Archer Aviation e Anduril Industries sono “immerse nel lavoro, nella costruzione di componenti” per il loro velivolo ibrido a decollo e atterraggio verticale.
È quanto ha dichiarato ad Axios il fondatore e ceo di Archer, Adam Goldstein. Lo scorso dicembre l’azienda statunitense specializzata in velivoli elettrici e la startup di software droni fondata da Palmer Luckey hanno stretto una partnership per lo sviluppo congiunto di un velivolo a decollo e atterraggio verticale (Vtol) ibrido a gas ed elettricità per applicazioni di difesa critiche.
Fin da subito due aziende hanno mantenuto un certo riserbo sulle caratteristiche dell’elicottero, comunicando che Archer avrebbe fornito la sua esperienza nella costruzione di velivoli mentre Anduril il suo expertise nel campo dell’intelligenza artificiale.
Come sottolinea la testata americana si è parlato molto poco del progetto, inizialmente descritto come mirato a un potenziale programma del Pentagono. Le preoccupazioni relative al cambiamento climatico, le difficoltà di trasporto del carburante e i vantaggi sul campo di battaglia stanno spingendo l’esercito statunitense a cercare fonti di energia alternative per il proprio arsenale, osserva Axios.
Tutti i dettagli.
A COSA STANNO LAVORANDO INSIEME ARCHER E ANDURIL
In base a quanto reso noto, Archer li costruirà nel suo stabilimento in Georgia, dove sta attualmente collaborando con Stellantis per la produzione in serie su larga scala dei suoi VTOL elettrici Midnight. La startup aeronautica californiana ha recentemente raccolto 850 milioni di dollari, come reso noto il mese scorso in occasione del Salone dell’Aeronautica di Parigi, dove ha esposto il suo velivolo Midnight.
La scorsa estate, Archer ha consegnato un velivolo Midnight all’Aeronautica Militare statunitense per la valutazione nell’ambito del programma Agility Prime. La società prevede di lanciare reti di aerotaxi con il Midnight a partire da quest’anno.
Tornando alla collaborazione con Anduril, a dicembre Goldstein aveva dichiarato a TechCrunch che le due aziende hanno scelto di costruire un veicolo ibrido per tenere conto dei miglioramenti in termini di prestazioni in termini di velocità, autonomia e carico utile richiesti per le operazioni di difesa, pur mantenendo i vantaggi di un sistema elettrico come il basso profilo di rumore e la bassa traccia termica.
RISPONDERE ALLA DOMANDA DI ASSETTI AUTONOMI
“Penso che gli Stati Uniti e i loro alleati abbiano una domanda crescente di assetti autonomi, soprattutto di grandi velivoli”, ha dichiarato Goldstein in un’intervista a margine della conferenza Reindustrialize di Detroit, riporta Axios.
“La necessità di questo materiale è a breve termine. La domanda è: quanto se ne può costruire?” ha aggiunto il ceo di Archer Aviation.