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SpaceX, ecco come Starship accelera verso la Luna

Si è concluso con successo l’undicesimo test di volo di Starship, il sistema di lancio più grande mai costruito. SpaceX sta accelerano lo sviluppo del razzo in vista dell’allunaggio della Nasa previsto nel 2027. Tutti i dettagli

Successo per l’undicesimo test di volo di Starship, il razzo più potente al mondo, sviluppato da SpaceX per i viaggi verso la Luna e – un giorno – Marte.

Il 13 ottobre l’azienda aerospaziale di Elon Musk ha lanciato Starship dal Texas poco dopo le 18:25 ora locale (23:25 GMT). Dopo il decollo da Starbase, il booster Super Heavy si è separato da Starship ed è ammarato nel Golfo del Messico, mentre la navetta Starship ha raggiunto i 200 chilometri di quota, rilasciato otto satelliti Starlink e completato con successo la discesa nell’Oceano Indiano poco più di un’ora dopo il lancio.

Si è trattato dell’ultimo volo prima dei collaudi di un nuovo prototipo dotato di aggiornamenti per le missioni sulla Luna e Marte. Il lancio odierno è infatti l’ultimo della versione 2 del sistema di lancio completamente riutilizzabile, alto quasi 121 metri, come un grattacielo di quaranta piani.

Entro la fine dell’anno è previsto il debutto della versione 3, che raggiungerà i 124 metri di altezza e sarà dotata di nuovi motori Raptor. La versione 4, prevista per il 2027, dovrebbe invece arrivare a 142 metri. Il prototipo aggiornato “è davvero il veicolo che potrebbe portare gli esseri umani sulla Luna e su Marte”, ha dichiarato la presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell, in una conferenza a Parigi il mese scorso.

Musk ha annunciato che una missione di rifornimento con due Starship è prevista per il 2026, un traguardo che l’anno scorso la Nasa stimava di raggiungere già nel 2025. Si tratta di uno dei passaggi fondamentali in vista dell’allunaggio umano del 2027.

Tutti i dettagli.

SUCCESSO PER L’UNDICESIMO TEST

SpaceX ha raggiunto i suoi obiettivi principali, tra cui il dispiegamento di satelliti simulati e la riaccensione di un motore nello spazio. L’undicesimo test puntava infatti a validare la piena riutilizzabilità del razzo, riducendo i costi e aumentando la frequenza dei lanci, con l’obiettivo di rendere il trasporto spaziale sostenibile e affidabile come un mezzo commerciale.

Dopo il successo del decimo volo di prova di fine agosto, SpaceX puntava con questa missione a tre obiettivi principali: raccogliere dati per il booster Super Heavy di nuova generazione, testare ulteriormente lo scudo termico della Starship e sperimentare le manovre che simuleranno l’avvicinamento finale dello stadio superiore per un futuro ritorno controllato al sito di lancio. Tutti e tre gli obiettivi sono stati raggiunti.

TESTATA UNA NUOVA CONFIGURAZIONE DEI MOTORI RAPTOR

Il booster utilizzato per il test, già impiegato in precedenza, ha volato con 24 motori Raptor collaudati. La missione doveva testare una configurazione inedita di accensione dei motori durante la fase di atterraggio del booster Super Heavy, progettata per la prossima generazione del veicolo.

La fase iniziale della discesa del razzo è avvenuta con 13 motori Raptor centrali, per poi passare a cinque motori nella fase di deviazione finale, anziché tre. SpaceX ha così raggiunto l’obiettivo di verificare una nuova configurazione dei motori per la fase di atterraggio, sviluppata in vista della prossima generazione di Super Heavy.

LE RICADUTE PER LA RICERCA SCIENTIFICA

“Starship è un incredibile acceleratore per la scienza”: con questa dichiarazione Elon Musk aveva anticipato l’importanza del nuovo test di volo IFT-11, avvenuto nella notte tra oggi e domani. Il lancio di questa notte potrà aprire una nuova fase per la ricerca scientifica e medica.

Lo spazio infatti è da sempre fondamentale per la ricerca in campo medico in particolare per le cure oncologiche, ma non solo. In assenza di gravità, per esempio, le cellule staminali crescono formando strutture tridimensionali più uniformi, facilitando lo sviluppo di terapie rigenerative e studi su patologie come l’osteoporosi. Nella ricerca oncologica, la microgravità consente di coltivare cristalli proteici di alta qualità, fondamentali per creare farmaci capaci di colpire le cellule staminali tumorali e ridurre le recidive. Oggi questi esperimenti sono limitati dagli spazi ridotti e dai costi della Stazione Spaziale Internazionale.

Con Starship operativo, sarà possibile trasportare grandi carichi scientifici ed equipaggi umani con maggiore frequenza e sostenibilità, rendendo più accessibili i test e accelerando i progressi della ricerca biomedica.

CORSA ALLO SVILUPPO, IN VISTA DI ARTEMIS 3

Tuttavia, come sottolinea la Cnn, Starship è ancora nelle fasi iniziali di un lungo e laborioso processo di sviluppo. Finora, alcune parti del veicolo hanno subito gravi guasti durante sei dei suoi 10 voli di prova. Il megarazzo deve ancora raggiungere diversi traguardi chiave nei test. Tra questi, capire come rabboccare il carburante di Starship mentre è parcheggiato in orbita attorno alla Terra. Un tale passo è necessario date le dimensioni e il design del veicolo, ma non è mai stato tentato prima con nessun veicolo spaziale.

A complicare ulteriormente l’incertezza, secondo la Cnn, c’è il fatto che nessuno sa esattamente quanti serbatoi pieni di carburante SpaceX dovrà lanciare per fornire a Starship abbastanza carburante per la missione Artemis 3, il primo allunaggio con equipaggio tramite un versione modificata di Starship, pianificata dalla Nasa per la metà del 2027.

Il capo ad interim della Nasa, Sean Duffy, ha dichiarato su X che la missione è stata “un altro passo importante verso l’atterraggio degli americani sul polo sud della Luna”.

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