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Auto

Quanto costa a Volkswagen lo scandalo dieselgate

L'articolo di Giusy Caretto

 

Volkswagen ancora lontana dal voltare pagina sullo scandalo dieselgate. Nonostante inizialmente la casa auto tedesca avesse negato di avere questioni da risolvere in Australia, ora ha accettato di versare fino a 127 milioni di dollari australiani, ovvero 79 milioni di euro, nell’ambito di una class action di automobilisti australiani. Ecco i dettagli.

LO SCANDALO DIESELGATE

Lo scandalo “Dieselgate” è scoppiato ufficialmente il 18 settembre del 2015, quando l’Agenzia statunitense per la protezione ambientale (United States environmental protection agency, Epa) ha accusato il gruppo Volkswagen di aver installato illegalmente un software di manipolazione per aggirare le normative ambientali sulle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di inquinamento da gasolio.

ANCHE L’AUSTRALIA E’ COINVOLTA

Lo scandalo è scoppiato in America, ma presto ci sono stati riscontri di manipolazioni anche in Europa e in altre parti del mondo.

In Australia i veicoli coinvolti sono stati circa 100.000, appartenenti ai marchi Volkswagen, Audi e Skoda.

VOLKSWAGEN NEGAVA RESPONSABILITA’

In Australia sono partite class action contro la casa auto tedesca, organizzate e promosse da Bannister Law e Maurice Blackburn nel novembre 2015, a seguito di pagamenti multimiliardari negli Stati Uniti e in Canada, come risarcimento per la truffa. L’anno scorso, però, la casa auto ha negato le sue responsabilità in Australia.

ACCORDO PER CLASS ACTION

Dopo aver capito che le class action sarebbero andate avanti, il gruppo automobilistico ha concordato un pagamento che potrà variare tra 87 milioni dollari a 127,1 milioni di dollari, circa 1.400 dollari per auto coinvolta (numeri di gran lunga inferiori a quelli dei risarcimenti in America, per cui Volkswagen ha sborsato una cifra record di 14,7 miliardi di dollari). “La Volkswagen prevede che il procedimento di rimborso si concluderà nel 2020”, ha detto il gruppo.

NESSUNA AMMISSIONE DI COLPA

Il risarcimento non è un’ammissione di colpa da parte di Volkswagen.  “L’accordo, su una base di non ammissione, riguarda cinque class action avviate e coprono tutti i veicoli interessati in Australia”, ha detto la società.

IN ATTESA DEL TRIBUNALE FEDERALE…

Altri dettagli dell’accordo sono riservati e devono ancora essere validati (e timbrati) dal tribunale federale.  Nonostante questo, il Gruppo Volkswagen Australia ha descritto l’accordo presso il tribunale di Sydney come “un passo significativo verso la completa risoluzione delle cause legali in Australia”.

E DEI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI

E ancora. Il gruppo Volkswagen è attualmente anche oggetto di procedimenti giudiziari avviati dalla Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (ACCC).

Anche presso il tribunale federale del marzo dello scorso anno, la casa automobilistica ha negato di avere un caso per cui rispondere in Australia. L’avvocato ACCC, Jeremy Kirk SC, non ha escluso che la società possa essere processata.

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