Skip to content

Biomass, tutto sulla missione Esa per mappare le foreste

Con a bordo il satellite Biomass dell'Agenzia spaziale europea (Esa), è decollato con successo il razzo Vega-C alle 11:15 ora italiana del 29 aprile. Tutti i dettagli sulla missione cruciale nel monitoraggio ambientale e nella ricerca sul clima.

Sulla rampa di lancio Biomass, il satellite di esplorazione della Terra dell’Esa.

Martedì 29 aprile 2025, alle 6:15 ora locale (ore 11:15 italiane), il razzo Vega C è decollato con successo dallo spazioporto europeo della Guyana francese, trasportando il satellite di esplorazione della Terra Biomass dell’Agenzia Spaziale Europea.

La missione Biomass è progettata per fornire informazioni cruciali sullo stato delle nostre foreste e su come stanno cambiando, e per approfondire le nostre conoscenze sul ruolo che le foreste svolgono nel ciclo del carbonio della Terra.

Gli esperti affermano che, assorbendo l’anidride carbonica, gli alberi prevengono l’inquinamento, migliorano la qualità dell’aria e rallentano gli effetti del cambiamento climatico. Per questo motivo, essere in grado di calcolare il ciclo globale del carbonio è essenziale per comprendere come stanno cambiando le foreste del mondo e i futuri effetti che questo potrebbe avere sul nostro clima.

Tutti i dettagli.

IL SATELLITE COSTRUITO DA AIRBUS DEFENCE AND SPACE

Prodotto da Airbus Defence and Space, il satellite Biomass trascorrerà almeno cinque anni effettuando osservazioni dettagliate e assistendo ad almeno otto cicli di crescita nelle foreste del mondo.

Inoltre, il satellite Biomass trasporta il primo radar ad apertura sintetica in banda P che osserva la Terra dallo spazio. Grazie alla sua lunga lunghezza d’onda, circa 70 cm, il segnale radar può penetrare attraverso la chioma della foresta. Gli scienziati potranno quindi scoprire di più sullo stato delle nostre foreste e su come stanno cambiando, e approfondire la nostra conoscenza sul ruolo che le foreste svolgono nel ciclo del carbonio.

L’OBIETTIVO

Dunque le osservazioni di questa nuova missione consentiranno di comprendere meglio il tasso di perdita di habitat e, di conseguenza, l’effetto che questo può avere sulla biodiversità nell’ambiente forestale.

LA MAPPATURA DELLE FORESTE

Le foreste, i “polmoni verdi della Terra”, assorbono ogni anno circa 8 miliardi di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera. La deforestazione e il degrado, soprattutto nelle regioni tropicali, fanno sì che il carbonio immagazzinato nelle foreste venga rilasciato nell’atmosfera. Quantificare il ciclo globale del carbonio è essenziale per comprendere le conseguenti implicazioni per il nostro clima.

Con i dati raccolti da Biomass, l’Esa punta ad aiutare gli esperti affinché comprendano meglio lo stato delle nostre foreste e come stanno cambiando.

Torna su