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Fcas belgio

Che succederà al Fcas, il progetto franco-tedesco-spagnolo per il caccia di sesta generazione?

L’annuncio del passaggio alla fase successiva del Fcas, atteso al vertice Ue di Bruxelles, è destinato a slittare. Le persistenti divergenze tra Francia e Germania mettono sempre più in dubbio il futuro del programma.

Sempre più incerto il futuro del Fcas (Future Combat Air System), il programma per sviluppare il caccia di sesta generazione frutto della collaborazione tra Germania, Francia e Spagna.

L’incontro tra i ministri della Difesa dei tre paesi partner della scorsa settimana non è riuscito a produrre una svolta, segnala Reuters. Secondo tre fonti informate citate martedì, il progetto sarebbe ormai “molto improbabile” nelle sue attuali forme.

Sempre martedì, un parlamentare tedesco ha osservato che “Francia e Germania non hanno necessariamente bisogno dello stesso aereo”.

Lanciato nel 2017, il programma – dal valore stimato di oltre 100 miliardi di euro – è progettato per sostituire il Rafale francese e gli Eurofighter tedeschi e spagnoli a partire dal 2040. Il Fcas è stato oggetto di una lunga disputa tra le aziende coinvolte: la francese Dassault, la divisione difesa della franco-tedesca Airbus e la spagnola Indra. Di recente l’amministratore delegato di Dassault, Eric Trappier, ha rivendicato la leadership esclusiva per il componente principale e ha più volte affermato che “la Francia potrebbe anche costruire il caccia in proprio”.

E ad oggi le persistenti divisioni politiche, operative e industriali continuano a rallentare – se non a compromettere – l’iniziativa.

Tutti i dettagli.

DECISIONE RINVIATA E ORIZZONTE CHE SLITTA

Secondo le fonti citate da Reuters Parigi spinge per rinviare ogni decisione al prossimo anno, mentre la Germania avrebbe voluto chiudere il dossier entro la fine del 2025. Un disallineamento che pesa sul calendario del programma.

L’annuncio del passaggio alla fase successiva del Fcas era inizialmente atteso in occasione della riunione dei capi di governo dell’Unione europea di questa settimana a Bruxelles. Tuttavia, secondo due ulteriori fonti industriali, i colloqui sulla fase successiva potrebbero slittare addirittura al 2026, anche per evitare una disputa pubblica che rischierebbe di indebolire ulteriormente il progetto.

L’ASSE PARIGI-BERLINO SULLA DIFESA PRONTO A DIVIDERSI SUL FCAS?

Nel frattempo, martedì un parlamentare tedesco ha chiesto una scissione con la Francia in un importante progetto di aerei da combattimento di nuova generazione, mentre è ancora in stand-by una decisione sul futuro del programma europeo.

“Francia e Germania non hanno necessariamente bisogno dello stesso aereo”, ha affermato Volker Mayer-Lay, deputato conservatore del Cancelliere Friedrich Merz e portavoce del partito per l’aeronautica militare nella commissione parlamentare per la difesa.

Mayer-Lay ha sostenuto che la Francia dovrebbe costruire un proprio jet da combattimento, mentre Germania e Spagna cercano nuovi partner per un aereo separato.

NON SOLO IL CACCIA: BLOCCO SU COMBAT CLOUD E DRONI

Lo stallo non riguarda soltanto la piattaforma aerea. I tre Paesi faticano anche a trovare un accordo sul “combat cloud” e sui sistemi di droni che dovrebbero costituire il cuore tecnologico del FCAS. Elementi chiave di un sistema di sistemi pensato per entrare in servizio entro il 2040 e sostituire gli attuali caccia di quarta generazione.

Le difficoltà su questi pilastri tecnologici mettono in discussione l’intera architettura del programma, riducendo ulteriormente la fiducia nella sua fattibilità nei tempi previsti.

IL NODO DASSAULT–AIRBUS

Al centro della controversia resta il confronto tra i due principali campioni industriali coinvolti. Dassault Aviation, secondo le fonti, punta ad assumere un ruolo guida nel progetto, davanti ad Airbus, partner tedesco del programma. Una posizione che Berlino considera insostenibile, sia sul piano industriale sia su quello politico.

Il conflitto sulla leadership riflette quindi una tensione più profonda sul controllo tecnologico e sulla ripartizione dei lavori del progetto Fcas.

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