Il presidente francese Emmanuel Macron invoca un robusto aumento della spesa per la difesa al grido di: “La libertà non è mai stata così minacciata” dal 1945 e “gli ultimi anni sono stati segnati dal ritorno dell’impensabile”.
Domenica 13 luglio 2025, vigilia della festa nazionale, il Presidente della Repubblica ha visitato l’Hôtel de Brienne, sede del Ministero delle Forze armate. L’inquilino dell’Eliseo si è rivolto così alle massime autorità della Difesa francese e alle truppe che sfileranno oggi 14 luglio illustrando i piani di spesa in un ampio discorso.
“Per essere liberi in questo mondo, dobbiamo essere temuti”, ha dichiarato il leader francese, chiedendo un aumento sostanziale della spesa per la difesa francese nei prossimi due anni citando minacce imminenti, in particolare la Russia. Nello specifico, Macron punta per la Francia a un aumento di 3,5 miliardi di euro nella spesa per la difesa nel 2026 e di altri 3 miliardi di euro nel 2027.
Dunque il Ministero delle Forze Armate potrà spendere 10 miliardi di euro in più nel periodo 2026-2027 rispetto alla traiettoria dell’attuale legge di programmazione militare (LPM), che sarà aggiornata. In totale, per tutta la durata del LPM, potrebbe beneficiare di circa 30 miliardi di euro aggiuntivi, sintetizza La Tribune.
L’annunciato aumento della spesa militare dovrà comunque passare al vaglio del parlamento di Parigi.
Tutti i dettagli.
L’AUMENTO DELLA SPESA MILITARE ANNUNCIATO DA MACRON
Il leader francese ha spiegato che la Francia punterà a spendere 64 miliardi di euro in spese annuali per la difesa nel 2027, l’ultimo anno del suo secondo mandato. Sarebbe il doppio dei 32 miliardi di spesa annuale al suo insediamento nel 2017.
Il bilancio delle forze armate, che ammontava a 32,2 miliardi di euro all’arrivo di Macron all’Eliseo nel 2017, dovrebbe raggiungere i 64 miliardi nel 2027, a condizione, ovviamente, che l’aggiornamento della legge di programmazione militare (LPM) sia approvato dal Parlamento in autunno.
Finora, la legge di pianificazione militare ha stanziato 413 miliardi di euro per le forze armate tra il 2024 e il 2030, con aumenti di bilancio annuali di poco più di 3 miliardi di euro, raggiungendo i 64 miliardi di euro nel 2030, sottolinea Les Echos. Si prevede ora che questo obiettivo venga raggiunto entro il 2027, e rappresenterebbe quindi “il doppio del bilancio a disposizione delle forze armate nel 2017”, ha affermato Macron.
Per riuscirci, punta a un aumento del bilancio, con +3,5 miliardi nel 2026 e altri 3 miliardi di euro l’anno successivo. “Questo nuovo, storico sforzo è proporzionato, è credibile, è essenziale”, ha evidenziato il Capo di Stato.
LA TENUTA DEI CONTI PUBBLICI
Ma come altri paesi europei (compreso il nostro), anche Parigi deve bilanciare la volontà di aumentare gli investimenti in difesa con l’attenzione alla tenuta dei conti pubblici, appesantiti dal debito. Macron ha insistito sul fatto che la Francia può trovare i fondi per spendere di più per le forze armate, pur cercando di ridurre l’enorme debito pubblico. Per il presidente l’investimento nella difesa dovrà essere finanziato da “più attività e più produzione”, in un momento in cui il governo intende risanare le finanze pubbliche.
Spetterà quindi al primo ministro François Bayrou rivelare ai francesi come saranno chiamati a contribuire, in occasione della presentazione delle sue linee guida di bilancio, martedì prossimo a Matignon, segnala ancora Les Echos.
LE RASSICURAZIONI ALL’INDUSTRIA DELLA DIFESA
Per quanto riguarda l’industria della difesa, Macron ha promesso che tutti i contratti firmati nel 2025 con questi produttori di armi e munizioni saranno pienamente eseguiti, al centesimo più vicino, al fine di garantire loro visibilità e fiducia.
RISPONDERE ALLE MINACCE
“Per essere liberi in questo mondo dobbiamo essere temuti. Per essere temuti dobbiamo essere potenti”, ha dichiarato il leader francese. “La nazione ha bisogno di voi”, ha detto. “Ogni francese, uomo e donna, deve essere consapevole della minaccia che ci circonda”. Un chiaro riferimento alla Russia che, oltre all’invasione dell’Ucraina, continua a provocare i paesi europei attraverso una “guerra ibrida”. Una guerra ibrida che, ha sottolineato il presidente francese, prevede in particolare la disinformazione proveniente dall’estero che inonda i social network.
“Tutti dobbiamo fare sacrifici. La libertà ha un prezzo”. L’Europa è in pericolo a causa della guerra russa in Ucraina e delle guerre in Medio Oriente, e perché “gli Stati Uniti hanno aggiunto una forma di incertezza”, ha aggiunto il presidente francese.
IL RUOLO DEL DETERRENTE NUCLEARE FRANCESE
Infine, come rileva France24, Macron ha anche ordinato ai massimi funzionari militari e della difesa francesi di avviare un “dialogo strategico” con i partner europei sul ruolo che l’arsenale nucleare francese potrebbe svolgere nella protezione dell’Europa. In visita di Stato a Londra la scorsa settimana, Macron e il premier britannico Keir Starmer hanno firmato una nuova dichiarazione che “affermerà per la prima volta il fatto che i mezzi di dissuasione rispettivi dei due Paesi sono indipendenti ma possono essere coordinati”.
Per la prima volta, le uniche potenze nucleari del Vecchio Continente – Francia e Regno Unito – sono pronte a “coordinare” le rispettive dissuasioni nucleari e proteggere l’Europa da qualsiasi “minaccia estrema”.
“Difendiamo i nostri eserciti che difendono la nostra libertà” ha concluso così ieri il presidente della Francia annunciando l’aumento storico del bilancio della difesa.