spazioplano ha accumulato un totale di 4 208,7 giorni, ovvero circa 11 anni e mezzo nello Spazio. Simile a un piccolo space Shuttle, l’X-37B, nato alla fine degli anni ’90, è progettato per rimanere a lungo nello Spazio e rientrare sulla Terra in volo planato per essere riconfigurato e riutilizzato.
A differenza dello Space Shuttle, l’X-37B dispiega un pannello solare una volta in orbita, permettendogli di rimanere attivo per lunghi periodi, spiega il Telegraph.
Ha effettuato sette missioni: le prime cinque delle quali portate in orbita dai razzi Atlas V della United Launch Alliance, una joint venture di Boeing e Lockheed Martin, e le ultime due, a bordo di un razzo Falcon 9 fornito da SpaceX.
LA SETTIMA MISSIONE COMPLETATA LO SCORSO MARZO
Come già detto, l’X-37B ha completato la sua settima missione, atterrando alla base aerea di Vandenberg in California il 7 marzo, dopo 434 giorni in orbita.
“Durante la sua permanenza in orbita, la Missione 7 ha raggiunto una serie di obiettivi di test e sperimentazione volti a dimostrare la robusta capacità di manovra dell’X-37B, contribuendo al contempo a caratterizzare il dominio spaziale attraverso la sperimentazione di esperimenti tecnologici di consapevolezza del dominio spaziale”, si legge nella dichiarazione rilasciata dal Segretario per gli Affari Pubblici dell’Aeronautica Militare.
Si tratta del settimana lancio per la navetta sperimentale americana non pilotata ma il secondo che avviene sotto il controllo della US Space Force, fondata proprio dal presidente americano Donald Trump durante il suo primo mandato, il 20 dicembre 2019, per assolvere a compiti militari inerenti la materia aerospaziale.