Per la prima volta, le uniche potenze nucleari del Vecchio Continente – Francia e Regno Unito – pronte a “coordinare” le rispettive dissuasioni nucleari e proteggere l’Europa da qualsiasi “minaccia estrema”.
È quanto ha reso noto il ministero della Difesa britannico dopo l’incontro tra il presidente Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer a Londra. I due firmeranno questo giovedì una nuova dichiarazione che “affermerà per la prima volta il fatto che i mezzi di dissuasione rispettivi dei due Paesi sono indipendenti ma possono essere coordinati” al termine della visita di Stato del presidente francese in Gran Bretagna.
Inoltre, i due paesi ordineranno anche un numero maggiore di missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow, forniti anche all’Ucraina. Accelereranno poi gli sforzi per sviluppare un sostituto di nuova generazione del sistema d’arma, sviluppato già nel 1997 da Mbda e successivamente dalla Francia con il nome Scalp.
“L’annuncio, fatto durante una visita di Stato nel Regno Unito da Macron, fa parte di un tentativo da parte di entrambi i leader di segnalare il proprio impegno per le capacità di difesa sovrane dell’Europa, in un contesto di minaccia proveniente dalla Russia, mentre gli Stati Uniti manifestano il desiderio di ridimensionare il loro tradizionale ruolo di sicurezza nel continente sotto la presidenza di Donald Trump” osserva Bloomberg.
Londra e Parigi hanno definito il loro piano di rinnovamento della difesa “entente industrielle”, un gioco di parole con l’Entente Cordiale, accordo diplomatico stipulato il 8 aprile 1904 tra Regno Unito e Francia, che pose fine a secoli di rivalità e conflitti coloniali tra le due potenze.
Tutti i dettagli.
DETERRENZA NUCLEARE COORDINATA TRA REGNO UNITO E FRANCIA
Regno Unito e Francia attiveranno un deterrente nucleare “coordinato”.
“Ogni avversario che minaccia gli interessi vitali del Regno Unito o della Francia potrebbe essere confrontato alla potenza delle forze nucleari delle due nazioni”, spiegano i due Paesi. L’Eliseo fa sapere che presiederà un “gruppo i supervisione nucleare” con il Cabinet Office britannico, con l’obiettivo di “coordinare la cooperazione crescente nel settore della politica delle capacità e delle operazioni”.
La dichiarazione sosterrà che i rispettivi deterrenti di entrambi i Paesi rimangono sotto il controllo nazionale “ma possono essere coordinati”, hanno spiegato Parigi e Londra in una nota rilasciata durante la notte.
Ieri, il Ministero della Difesa britannico ha affermato che questo significa che “qualsiasi avversario che minacci gli interessi vitali della Gran Bretagna o della Francia potrebbe essere affrontato dalla potenza delle forze nucleari di entrambe le nazioni”.
Secondo il think tank Chatham House, la Gran Bretagna detiene circa 225 testate nucleari e la Francia altre 290, rispetto a un arsenale russo stimato in quasi 6.000 unità.
“Con la crescente minaccia russa, l’accordo apre le porte al coordinamento del dispiegamento di sottomarini nucleari e aerei da combattimento da parte delle due potenze nucleari europee durante una crisi” commenta il quotidiano britannico Telegraph.
LE PAROLE DEL PREMIER BRITANNICO
“Dalla guerra in Europa ai nuovi rischi nucleari e agli attacchi informatici quotidiani, le minacce che affrontiamo si stanno moltiplicando”, ha affermato Starmer nella dichiarazione. “Come partner stretti e alleati della NATO, Regno Unito e Francia vantano una lunga storia di collaborazione in ambito di difesa e gli accordi odierni portano la nostra partnership a un livello superiore”.
E QUELLE DEL PRESIDENTE MACRON
Mercoledì sera, in un discorso alla comunità finanziaria londinese, Macron ha affermato che i due Paesi sono “più forti insieme”, riporta Le Monde. “In Europa si prevede che, di fronte a vicini revisionisti, i nostri due Paesi abbiano una responsabilità speciale per la sicurezza del continente”, ha dichiarato martedì l’inquilino dell’Eliseo in un discorso alle due Camere del Parlamento inglese.
Oggi i due leader parteciperanno anche a una riunione della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” sull’Ucraina. Dopodiché Macron e Starmer hanno in programma di recarsi al quartier generale di Northwood questa sera, dove parteciperanno a una conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina in corso a Roma.
I COMMENTI DEGLI ESPERTI
Secondo William Alberque, membro del Pacific Forum ed ex funzionario nucleare del governo statunitense: “Questo è il Regno Unito e la Francia che concordano di coordinare la pianificazione nucleare, almeno su base bilaterale, cosa che la Francia si è rifiutata di fare in precedenza con qualsiasi altra nazione. “E sebbene la Francia vi abbia sempre accennato in precedenza, questa è la dichiarazione più chiara e decisa che abbiamo mai sentito da loro sulla loro disponibilità a fornire deterrenza nucleare al resto d’Europa” segnala ancora il Telegraph.
Per Lukasz Kulesa, esperto di politica nucleare e proliferazione presso il Royal United Services Institute: “È certamente un segnale per la Russia e altri potenziali avversari che Regno Unito e Francia possano prendere in considerazione una ritorsione nucleare in caso di attacco, ma non solo contro uno di questi due Paesi: c’è anche una dimensione europea in questo. Tuttavia, secondo Kulesa, “Dovremo aspettare per vedere la portata di tutto ciò, ma ad esempio potrebbe vederli coordinare le forze sottomarine strategiche durante una crisi” riporta il quotidiano londinese.
