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Parigi e Berlino insieme per Odin’s Eye, il sistema di allerta missilistica spaziale

Francia e Germania firmano l’accordo di attuazione per Odin's Eye, sistema di allerta precoce satellitare progettato per migliorare la capacità dell'Europa di rilevare i lanci di missili.Tutti i dettagli

Nella mitologia norrena, Odino sacrificò un occhio al pozzo di Mímir per ottenere la saggezza suprema. All’“occhio di Odino”, la capacità di “vedere tutto”, si ispira il sistema di allerta precoce missilistica satellitare Odin’s Eye.

Mercoledì Germania e Francia hanno firmato un accordo di attuazione per un sistema di allerta precoce satellitare chiamato Odin’s Eye, che mira a migliorare significativamente la capacità dell’Europa di rilevare i lanci di missili, riporta Reuters.

“Resta fondamentale per la nostra difesa comune poter rilevare e contrastare le minacce il più rapidamente possibile”, ha dichiarato il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius durante una cerimonia di firma con la sua nuova controparte francese Catherine Vautrin a margine di una riunione della Nato a Bruxelles.

Negli ultimi anni, l’Ue si è mossa per rafforzare le proprie capacità di sorveglianza spaziale. “Dallo spazio, puntiamo a individuare i missili nemici nel momento in cui vengono lanciati. Solo allora potremo intercettarli in tempo” ha evidenziato Pistoris.

Tutti i dettagli.

COME PROCEDE LA COLLABORAZIONE TRA FRANCIA E GERMANIA IN DIFESA

Il 15 ottobre i ministri Pistorius e Vautrin hanno firmato una Lettera d’Intenti sull’iniziativa Jewel, che mira a sviluppare una capacità europea congiunta di allerta precoce contro le armi a lungo raggio. Inoltre, i due ministri hanno firmato un accordo attuativo per Odin’s Eye. Il suo obiettivo è rilevare missili nemici fin dal momento del lancio, e farlo dallo spazio. Entrambi i progetti rafforzano il pilastro europeo all’interno della Nato, scrive in un post su X la rappresentanza tedesca presso la Nato.

Lo scorso agosto Parigi e Berlino avevano annunciato infatti Jewel, nuova iniziativa franco-tedesca – aperta ad altri paesi europei – per sviluppare un sistema europeo di allerta precoce: “Sistema di allerta precoce missilistico spaziale basato sul progetto Odin’s Eye e su una rete di radar terrestri”.

Dunque, “Il ministro della Difesa Boris Pistorius e la sua omologa francese Catherine Vautrin stanno ulteriormente portando avanti la cooperazione in materia di difesa – : per individuare e contrastare le minacce il più presto possibile, stiamo sviluppando capacità chiave, sia a terra che nello spazio”, prosegue la nota.

Anche se non menziona le difficoltà riscontrate dalla cooperazione franco-tedesca nel campo della difesa che ha faticato a concretizzarsi sui due grandi progetti Fcas e Mgcs, lanciati entrambi nel 2017.

COS’È ODIN’S EYE

Tornando a Odin’s Eye, che ha appena ricevuto il contratto di attuazione, si tratta di un progetto di sorveglianza spaziale e di allerta precoce,  avviato nell’ambito del Programma europeo di sviluppo del settore industriale della difesa (European Defence Industrial Development Programme – EDIDP), con un finanziamento di 7,5 milioni di euro.

L’iniziativa punta a sviluppare tecnologie di rilevamento satellitare (space-based missile early warning, SBMEW) per l’individuazione di missili balistici e ipersonici, contribuendo così alle capacità europee di difesa missilistica e di space situational awareness (SSA).

Avviato alla fine del 2021 con una durata di 24 mesi, il progetto è condotto da un consorzio di 27 partner coordinato dall’azienda tedesca OHB System AG, e coinvolge 12 Stati membri: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia e Spagna.

L’iniziativa ha trovato continuità con Odin’s Eye II, selezionato nell’ambito del bando Edf (Fondo europeo per la difesa) 2022, che amplia le attività di ricerca e progettazione tecnologica. Questa seconda fase, della durata di 36 mesi e dal valore di 95,5 milioni di euro, riunisce 38 entità europee impegnate nello sviluppo del sistema di allerta precoce spaziale, secondo una scheda informativa pubblicata sul sito web dell’Ue.

L’OBIETTIVO

Sempre la scheda informativa dell’Ue, spiega che il sistema target si occupa di allerta tempestiva, intelligence tecnica, sistemi di difesa missilistica contro minacce balistiche, ipersoniche e anti-satellite (ASAT), nonché del controllo della proliferazione. Il progetto sfrutterà e consoliderà gli sforzi collaborativi di enti degli Stati membri dell’Ue nello sviluppo di una capacità SBMEW comune per rispondere alle minacce alla sicurezza attuali e future. Secondo la scheda informativa del finanziamento e una dichiarazione di OHB, il progetto mira specificamente a rilevare e tracciare armi balistiche, ipersoniche e anti-satellite.

Secondo OHB, Odin’s Eye fungerà da pilastro del progetto europeo Twister a guida francese. Twister punta a tracciare le minacce spaziali “attraverso una combinazione di capacità avanzate per l’allerta precoce spaziale e intercettori endoatmosferici”, secondo la descrizione ufficiale del progetto.

NON SOLO OHB, ANCHE AIRBUS SPACE AND DEFENCE E LEONARDO TRA LE AZIENDE A LAVORO

A coordinare lo sviluppo di un’architettura per Odin’s Eye è l’azienda spaziale tedesca Ohb. Anche diverse filiali dell’azienda fanno parte del consorzio: Ohb Hellas, con sede in Grecia, e Digital Connect, con sede a Magonza, in Germania, sono responsabili del segmento di terra, dell’analisi dei dati e dell’elaborazione a bordo, ricordava l’anno scorso Defense News.

La coalizione di aziende provenienti da tutto il Vecchio Continente include anche diversi giganti dell’industria della difesa europea, tra cui Airbus, Arianespace, Thales, Rheinmetall, Hensoldt, Mbda e l’italiana Leonardo.

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