La resistenza dell’Ucraina contro l’invasione russa contava sull’efficacia dei droni armati Bayraktar TB2 di fabbricazione turca.
Il tempo imperfetto sembra d’obbligo oggi. Fin dal primo giorno dell’attacco russo, le truppe ucraine hanno caricato video sui social media in cui schernivano l’esercito invasore con storie degli attacchi letali del Bayraktar TB2, equipaggiato per trasportare quattro bombe a guida laser.
Tuttavia, un anno dopo, si ritiene che quasi tutti i droni TB2 siano stati abbattuti dalle forze russe e quelli che rimangono ridotti a compiti di ricognizione. “La valutazione generale di droni come TB2 è che funzionano bene senza sofisticate difese di guerra aerea ed elettronica schierate contro di loro”, ha detto a Insider Samuel Bendett, analista ed esperto di sistemi militari senza pilota e robotici presso il Center for Naval Analyses.
“Una volta che l’esercito russo si è organizzato, è stato in grado di abbattere molti TB2”, ha aggiunto Bendett.
Tutti i dettagli.
DI QUANTI BAYRAKTAR TB2 DISPONE L’UCRAINA
L’Ucraina ha dichiarato l’anno scorso di aver ricevuto 50 droni TB2 dall’inizio dell’invasione russa, ma alla fine del 2022 era in gran parte scomparso dal campo di battaglia.
LE CARATTERISTICHE DEI DRONI TURCHI
Il Bayraktar TB2 è lungo 6,5 metri e ha un’apertura alare di 12 metri. Può rimanere in aria fino a 24 ore e viaggia a una velocità massima di 220 chilometri orari. Come spiega SkyNews “è un drone guidato con una stazione di controllo a terra con pilota ed osservatore e sfrutta la potenza di un motore a 4 cilindri. È omologato per trasportare un carico di 150 kg su 4 piloni sotto le ali, che comprende: mini bombe a guida laser MAM-L, missili anticarro a lungo raggio UMTAS e razzi Cirit da 70 mm, tutti prodotti dalla turca Rocketsan”.
“Il TB2 è stato fin qui costruito in più di 250 esemplari ed è in servizio dal 2015 in Turchia dove ha raggiunto il traguardo delle 400.000 ore di volo, diventando l’aereo turco con più ore di volo nella storia” evidenziava l’anno scorso AresDifesa.
“Il Bayraktar fa, in piccolo, il lavoro che farebbe un cacciabombardiere da 200 milioni, solo che si nasconde in cantina in caso di bombardamento, si trasporta con un camioncino e non ha bisogno di aeroporti” sottolineava il Corriere della Sera. “Il primo veicolo aereo senza pilota (UAV) della Turchia potrebbe non essere all’avanguardia come i droni americani MQ-9 Reaper o SkyGuardian della General Atomics. Eppure il suo fascino risiede in un rapporto costi-benefici brutalmente efficiente sul campo di battaglia”, secondo Fortune.
Si stima infatti che ogni esemplare costi tra 1 milione e 2 milioni di dollari. Secondo Reuters Bayraktar è probabilmente il drone più venduto al mondo.
CHE FINE HANNO FATTO OGGI?
“In quanto UAV relativamente lento e a bassa quota, può diventare un bersaglio per una serie di sistemi di difesa aerea ben organizzati – lo abbiamo visto in Libia e nel Nagorno-Karabakh” ha spiegato a Insider l’esperto del Center for Naval Analyses.
Se durante i primi mesi della guerra la Russia era vulnerabile agli attacchi dei droni ucraini, si è presto adattata per migliorare la sua guerra elettronica e da allora è riuscita ad abbattere e disturbare molti dei droni ucraini.
UTILIZZATI PER SCOPI DI INTELLIGENCE
Ora, l’Ucraina utilizza principalmente i TB2 per scopi di intelligence, sorveglianza e ricognizione piuttosto che per attaccare, ha spiegato a Insider Bendett. Le forze ucraine stanno usando “l’ottica e i sensori avanzati dei droni per guidare altri droni per gli attacchi rimanendo fuori dalla portata dei sistemi aerei e EW russi”, ha aggiunto.
In effetti, una recente valutazione sostiene che la Russia è in prima linea nella guerra dei droni e ha stimato che le sue forze abbattessero circa 10.000 droni ucraini ogni mese, riporta ancora la testata. Secondo un rapporto pubblicato dal Royal United Services Institute del Regno Unito, la guerra elettronica è una “componente critica” delle tattiche della Russia e contribuisce alle enormi perdite di droni ucraini.