Al via il nuovo polo produttivo della propulsione elettrica Made in Italy.
Ieri Sitael – azienda del gruppo pugliese Angel Investments (la holding guidata da Vito Pertosa) – ha inaugurato a Pisa la sua nuova Smart Space Factory 4.0, centro tecnologico per la produzione di sistemi di propulsione elettrica destinati a satelliti di nuova generazione.
L’inaugurazione completa quella dello scorso 31 marzo 2025, quando è stato aperto a Mola di Bari il primo grande hub nazionale della Space Factory 4.0 realizzata con il contributo e il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi): una struttura di oltre 1.000 mq di camera pulita, dotata di un centro di integrazione di satelliti ed un hub di test ambientali e funzionali per satelliti completi.
Lo stabilimento di Mola di Bari di Sitael è una delle quattro Space Factory co-finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) grazie ai fondi del Pnrr, per creare una rete di fabbriche per la produzione di satelliti di nuova generazione. Due anni fa proprio Sitael, insieme a Cesi, Thales Alenia Space Italia, Argotec e Cira si aggiudicarono i contratti per la realizzazione della Space Factory del Pnrr “un asset strategico per il nostro Paese nell’ambito dei processi realizzativi per piccoli satelliti, rafforzando e potenziando le competenze della filiera industriale nazionale del settore in forte crescita” secondo l’Asi.
La Smart Space Factory pisana è l'”unica installazione di questo tipo in Italia, che si aggiunge al più grande simulatore spaziale d’Europa”, indica la nota della società aerospaziale guidata da Chiara Pertosa.
Tutti i dettagli.
IL SITO PISANO
Il progetto – 300 mq interamente attrezzati in camera pulita, con linee di assemblaggio e sistemi di test avanzati per la produzione in serie di motori elettrici – è parte del Partenariato Pubblico Privato “Space Factory 4.0” con l’Asi, realizzato con i fondi del Pnrr.
Il sito, realizzato nello stabilimento completamente rinnovato, vanta anche la presenza del più grande Simulatore Spaziale d’Europa, infrastruttura fondamentale per verificare le prestazioni dei sistemi di propulsione in ambienti spaziali simulati.
Ora la struttura ospita una camera pulita ISO-8, con cinque camere termo-vuoto, una tavola vibrante per riprodurre le vibrazioni del lancio spaziale, oltre a postazioni per il montaggio e la verifica di motori elettrici a effetto Hall e dei sistemi fluidici che li alimentano, con una capacità produttiva di decine di motori all’anno.
LA STRATEGIA DI SITAEL
“Con la nuova Smart Factory dei motori elettrici compiamo un passo decisivo nel rafforzamento della nostra capacità industriale nel settore spazio” ha commentato Chiara Pertosa, ceo di Sitael.
“Non basta realizzare un paio di prototipi. Con la costellazione Iride abbiamo realizzato la prima produzione di serie” prosegue Pertosa spiegando che “La propulsione elettrica è una competenza distintiva di Sitael nel panorama italiano, e in Europa la nostra credibilità è cresciuta moltissimo grazie alla validazione in orbita del motore elettrico MicroHETSat, il cui elemento chiave -il catodo – è stato acceso ad oggi più di 3500 volte. La fabbrica dei motori è un sogno che si realizza, perché non è stato facile arrivare fino a qui: produrre in serie tecnologia con un complesso ciclo di produzione e test, in ambiente controllato non è banale. Non è per tutti. Ed è solo il primo passo. Possiamo aumentare la produzione facilmente replicando il modello di space factory.”
ENTRO LA FINE DELL’ANNO IL LANCIO DI PLATINO
Inoltre, l’azienda pugliese è impegnata nel programma Platino che porterà alla messa in orbita alla fine del 2025 di satellite di nuova generazione “all-electric” e multifunzione.
Platino è la prima piattaforma satellitare dell’Asi a propulsione elettrica, progettata per missioni di vario tipo, tra cui Osservazione della Terra e Telecomunicazioni.
La realizzazione del programma Platino, finanziato dall’Asi e dal governo Italiano con un investimento di oltre 100 milioni di euro, è stata affidata a Sitael, che insieme a Thales Alenia Space, Leonardo e Space Engineering (controllata di Airbus) è risultata vincitrice della procedura competitiva promossa dall’Asi nel 2017. Il programma Platino è una costellazione innovativa di satelliti made in Italy sviluppati da un raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Sitael. Inizialmente il lancio del primo satellite PLT 1 era previsto nella seconda metà del 2020, posticipato poi nel 2021, si attendeva il 2023. Il programma dunque ha scontato dei ritardi.
Il lancio dei primi due satelliti riguarderà, a partire dalla fine del 2025 i satelliti Platino-1 (equipaggiato con un innovativo radar ad apertura sintetica –SAR) e successivamente Platino-2 (equipaggiato con un sensore della Nasa JPL chiamato Maia per lo studio dell’inquinamento atmosferico).
GLI ALTRI PROGETTI
Infine, tra gli altri programmi in corso presso Sitael troviamo Platino per Iride. L’azienda pugliese sta realizzando per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) i cinque satelliti più grandi e più potenti della costellazione di osservazione della Terra Iride, equipaggiati ciascuno con un sensore Iperspettrale per il monitoraggio ambientale, l’agricoltura di precisione e lo studio degli effetti del cambiamento climatico. I satelliti Iride saranno pronti nel 2026, secondo la tabella di marcia fornita dall’azienda.
Dopodiché è Sitael è a lavoro su Platino per EAGLE-1: l’azienda sta realizzando per la società lussemburghese Ses un avveniristico satellite per comunicazioni quantistiche ultrasicure, nell’ambito del programma Esa Scylight, precursore di un servizio di trasmissione dati via laser basato sulla tecnologia QKD.
Per ultimo, l’azienda aerospaziale sta lavorando a unità elettroniche per missioni bandiera come la memoria di massa di Space Rider, il laboratorio robotico automatizzato dell’Esa e la unità elettronica per la missione iperspettrale di Osservazione della Terra Chime della costellazione Copernicus della Commissione Europea.