Rheinmetall accelera la sua espansione industriale in Europa e nelle aree di crisi, spingendo nuovi progetti produttivi e consolidando partnership strategiche che ridisegnano il perimetro della difesa continentale. Nel corso di un incontro con l’Associazione della stampa estera (Vap) a Berlino, il ceo Armin Papperger ha illustrato un quadro in evoluzione rapida: nuovi impianti in Bulgaria e Ungheria, attività operative in Ucraina nonostante le difficoltà, acquisizioni nel settore navale e un portafoglio ordini destinato – secondo le sue parole – “a raggiungere dimensioni mai viste nella storia del gruppo”.
ESPANSIONE INDUSTRIALE IN EUROPA CENTRO-ORIENTALE
Nel suo intervento, Papperger ha dedicato particolare attenzione ai progetti avviati nell’Europa orientale, area considerata strategica per capacità produttive e prossimità ai teatri operativi. In Bulgaria, Rheinmetall si prepara a firmare entro la fine dell’anno il contratto per la costruzione di un impianto destinato alla produzione di munizioni d’artiglieria e di un secondo sito per la polvere da sparo. “Lavoreremo su infrastrutture che resteranno di proprietà dello Stato, per una questione di sicurezza nazionale”, ha precisato il ceo. La fase di costruzione è prevista nel 2026, mentre l’avvio della produzione dovrebbe collocarsi tra il primo e il secondo trimestre del 2027. L’iniziativa, secondo le stime illustrate, coinvolgerà diverse migliaia di lavoratori lungo l’intera catena di fornitura.
Parallelamente, prosegue l’espansione in Ungheria. Rheinmetall dispone già di due stabilimenti attivi e ne progetterà un terzo a Szeged, dove confluiranno attività produttive legate ai veicoli da combattimento Lynx e ad altri sistemi. Papperger, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha escluso timori legati alle posizioni politiche del paese: “L’Ungheria è un partner Nato e Ue affidabile, non abbiamo alcuna preoccupazione in termini di sicurezza”.
In Ucraina, la presenza del gruppo assume un carattere più direttamente operativo. È infatti attivo un hub dedicato alla manutenzione dei veicoli Marder e Leopard forniti da diversi paesi. La costruzione di una fabbrica di munizioni e di polvere da sparo ha invece subito ritardi, dovuti a due cambi di sede decisi dal governo ucraino. Papperger ha riferito che il nuovo ministro della Difesa sta cercando di accelerare il processo decisionale e che l’avvio delle attività produttive è previsto per l’inizio del prossimo anno.
SISTEMI DI DIFESA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Sul fronte dei prodotti, Rheinmetall sta ampliando la gamma delle consegne e delle soluzioni tecniche, in particolare nel campo della difesa antiaerea e contro i droni. Il ceo ha confermato che i primi sistemi Skyranger sono già stati consegnati all’Ucraina su piattaforma Leopard 1. Restano invece rallentate le consegne destinate alla Germania, a causa dei ritardi nella realizzazione del telaio B-Zero. Per questo motivo, ha spiegato Papperger, si sta sviluppando un’implementazione alternativa su camion, che verrà messa a disposizione delle forze armate tedesche non appena completata.
Il gruppo ha inoltre richiamato l’attenzione sui sistemi Skynex, già impiegati con successo in Ucraina per la protezione delle infrastrutture energetiche, con quattro unità operative. I dati illustrati mostrano che oltre il 90-95% degli attacchi con droni russi viene attualmente respinto, un risultato ottenuto anche grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale, che consente ai sistemi di operare con navigazione autonoma non dipendente dal GPS. “Il nostro obiettivo è rendere la difesa più economica dell’attacco”, ha osservato Papperger, spiegando come la sostenibilità dei costi sia un elemento cruciale nella guerra dei droni.
PARTNERSHIP E ACQUISIZIONI STRATEGICHE
La conferenza ha offerto spazio anche ai progetti di cooperazione industriale. In Polonia, Rheinmetall sta finalizzando una joint venture con PGZ, orientata alla produzione di veicoli di supporto pesanti. L’iniziativa, come ha ricordato Papperger, si basa su “un rapporto di fiducia costruito in oltre vent’anni di contatti” e punta a generare occupazione locale oltre che nuove capacità industriali.
Ampio interesse ha suscitato anche l’acquisizione del gruppo navale tedesco NVL, già firmata e in attesa di chiusura formale tra Natale e gennaio. Con un volume d’affari di circa 1,3 miliardi di euro, NVL è destinata – secondo i piani presentati – a crescere fino a 5 miliardi attraverso nuovi ordini e investimenti. Il contesto appare particolarmente favorevole: la Germania ha programmato 82 miliardi di euro di investimenti nella marina militare nei prossimi dieci anni, e Rheinmetall punta a posizionarsi come uno dei principali fornitori di riferimento.
PROSPETTIVE DI MERCATO E STRATEGIA CONTINENTALE
Con uno sguardo al futuro, Papperger ha delineato prospettive di crescita che definisce “senza precedenti”. Il portafoglio ordini del gruppo è atteso a espandersi fino a 120 miliardi di euro, mentre l’obiettivo di fatturato per il 2030 è fissato a 50 miliardi. Rispondendo a domande sulla decisa flessione delle azioni nell’ultimo periodo, dopo una fase di forte crescita, il ceo ha detto di ritenere che la valutazione attuale del gruppo “non riflette appieno il potenziale industriale”, soprattutto considerando che la capacità produttiva è già impegnata per un decennio grazie agli ordini in portafoglio. Anche l’eventuale fine del conflitto russo-ucraino (che Papperger ha detto di augurarsi di cuore) non cambierà la necessità di recuperare trenta anni di mancati investimenti nel settore della difesa.
Sul piano geografico, Rheinmetall sta consolidando un processo di europeanizzazione delle attività, frutto di una rete di stabilimenti distribuiti in gran parte dei paesi dell’Unione. L’approccio, ha spiegato Papperger, si basa sulla concorrenza e sull’integrazione di partnership consolidate con realtà industriali di Italia, Finlandia e altri paesi europei. Una strategia che, nelle intenzioni del gruppo, dovrebbe rafforzare l’autonomia tecnologica e produttiva del continente in un’epoca segnata da forti tensioni geopolitiche non destinate a esaurirsi in tempi brevi.



