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Voltaero

Cosa faranno Italia e Francia sugli aerei elettrici

Una proposta per l'alimentazione elettrica degli aerei viene dal progetto Cassio 330, portato avanti dalla società francese VoltAero in collaborazione con l’Italia.

 

Volare, dai tempi dei fratelli Wright ha avuto sempre come antagonisti, la propulsione del mezzo e la robustezza della struttura su cui imbarcare il gruppo di potenza. I pesantissimi motori a vapore sul finire del XIX secolo avevano demoralizzato già molti pionieri e lo stesso Aleksandr Mozhaiski un inventore poco noto ma molto attento alle innovazioni, provò a volare a fine di due secoli fa con un monoplano a doppia potenza a San Pietroburgo ma quelle che avrebbero dovuto essere le soluzioni a un problema fondamentale per vincere la gravità si risolse in una serie di goffi sobbalzi culminati con l’inevitabile rovinosa caduta finale. Abbiamo preso alla lontana questo tema perché la motorizzazione per un aeroplano resta un argomento di continua indagine e approfondimento.

I primi motori a scoppio di tipo automobilistico sono stati sempre troppo ingombranti e poco potenti. Quindi non si è mai potuta immaginare un travaso da un settore all’altro attingendo a prodotti già maturi.

Oggi – ed è passato oltre un secolo – i grossi aeroplani e gli aggressivi jet miliari hanno visto grandi evoluzioni per migliorare la loro potenza. Per l’aviazione leggera, che resta un comparto numericamente importante nell’intero quadro aviatorio, è sorto un nuovo modello propulsivo che potrebbe cambiare in pochi anni l’intero sistema mondiale di volo. Una proposta viene dall’industria francese VoltAero in un programma di collaborazione con l’Italia finalizzato al co-design del progetto CASSIO 330, un velivolo con propulsione elettrica-ibrida per un volo sicuro, silenzioso, efficiente ed ecologico.

“Con la presentazione del prototipo di Cassio 330 – sottolinea Jean Botti, amministratore delegato e direttore tecnico di VoltAero – segniamo una vera pietra miliare per l’aviazione elettrica, poiché VoltAero mantiene la sua promessa di adottare un approccio completamente nuovo per un trasporto silenzioso, efficiente ed ecologico basato su un design ibrido che combina propulsione termica ed elettrica per la massima sicurezza di volo”.

A Novotech, azienda napoletana partner del progetto, è stata affidata la produzione di alcune parti progettate e realizzate in composito da installare sul prototipo del velivolo. “Il velivolo CASSIO 330 – ha dichiarato Leonardo Lecce, ceo della società – consentirà di consolidare la propria ambizione di essere partner strategici nella progettazione di aerostrutture, aeroelasticità, carichi di volo, sistemi di controllo del volo in conformità con i requisiti di certificazione degli aeromobili dell’aviazione generale”.

Non solo elettrico: VoltAero ha scelto come propulsione convenzionale un motore termico a quattro cilindri derivato dai collaudati motori motociclistici Kawasaki. Il motore a combustione entra in gioco come range extender, ricaricando le batterie durante il volo. Inoltre, questo elemento ibrido funge da backup in caso di avaria con la propulsione elettrica, garantendo una vera funzionalità in sicurezza.

L’innovazione di VoltAero per la propulsione ibrida-elettrica del Cassio 330 è rappresentata dal fatto che l’unità montata sulla fusoliera di poppa fornirà energia completamente elettrica durante il rullaggio, il decollo, il volo primario (se la distanza percorsa è inferiore a 150 km) e l’atterraggio.

Ma restiamo nella scienza tecnologica italiana. Novotech – Advanced Aerospace Technology, nata nel 1992 come spinoff universitario, è un punto di riferimento per ricerca e innovazione in sistemi di trasporto di nuova generazione e tecnologie di produzione dei compositi; è partner di Horizon 2020/Clean Sky e progetta e produce strutture con forme complesse e spessore variabile basate su processi automatizzati e fuori autoclave. Novotech inoltre ha brevettato un materiale ibrido (sequenze di strati basati su tessuti di rinforzo in matrici polimeriche, fogli di lega metallica e film elastomerici) per la sostituzione di materiali metallici e la produzione di componenti con elevate proprietà meccaniche, resistenza agli urti e smorzamento delle vibrazioni ed è impegnata in progetti di ricerca e sviluppo con università, centri specializzati e aziende: tra queste, è partner di Solvay per lo sviluppo di nuovi materiali, di AVIO per lo sviluppo di serbatoi per applicazioni spaziali, di MBDA per componenti missilistici. Dal 2023 è nel consorzio COCOLIH2T, guidato da Collins, su tecnologie termoplastiche per serbatoi di idrogeno liquido in futuri velivoli più sostenibili.

Il secondo prototipo di Cassio 330 dovrebbe effettuare il suo primo volo nel secondo trimestre 2024 e sarà la macchina utilizzata per il programma di certificazione di aeronavigabilità. Il prototipo sarà equipaggiato con l’unità di propulsione ibrida full-up di VoltAero, composta dal Kawasaki e da un motore elettrico intelligente Safran ENGINeUS. Questi avranno potenze nominali di picco rispettivamente di 165 e 180 kW.

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