Trump accetta di inviare armi all’Ucraina tramite la Nato (pagate dai paesi europei).
Durante un bilaterale alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato un accordo coordinato con la Nato per vendere armamenti e sistemi di difesa – tra cui gli agognati Patriot – ai Paesi dell’alleanza, i quali li acquisteranno per poi consegnarli all’Ucraina, impegnata a difendersi dall’aggressione russa.
Rutte ha confermato che gli Stati Uniti hanno deciso di “fornire massicciamente all’Ucraina ciò di cui ha bisogno tramite la Nato” e che gli europei si faranno carico del costo.
Dunque gli alleati della Nato finanzieranno l’acquisto di sistemi di difesa missilistica Patriot e di altre armi per l’Ucraina.
Si tratta della sua mossa più significativa finora per sostenere Kyiv in una guerra con la Russia che spera da tempo di porre fine, commenta Politico.
Gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina decine di miliardi di dollari in armi e altri aiuti dal febbraio 2022, quando la Russia ha lanciato un’invasione su vasta scala del Paese. Tuttavia, con l’amministrazione Trump il sostegno a Kyiv ha subito degli arresti. La scorsa settimana, la Casa Bianca aveva confermato di aver deciso di sospendere alcune spedizioni all’Ucraina.
Dopo mesi di segnali contrastanti sulla guerra, il presidente Donald Trump sembra intenzionato a riprendere il supporto militare all’Ucraina, utilizzando fondi europei, a causa della sua delusione nei confronti di Vladimir Putin, osserva il Washington Post.
Se Trump riprenderà a sostenere Kyiv, allo stesso tempo ha precisato che gli Stati Uniti “non pagheranno nulla” per la potenziale fornitura delle nuove batterie di Patriot. Il piano prevede l’acquisto di armi americane da parte delle nazioni europee e il loro successivo trasferimento in Ucraina.
Tutti i dettagli.
L’ANNUNCIO DI TRUMP
“Abbiamo concluso un accordo oggi in base al quale invieremo loro armi e loro le pagheranno”, ha dichiarato il numero uno della Casa Bianca sottolineando che la Nato avrebbe coordinato i trasferimenti di armi. “Loro sono fortemente convinti e lo siamo anche noi. Ma siamo qui per ottenere un sacco di soldi e non vogliamo più farlo”.
Trump ha fatto l’annuncio durante un incontro nello Studio Ovale con il Segretario Generale della Nato Mark Rutte, che ha definito la decisione del presidente “davvero importante” e un’ulteriore prova che l’Europa sta “facendo un passo avanti”.
IL COMMENTO DI ZELENSKY
Immediata la reazione del leader ucraino. “Mark mi ha informato dell’incontro di oggi a Washington con il Presidente Trump e dei dettagli della cooperazione tra Europa e Stati Uniti per proseguire e rafforzare il sostegno all’Ucraina. Apprezziamo la disponibilità a fornire ulteriori Patriot, e Stati Uniti, Germania e Norvegia stanno già collaborando in tal senso” ha comunicato Volodymyr Zelenskyy in un post su X. “Saranno inoltre fornite altre armi per proteggere la vita del nostro popolo e respingere gli attacchi russi. È importante aumentare la pressione sulla Russia per il bene della pace e per salvare vite umane. Grazie, Mark!” ha concluso il presidente ucraino.
LE GIRAVOLTE DEL PRESIDENTE USA
Un sospiro di sollievo per Zelensky dopo che l’amministrazione Trump ha mostrato un atteggiamento ondivago riguardo alla fornitura di armi all’Ucraina.
Negli ultimi mesi, il Pentagono ha interrotto per tre volte l’invio di aiuti militari già approvati, salvo poi vedere ciascun blocco annullato dalla Casa Bianca. L’interruzione più recente è avvenuta all’inizio di questo mese quando il Pentagono ha bloccato le spedizioni di sistemi di difesa aerea Patriot statunitensi e di altre armi di precisione all’Ucraina a seguito del timore che le scorte statunitensi si stessero esaurendo, provocando l’allarme a Kyiv.
