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Non solo uso militare: ecco come la Cina scommette sui droni nel mercato civile

Non c'è solo DJI, il più grande produttore mondiale di droni commerciali: le autorità di Pechino scommettono che l'"economia a bassa quota" sarà il prossimo motore di crescita, secondo un rapporto del Financial Times. Tutti i dettagli.

Diventati assoluti protagonisti nel conflitto russo-ucraino, ora la Cina vuole scommettere sui droni civili.

Le autorità cinesi puntano sull’“economia a bassa quota” – le attività nello spazio aereo sotto i 1.000 metri – come prossimo motore della crescita nazionale, secondo un recente rapporto del Financial Times.

Per anni, secondo la ricostruzione del quotidiano finanziario britannico, il governo di Pechino ha sostenuto la produzione di droni con incentivi fiscali, sussidi e la creazione di parchi industriali, in base a quanto riferito da aziende e analisti del settore. Oggi, Pechino cerca di estendere l’uso di questi velivoli a nuovi ambiti economici, trasformandoli in una leva di sviluppo.

Al centro di questa strategia c’è la rete di droni di Shenzhen – dove ha sede il principale produttore al mondo di droni Dji – che le autorità hanno ribattezzato “città del cielo”: un laboratorio per promuovere l’economia a bassa quota.

Finora i principali committenti sono stati lo Stato e l’esercito, ma ora i produttori cinesi cercano di espandersi nel mercato civile e trovare nuovi clienti commerciali.

Nel frattempo, anche dall’altro del Pacifico si guarda con attenzione al settore. Le normative che hanno frenato l’uso dei droni commerciali negli Stati Uniti si stanno allentando, il che potrebbe presto scatenare uno sciame di velivoli autonomi a bassa quota che solcano i cieli, rileva Axios.

Tutti i dettagli.

LEADERSHIP DELLA CINA NEL SETTORE DEI DRONI COMMERCIALI

La Cina domina la produzione di droni commerciali, rappresentando il 70-80% dell’offerta globale, secondo il fornitore di analisi Drone Industry Insights, ripreso dal Ft. Inoltre, il Paese del Dragone detiene anche un controllo assoluto sulla ricerca e sviluppo, rappresentando il 79% dei brevetti di droni approvati a livello globale lo scorso anno, secondo un rapporto dello studio legale londinese Mathys & Squire.

IL RUOLO DI DJI

Come detto all’inizio, Shenzhen ospita DJI, il più grande produttore di droni commerciali al mondo per fatturato, nonché migliaia di fornitori di componenti. DJI da sola ha depositato 64 brevetti su un totale di 7.890.

IL COMMENTO DEGLI ESPERTI

“È una cifra enorme”, ha affermato Andrew White, partner di Mathys & Squire. “Dimostra davvero la portata dell’innovazione portata avanti dalle aziende cinesi in questo settore”.

LE PREVISIONI DI PECHINO

L’Amministrazione dell’Aviazione Civile cinese prevede che le dimensioni del mercato dell’economia a bassa quota, che include altre innovazioni come le auto volanti, cresceranno di cinque volte, raggiungendo quota 3,5 trilioni di RMB (490 miliardi di dollari) entro il 2035, riporta ancora il Financial Times.

I SETTORI CHE IMPIEGANO I DRONI

Secondo i dati del 2022 del Guanyan Tianxia Data Center, citato dal Ft, circa un terzo dei droni industriali in Cina è impiegato nei settori agricolo e forestale, mentre oltre il 20% viene utilizzato per rilievi geografici. Tra gli altri impieghi più diffusi figurano le operazioni di pattugliamento, il monitoraggio della sicurezza, la lotta agli incendi e le attività di soccorso in caso di disastri.

“Con il Paese che promuove lo spazio aereo a bassa quota, molte persone vogliono entrare in questo settore”, ha spiegato al Financial Times Wu Yudong, operations chief at agricultural drone maker JIS.

CONSEGNE A DOMICILIO VIA DRONI

Sempre il Ft ricorda che Meituan, la più grande piattaforma cinese di consegna di cibo a domicilio, ha ricevuto ad aprile l’autorizzazione nazionale per l’utilizzo dei droni per la consegna di cibo da asporto presso chioschi installati in diverse città. Spostare le consegne di piccoli pacchi in cielo potrebbe contribuire a ridurre la congestione stradale e le emissioni allo scarico.

Anche i rivali JD.com ed Ele.me hanno iniziato a utilizzare i droni su alcune rotte di consegna.

NEL FRATTEMPO NEGLI USA…

Negli Stati Uniti per esempio proprio la scorsa settimana, Walmart ha annunciato che avrebbe esteso le consegne via drone ad altre cinque città. Lo scorso marzo invece il colosso dell’e-commerce americano Amazon ha ripreso le consegne tramite droni in Texas e Arizona, dopo aver interrotto il programma all’inizio di quest’anno.
L’azienda fondata da Jeff Bezos aveva sospeso le consegne Prime Air a gennaio, in seguito al rilascio di un aggiornamento software per correggere i problemi al sensore di altitudine del drone causati dall’aria polverosa dell’Arizona. Amazon si è posta l’obiettivo di consegnare 500 milioni di pacchi tramite droni all’anno entro la fine del decennio.

IL PRINCIPALE CLIENTE È L’ESERCITO

Tornando nel paese del Dragone, sebbene molti produttori stiano adattando la tecnologia all’uso civile, l’esercito rimane il loro principale cliente, hanno affermato diverse aziende alla Unmanned Aerial Systems Expo, la più grande fiera cinese dedicata ai droni commerciali, tenutasi il mese scorso.

Secondo il rapporto di Mathys & Squire, la National University of Defense Technology ha registrato 73 brevetti per droni negli ultimi due anni, sebbene il numero di domande per la tecnologia militare sia probabilmente maggiore poiché i brevetti relativi alla sicurezza nazionale non vengono resi pubblici, ha osservato al Ft Andrew White, a partner at Mathys & Squire.

MA SI PUNTA AL MERCATO CIVILE

Dunque se l’utilizzo militare è il principale al momento per i droni, i produttori stanno puntando a conquistare anche il mercato civile.

Al Financial Times Li Sijia, project manager di Huahang High-Tech Beijing Technology, che vende il 90% dei suoi droni con scocca in fibra di carbonio a clienti militari, ha affermato di sperare di espandere il mercato civile. Tuttavia, al momento i prezzi elevati dei suoi prodotti e i rigidi controlli sulle esportazioni imposti dalla Cina ne limitavano il potenziale di diffusione.

“Perché un’azienda come la nostra, che produce prodotti per uso militare, dovrebbe partecipare a una fiera dei droni civili? Il primo motivo è la sopravvivenza”, ha dichiarato Li, aggiungendo che i profitti “non erano molto elevati”, data l’intensa concorrenza nel settore.

“Il secondo motivo è che vogliamo portare questi prodotti sul mercato civile”.

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