PARIGI E LONDRA SI RAFFORZANO SULLA DIFESA
Infine, i due paesi si impegneranno anche di “aggiornare i trattati di Lancaster House, un patto di difesa firmato nel 2010” e sviluppare congiuntamente un nuovo missile da crociera per sostituire lo Storm Shadow/Scalp; e collaborare allo sviluppo di armi anti-drone avanzate, segnala Politico. Tutto all’insegna di una nuova “Entente Industrielle”.
L’ACCORDO SUI MISSILI STORM SHADOW
Il nuovo accordo prevede che Regno Unito e Francia si impegnino ad avviare la fase successiva del loro progetto congiunto per missili da attacco profondo e antinave, un passo avanti verso la definizione del progetto definitivo per la sostituzione dello Storm Shadow.
“Lo sforzo congiunto di sviluppo sosterrà 1.300 posti di lavoro altamente qualificati in tutto il Regno Unito, stimolando l’economia in linea con il Piano di Cambiamento del Governo. L’ammodernamento delle attuali linee di produzione dello Storm Shadow sosterrà oltre 300 posti di lavoro presso il produttore Mbda”, spiega la nota del dicastero della difesa britannico.
Finora l’Ucraina ha potuto disporre di missili a lungo raggio: tra questi gli Storm Shadow, forniti dagli inglesi (ma anche dagli italiani) con una gittata di 250 km, in grado di colpire in profondità il territorio controllato dalla Russia nell’Ucraina orientale.
Come sottolinea Bloomberg, “sono considerati dotati di una precisione eccezionale grazie al loro avanzato sistema di navigazione”. Ogni missile costa quasi 1 milione di dollari. Tuttavia, il governo britannico non ha specificato quanti ne ordinerà né se saranno destinati a rifornire le scorte nazionali o a inviarli in Ucraina.
MENTRE L’ASSE FRANCO-TEDESCO DELLA DIFESA SCRICCHIOLA
Quindi “La cooperazione militare-industriale tra Francia e Gran Bretagna sta prosperando, proprio mentre i progetti con il grande partner continentale francese, la Germania, in particolare il caccia Fcas, sono bloccati” commenta Politico.
Proprio a inizio settimana Parigi avrebbe comunicato a Berlino di volere una condivisione del lavoro di circa l’80% per il programma di caccia di sesta generazione, secondo quanto ha riferito a Reuters una fonte dell’industria della difesa.
Lanciato nel 2017, il programma franco-tedesco-spagnolo – dal valore stimato di oltre 100 miliardi di euro – è progettato per sostituire il Rafale francese e gli Eurofighter tedeschi e spagnoli a partire dal 2040. Ad oggi il programma Fcas sconta ritardi dal momento che le aziende coinvolte hanno discusso a lungo sulla proprietà intellettuale e sulle politiche di esportazione. Senza dimenticare che Berlino e Parigi sono partner anche nel programma Main Ground Combat System (Mgcs): il progetto franco-tedesco per il carro armato europeo di nuova generazione, lanciato da Germania e Francia nel 2017 per sostituire le rispettive flotte di MBT Leopard 2 e Leclerc.
IL REGNO UNITO VICINO ALLEATO DELLA FRANCIA ANCHE SULLE COMUNICAZIONI SATELLITARI
Infine, Parigi e Londra si alleano anche nel settore della connettività satellitare, indispensabile anche per le comunicazioni militari.
La Gran Bretagna prevede di investire 163 milioni di euro (191 milioni di dollari) nell’operatore satellitare europeo Eutelsat secondo quanto riferito a Reuters da due fonti vicine alla questione. L’investimento arriva dopo la mossa annunciata a fine giugno dal governo francese che sottoscriverà l’aumento di capitale dell’operatore, diventandone il maggiore azionista con quasi il 30% del capitale.
Durante la sua visita di Stato a Londra, il presidente francese Macron ha ringraziato il paese in un post su X per l’investimento, senza rivelarne l’importo.
Il governo francese è pronto a diventare il maggiore azionista di Eutelsat entro la fine dell’anno. Non solo, Parigi sta guidando un aumento di capitale separato da 1,35 miliardi di euro per sostenere l’azienda gravata dal debito. Secondo il Ministero delle Finanze l’investimento aiuterà la società a competere con la rete di Musk.
Inoltre, l’accordo potrebbe anche aprire le porte al coinvolgimento della Gran Bretagna nel progetto di costellazione satellitare Iris² dell’Ue, di cui Eutelsat è uno dei principali contraenti, ha affermato il quotidiano Les Echos. La Gran Bretagna è diventata azionista di OneWeb nel 2020, nell’ambito di un piano di salvataggio da 1 miliardo di dollari, insieme all’investitore Bharti Space. Prima che OneWeb si fondesse con Eutelsat nel 2023.
I satelliti in orbita terrestre bassa di OneWeb sono gli stessi di Starlink di SpaceX, la cui costellazione di circa 7.000 satelliti fornisce accesso a Internet in 125 paesi.
Ad oggi OneWeb è la seconda costellazione Leo più grande al mondo dopo Starlink di SpaceX, nonostante sia meno di un decimo delle sue dimensioni.