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Ecco come Ing, Commerzbank, JPMorgan Chase e non solo sosterranno la Dsr Bank per la difesa

JPMorgan, Commerzbank, Ing, Landesbank Baden-Württemberg e RBC Capital Markets sono tra le prime banche a sostenere il progetto di Dsr Bank, una nuova istituzione finanziaria da 100 miliardi di sterline per mobilitare finanziamenti privati per la difesa.

Arriva il rinforzo da cinque tra le più grandi banche del mondo per Dsr Bank, la neo banca “armata” avviata per un cambiamento strategico nel finanziamento della difesa.

La scorsa primavera una coalizione globale di capi della difesa, operatori finanziari e leader politici ha lanciato la Banca per la Difesa, la Sicurezza e la Resilienza (Dsr Bank), una nuova istituzione finanziaria da 100 miliardi di sterline progettata per colmare il gap di finanziamento che minaccia la sicurezza occidentale, come spiegava il comunicato stampa.

Ora la neo banca per la difesa conterà sull’appoggio di Commerzbank, Ing Group, JPMorgan Chase, Landesbank Baden-Württemberg e RBC Capital Markets (la divisione investment banking della Royal Bank of Canada). Quest’ultime costituiscono infatti il primo nucleo di banche che dovrà accompagnare l’attività di Dsr Bank con il compito di sostenere le attività sui mercati dei capitali della nuova banca multilaterale.

Il Dsrb Development Group, composto da ex banchieri multilaterali, avvocati, specialisti in investimenti per la difesa e alti dirigenti delle politiche di difesa, ha affermato che il mese prossimo segnerà l’inizio del confronto formale sulla struttura istituzionale e sullo statuto della banca.

Inoltre, l’iniziativa è approvata dal Parlamento europeo e da una task force guidata dal governo del Regno Unito co-presieduta dal cancelliere britannico Rachel Reeves e dal segretario alla Difesa britannico John Healey.

Tutti i dettagli.

COSA FARANNO COMMERZBANK, ING GROUP, JPMORGAN CHASE &CO PER LA BANCA PER LA DIFESA, LA SICUREZZA E LA RESILIENZA

Le cinque banche forniranno consulenza sugli strumenti di prestito sovrano, sulla strutturazione del capitale, sul coinvolgimento degli investitori, sulla consulenza in materia di rating, sulla gestione del rischio e delle attività e passività e sui mercati dei capitali di debito, spiega sempre The Banker.

In una dichiarazione sul suo sito web, Ing ha affermato che fornirà “supporto finanziario e tecnico” a Dsr Bank. “Non possiamo affrontare le sfide odierne in materia di sicurezza con gli strumenti finanziari di ieri”, ha dichiarato Mark Pieter de Boer, Chief Commercial Officer di ING, in una dichiarazione pubblicata sul sito web della banca. “Come grande banca europea, sosteniamo le società in cui operiamo. È chiaro che ora c’è una maggiore necessità di finanziare le attività di difesa incentrate sulla protezione dell’Europa”.

Le banche partecipanti aiuteranno i paesi ad accedere ai mercati obbligazionari e a coinvolgere gli investitori per le loro esigenze di difesa, oltre a fornire competenze tecniche su strumenti di prestito sovrano, strutturazione del capitale, gestione del rischio e delle passività e consulenza in materia di rating.

COME FUNZIONERÀ DSR BANK

Secondo il fondatore della Dsr Bank, Robert Murray (nella foto) – un ex ufficiale dell’esercito britannico e capo dell’innovazione alla Nato – la banca multilaterale emetterà obbligazioni e garanzie di credito.

“Per troppo tempo abbiamo sottovalutato il ruolo del capitale nella difesa”, ha dichiarato Murray, in una nota. “Le banche che si stanno facendo avanti oggi comprendono che la deterrenza richiede supporto finanziario, e questa nuova istituzione è in fase di costruzione per fornirlo”.

Dsr Bank avrà una struttura di capitale simile all’Asian Infrastructure Investment Bank, con una modesta quantità di capitale versato dai paesi azionisti di circa 20 miliardi di sterline. I restanti 80 miliardi di sterline sono “capitale richiamabile”  ovvero un tipo di capitale sottoscritto dai paesi che devono raccogliere solo se chiamati, spiegavano all’epoca del lancio alcune fonti sentite da The Banker.

L’OBIETTIVO

Obiettivo della Dsr Bank è costituire una nuova istituzione finanziaria multilaterale per mobilitare finanziamenti privati per “difesa, sicurezza e resilienza” nella Nato, nell’Ue e negli alleati indo-pacifici.

“Con i governi alle prese con vincoli fiscali sempre più stretti, la spesa per la difesa ha faticato a tenere il passo con le minacce crescenti. La Dsr Bank offre un modello di finanziamento che rimuove gli ostacoli finanziari, garantendo che le nazioni possano investire in soluzioni di difesa all’avanguardia senza gravare in maniera insostenibile sulle finanze pubbliche”, spiega la banca.

CHI È IL FONDATORE ROB MURRAY

Il fondatore Rob Murray ha ricoperto il ruolo di responsabile dell’innovazione della Nato nello staff internazionale del Segretario generale a Bruxelles. In questo ruolo, ha avuto la responsabilità della stesura delle politiche associate alle tecnologie emergenti e dirompenti e all’innovazione in senso lato. Murray ha conseguito un master in politica internazionale e diplomazia, un master in gestione dell’intelligence, della sorveglianza e della ricognizione e un Mba presso l’Università di Chicago. (Qui l’approfondimento di Startmag per sapere chi sono gli altri sostenitori dell’iniziativa).

L’OPERATIVITÀ

La banca opererà attraverso l’emissione di obbligazioni con rating AAA garantite dalle nazioni azioniste, rendendo disponibili risorse a costi accessibili.

L’OBIETTIVO

Dunque, queste risorse finanzieranno l’approvvigionamento della difesa offrendo alle Nazioni finanziamenti a lungo termine e prevedibili, ai tassi più bassi possibili. Inoltre, l’istituto consentirà investimenti tecnologici “rapidi  permettendo ai paesi di modernizzare le loro forze di difesa senza immediati oneri fiscali, attraverso processi di approvvigionamento più veloci”. Infine, “sosterrà la supply chain della difesa, garantendo alle banche commerciali il rischio, per assicurare liquidità e flussi di credito a tutta la catena del valore della difesa affinché le aziende possano costruire e aumentare la capacità produttiva”.

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