Gli Stati Uniti vogliono mettere a disposizione dell’Ucraina molte più armi, ma desiderano anche altri finanziamenti non statunitensi, secondo un alto funzionario della Nato, citato da Bloomberg. La Nato svolgerebbe il ruolo di coordinatore, mentre i singoli Stati membri effettuerebbero gli acquisti, ha affermato la fonte.
IL VERTICE NATO
Come ricorda Politico, al vertice Nato del mese scorso a l’Aja, i funzionari hanno concentrato gran parte della loro attenzione sulla ricerca di maggiori difese aeree per l’Ucraina. Non solo, i leader ucraini hanno proposto un piano per far sì che l’Europa paghi per le armi americane che potrebbero essere destinate a Kyiv. L’annuncio di lunedì sembra essere il primo tentativo di attuazione di tale piano.
Inoltre, i 32 Paesi dell’Alleanza Atlantica hanno approvato l’impegno ad aumentare le spese militari a fino al 5% del Pil entro il 2035. Possono includere questi aiuti all’Ucraina come parte di tale totale, il che potrebbe contribuire ad alleviare tale onere interno.
PATRIOT E NON SOLO
Infine, né Rutte né Trump hanno fornito dettagli sugli armamenti che saranno inviati a Kiev, ma Rutte ha affermato che l’accordo include “missili e munizioni”.
Quel che è certo è che forniture militari che gli Stati Uniti venderanno ai Paesi dell’alleanza includono diversi armamenti e i sistemi di difesa missilistica Patriot, i primi dei quali, ha aggiunto Trump, saranno spediti “nei prossimi giorni”.
Secondo quanto riferito dal New York Times, la Germania avrebbe offerto di acquistare due sistemi Patriot da consegnare a Kiev. Anche la Norvegia avrebbe offerto di acquistare un sistema Patriot.
“Non ho ancora concordato sul numero, ma ne avranno alcuni”, aveva dichiarato Trump già domenica. “Gli faremo avere i Patriot, di cui hanno disperatamente bisogno”.
CHE PAGHERANNO GLI EUROPEI
Prodotto negli Stati Uniti e tipicamente utilizzato per intercettare aerei, missili da crociera e missili balistici a corto raggio, al Patriot è stato anche attribuito il merito di aver abbattuto i missili ipersonici russi Kh-47M2 Kinzhal durante la guerra in Ucraina.
Il sistema costa circa 4 milioni di dollari per missile e i lanciatori costano circa 10 milioni di dollari ciascuno, sostengono gli analisti. Per il Centro per gli studi strategici e internazionali (Csis) ogni batteria costerebbe circa 1,1 miliardi di dollari: 400 milioni per il sistema, 690 milioni per i missili.
Saranno prodotti dall’industria della difesa statunitense e finanziate dai paesi europei, ha insistito Trump. Secondo la Cnn, vendendo armi alle nazioni europee, anziché trasferirle direttamente all’Ucraina, Trump spera di proteggersi dalle critiche politiche secondo cui starebbe ritrattando la promessa elettorale di ridurre il ruolo degli Stati Uniti nella guerra russo-ucraina.
IL RUOLO DELL’ALLEANZA ATLANTICA
Nelle ultime due settimane, funzionari negli Stati Uniti e in Europa hanno lavorato sui dettagli del funzionamento del piano, riferisce ancora la Cnn. La Nato non invia direttamente armi in Ucraina, ma funge piuttosto da centro di smistamento, coordinando le consegne dai singoli paesi. Il meccanismo per il trasferimento delle armi potrebbe prevedere che le nazioni europee trasferiscano armi già acquistate dagli Stati Uniti e le sostituiscano con nuove. Oppure potrebbero acquistare nuove armi statunitensi da trasferire immediatamente in Ucraina.
GLI ALLEATI NATO CHE FINANZIERANNO L’OPERAZIONE
Ripreso da Eunews, il segretario generale della Nato Rutte ha confermato che un numero significativo di alleati, tra cui Germania, Finlandia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Paesi Bassi e Canada, è disposto a coprire i costi dell’accordo.