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Auto Guida Autonoma

Volkswagen, Daimler e Bmw. Che cosa stanno architettando in Germania sull’auto a guida autonoma

L'articolo di Luciano Mondellini, giornalista di MF/Milano Finanza

Una sorta di santa alleanza dei maggiori e più famosi colossi del settore automotive tedeschi per cercare di sostenere i costi (enormi) per lo sviluppo della nuova mobilità.

ECCO LA PROSSIMA INTESA FRA VOLKSWAGEN, DAIMLER E BMW

Secondo quanto riportato dalla rivista Manager Magazin, infatti, sulle scrivanie dei ceo delle tre grandi case tedesche – Bmw, Daimler e Volkswagen – e delle due maggiori imprese di Germania operanti nella componentistica – ovvero Bosch (parti elettriche e non solo) e Continental (pneumatici) – ci sarebbe una bozza di piano che prevederebbe un’intesa di questi cinque colossi per sviluppare insieme i progetti sull’auto autonoma, condividendo quindi i costi, che si stimano di grande entità, relativi a questa nuova tecnologia.

I TEMPI DELL’ACCORDO TRA VOLKSWAGEN, DAIMLER E BMW

La decisione sull’ok al progetto dovrebbe arrivare già in marzo e, visti il calibro dei soggetti coinvolti, è difficile non ipotizzare una moral suasion governativa a questo piano. D’altronde molto della forza industriale tedesca dipende dal settore automobilistico e Berlino non può permettersi che uno dei suoi comparti di punta (e che impiega il maggior numero di addetti nel Paese) possa restare attardato nello sviluppo tecnologico.

LE PAROLE DEI VERTICI DELLE CASE

In questo senso sono indicative le parole indirizzate via mail ieri dal ceo di Volkswagen, Herbert Diess. «Vw sta seguendo l’idea di una piattaforma aperta in cui coinvolgere il più alto numero di partner possibile. Alleanze e un network ampio sono essenziali per avere successo nel futuro», ha spiegato il massimo dirigente di Wolfsburg senza aggiungere altri particolari. Parole a cui è seguita una nota ufficiale di Bmw, in cui la casa bavarese ha spiegato di «voler perseguire con grande impegno» l’idea di una piattaforma non esclusiva sulle nuove tecnologie. Insomma che tutti vogliano condividere i costi appare palese, bisognerà capire se poi si troverà la quadra sui risultati.

TUTTI I PASSI SULLA GUIDA AUTONOMA DI VOLKSWAGEN, DAIMLER E BMW

Sullo sfondo poi c’è da dire che Bmw e Daimler hanno già fatto passi concreti sul versante delle alleanze. Le due case del sud della Germania, storicamente rivali nel segmento delle berline di lusso, hanno siglato da tempo un’alleanza sul car-sharing, che quindi metterà insieme il servizio Car2Go (di Daimler) e quello DriveNow (di Bmw). Secondo le ultime indiscrezioni le due case dovrebbero ribattezzare Jurbey la joint venture in cui sia la società di Stoccarda guidata da Dieter Zetsche che quella di Monaco con ceo Harald Krueger hanno il 50% ciascuna. La compagnia presenterà il proprio piano nel primo trimestre, hanno puntualizzato i due gruppi tedeschi.

CHE COSA FANNO DAIMLER E BMW

Nel frattempo le due case automobilistiche hanno ricevuto, lo scorso mese, l’approvazione da parte dell’autorità antitrust Usa alla joint venture dei servizi di car sharing delle due case automobilistiche, che puntano ora a chiudere l’operazione entro la fine di gennaio.

LO SCENARIO

Un passaggio di non poco conto se si pensa che la nascita della joint venture sui servizi di mobilità era inizialmente prevista entro la fine del 2018 ma è stata rimandata all’inizio del 2019 proprio perché mancava l’ok da parte dell’antitrust Usa dopo quello, già’ arrivato, della Commissione europea. Con la loro joint venture, le due case automobilistiche tedesche intendono combinare i loro servizi di mobilità nei settori del car sharing, del parcheggio, della ricarica e della multimedalità e andare quindi a creare uno dei principali fornitori di servizi di mobilità innovativi.Quel che è certo è che i costi relativi allo sviluppo della nuova mobilità sta mettendo insieme case che sino a qualche tempo fa si guardavano solo in cagnesco.
Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza
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