SpaceX resta in testa: il primo test del razzo riutilizzabile cinese Zhuque-3 si conclude con un fallimento. Il razzo cinese Zhuque-3, sviluppato da LandSpace, si è infatti schiantato dopo il lancio a causa di una “combustione anomala” che ha impedito un atterraggio morbido sul sito di recupero. Il razzo non è riuscito a completare un atterraggio controllato dopo il lancio iniziale, ha riportato l’agenzia di stampa statale Xinhua.
Zhuque-3 è alto 66 metri e può trasportare fino a 18 satelliti per lancio, secondo i media statali, riporta Bloomberg. LandSpace spera che Zhuque-3 possa essere la risposta cinese al Falcon 9 di SpaceX.
Tuttavia, il volo inaugurale di Zhuque-3 pone LandSpace davanti a rivali nazionali come iSpace, Galactic Energy e Deep Blue Aerospace, che stanno lavorando su sistemi più piccoli o meno maturi. E segna la prima volta che un’azienda cinese si avvicina a un veicolo riutilizzabile di classe Falcon 9, sottolinea Reuters.
Tutti i dettagli.
COM’È ANDATO IL LANCIO INAUGURALE DEL RAZZO ZHUQUE-3 DELLA CINESE LANDSPACE
Lo Zhuque-3 è decollato mercoledì dal sito di lancio Dongfeng Commercial Aerospace Innovation Test Zone, nella Cina nord-occidentale, secondo Xinhua.
Dopo aver raggiunto con successo l’orbita, per il booster “Si è verificato un evento di combustione anomala durante il processo, impedendo un atterraggio morbido sulla piattaforma di recupero”, ha affermato Xinhua. “Il test di recupero è fallito e la causa specifica è ancora oggetto di ulteriori analisi e indagini”.
LandSpace ha dichiarato in una nota che utilizzerà i dati raccolti durante il volo per ottimizzare il recupero del razzo. “Con l’accelerazione del dispiegamento di costellazioni in orbita bassa, Zhuque-3 continuerà a… progredire dalle dimostrazioni di recupero al riutilizzo di routine e verso una cadenza operativa in stile aereo, contribuendo agli obiettivi di potenza spaziale della Cina”, ha affermato LandSpace.
L’azienda cinese ha aggiunto che, una volta maturo, Zhuque-3 può essere riutilizzato almeno 20 volte e trasportare un carico utile di più satelliti del peso di 18 tonnellate.
RECUPERARE TERRENO CON SPACEX
Ormai un decennio fa, dall’altro lato del Pacifico Elon Musk con la sua SpaceX apriva la strada alla riutilizzabilità dei razzi commerciali con il cavallo di battaglia Falcon 9, che dal 2017 ha permesso all’azienda aerospaziale di conquistare un quasi monopolio nei lanci di razzi pesanti. È iniziata infatti una vera e proprio rivoluzione per il settore dell’accesso allo spazio, fino a quel momento basato principalmente su booster monouso che vengono gettati nell’oceano o rimangono nello spazio dopo la missione.
Oltre che in Cina e negli Stati Uniti, anche in Europa e in India le aziende stanno sviluppando razzi riutilizzabili, ma restano indietro rispetto ai centinaia di lanci di SpaceX e alla sua capacità produttiva, che la mantengono leader nel mercato globale dei lanci di medio e grande carico.
Il core stage riutilizzabile del Falcon 9 ha permesso a SpaceX di iniziare a lanciare i suoi satelliti Starlink nel 2019 molto più velocemente dei suoi rivali, diventando il più grande operatore al mondo l’anno successivo e rivoluzionando il settore globale delle comunicazioni satellitari, ricorda Reuters.
LA SFIDA DELLA RIUTILIZZABILITÀ DEI RAZZI
Il fallito tentativo di atterraggio di Zhuque-3 evidenzia la difficoltà di sviluppare un razzo che possa essere recuperato e riutilizzato dopo il lancio in orbita.
Come evidenzia ancora Reuters, i razzi riutilizzabili richiedono manovre complesse e ad alta energia e, finora, solo SpaceX le ha eseguite regolarmente. Dopo la separazione degli stadi, il booster deve virare nello spazio, accendere i motori per rallentare, sopravvivere a una caduta supersonica nell’aria calda e poi riavviare i motori pochi secondi prima di raggiungere l’acqua o una piattaforma di atterraggio. L’accensione dei motori deve essere sincronizzata con una precisione di millesimi di secondo dal software di bordo che corregge costantemente la traiettoria del razzo. Piccoli errori nell’angolazione del razzo o nella fasatura dei motori possono far girare il razzo fuori controllo, mancare il punto di atterraggio o bruciarsi durante la discesa.
Ad oggi solo un’altra azienda possiede un booster riutilizzabile: l’americana Blue Origin, sostenuta da Jeff Bezos, che proprio un mese ha centrato il primo atterraggio del suo mega razzo New Glenn.
LA CORSA DEL RIVALE CINESE DEL FALCON 9
Ad ottobre, proprio Elon Musk ha lodato il design del razzo cinese Zhuque-3, scrivendo su X che potrebbe persino superare il Falcon 9, ricorda sempre Reuters. Tuttavia, il divario resta ampio e non ci sono garanzie che LandSpace riuscirà a colmarlo.
Il successo del volo potrebbe aprire la strada all’azienda commerciale cinese per iniziare a lanciare lotti di satelliti per i progetti di megacostellazione cinesi, fornendo al contempo dati ed esperienza preziosi per futuri tentativi di recupero, osserva Spacenews. Se il primo razzo orbitale riutilizzabile cinese dovesse entrare con successo sul mercato, Pechino potrebbe accelerare la propria crescita nello spazio, aumentando la frequenza dei lanci e riducendo i costi, mentre punta a sviluppare grandi costellazioni satellitari per competere con Starlink di SpaceX.



