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f-35

Lockheed Martin, braccio di ferro tra Usa e Svizzera sul costo degli F-35

Obiezioni da parte del governo di Berna sui costi aggiuntivi richiesti da Washington per l'acquisto di 36 caccia F-35. Tutti i dettagli

Berna pronta a rivedere la commessa americana per gli F-35, il caccia di quinta generazione prodotto da Lockheed Martin.

Nel settembre 2020, la Svizzera ha approvato a stretta maggioranza, tramite referendum, un budget da 6,5 ​​miliardi di dollari per sostituire gli F/A-18 a fine vita entro il 2030, ricorda La Tribune. L’anno successivo l’F-35A Joint Strike Fighter di Lockheed Martin ha vinto la gara svizzera per la produzione dei caccia, battendo i concorrenti Eurofighter, Rafale di Dassault e F/A-18 Super Hornet Boeing. Le consegne dell’F-35 sono previste a partire dal 2027.

Una notizia che ha interessato anche il nostro paese visto che l’Italia ha deciso di far produrre almeno 24 dei complessivi 36 caccia F-35A a Cameri, presso lo stabilimento del gruppo Leonardo Velivoli.

Tuttavia, da subito l’acquisizione degli F-35A ha sollevato preoccupazioni sui costi, sia iniziali che di manutenzione, con alcuni che stimano una spesa complessiva di diversi miliardi di franchi svizzeri.

La scelta ha generato dibattito e critiche, sia per il costo che per le possibili implicazioni geopolitiche. Alcuni sostengono che l’F-35A sia un aereo troppo costoso e che la Svizzera avrebbe potuto optare per alternative più economiche o europee. Tanto che una commissione parlamentare ha aperto un’indagine sui termini dell’accordo.

IL FARO DEL PARLAMENTO SUL PREZZO DELLA COMMESSA

Il 30 giugno 2025, la Commissione della gestione del Nazionale ha annunciato l’avvio di un’inchiesta sulle condizioni finanziarie relative all’acquisizione da parte della Confederazione di 36 caccia F-35A nell’ambito del programma Air2030. Questa decisione arriva dopo i rapporti relativi allo sforamento di bilancio di oltre 1,3 miliardi di franchi svizzeri, le lacune di capacità individuate nei lotti consegnati e la significativa riduzione degli impegni industriali americani.

IL COSTO PER BERNA

Come precisa il quotidiano francese, nel 2022 la Svizzera si era impegnata ad acquistare 36 caccia F-35 dalla società americana Lockheed Martin per un importo complessivo di 6,035 miliardi di franchi svizzeri. Un prezzo annunciato come fisso.

In un comunicato stampa che annunciava la decisione, il Consiglio federale svizzero aveva dichiarato che l’F-35 prometteva le massime prestazioni al prezzo più basso, con la proposta di Lockheed che si attestava a 2,16 miliardi di dollari in meno rispetto al suo concorrente più vicino, in una previsione trentennale. Sempre il Consiglio federale aveva sottolineato la capacità di sopravvivenza e la situational awareness del jet da combattimento americano come punti di forza ritenuti vantaggiosi per la missione di polizia aerea delle Forze aeree svizzere.

“In termini di efficacia, l’F-35A ha ottenuto il risultato migliore perché include sistemi completamente nuovi, estremamente potenti e completamente interconnessi per la protezione e il monitoraggio dello spazio aereo”, aveva dichiarato il Consiglio federale.

Ma il 25 giugno il governo svizzero ha rivelato che gli Stati Uniti chiedevano ora una cifra compresa tra 650 milioni e 1,3 miliardi di dollari in più, citando “l’inflazione e l’aumento dei costi delle materie prime”.

LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA

“Se il prezzo fosse più alto, prenderemmo in considerazione diverse opzioni, come l’acquisto di un minor numero di aerei”, ha affermato il ministro della Difesa Martin Pfister in una recente intervista a Le Matin Dimanche.

Pertanto, si stanno valutando anche altre strade: la rinegoziazione delle controparti industriali – note come “offset” – o risparmi interni al programma. Ma il Pfister assicura, le discussioni sui costi aggiuntivi “sarebbero state le stesse in caso di acquisto di un aereo da combattimento europeo. Inoltre, molti Paesi europei dispongono dello stesso tipo di aereo da combattimento” , ha dichiarato Pfister. “È importante per la difesa del nostro spazio aereo che la Svizzera sia integrata in questo sistema”.

In una seconda intervista alla NZZ am Sonntag il ministro svizzero ha ribadito che “l’F-35 è tecnologicamente superiore agli altri aerei da combattimento e che la Svizzera è tenuta a rispettare il contratto con gli americani”.

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